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Mercato tutelato del gas fino al 2024: cosa succede?

Con dl Aiuti 4 arriva la proroga di un anno per mettere fine al regime delle tutele. In poche parole si potrà restare nel mercato tutelato del gas fino al 2024

di Valerio Pisaniello

Novembre 2022

Ancora un anno di tempo per le tutele alle forniture del gas. Il dl Aiuti quater approvato dal governo introduce la proroga che conferma il regime del mercato tutelato del gas fino al 2024. Vediamo nel dettaglio cosa succede. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

Mercato tutelato del gas fino al 2024

Mercato tutelato della bolletta gas si cambia ancora. Con il decreto Aiuti quater, appena approvato dal governo Meloni, le famiglie avranno un anno in più per migrare sul mercato libero. La fine della maggior tutela gas originariamente prevista per il 1° gennaio 2023 è stata quindi prorogata di un anno, si va avanti fino al 2024.

La scadenza fissata è allineata a quella prevista per il mercato elettrico, dove la fine delle tutele di prezzo per gli utenti domestici è in programma entro il 10 gennaio 2024 (mentre per le microimprese il passaggio dovrebbe scattare il prossimo 1° gennaio).

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Quando si passa dal mercato tutelato a quello libero?

Ci sarà quindi ancora tempo. Si resterà nel mercato tutelato del gas fino al 2024. Bisognerà diffidare dei tentativi messi in campo da call center particolarmente aggressivi – moltiplicatisi negli ultimi tempi prima della proroga decisa dall’esecutivo – , che spingono gli utenti ad abbandonare le tutele di prezzo agitando lo spettro di possibili interruzioni delle forniture, che naturalmente non scatteranno, o di consistenti riduzioni del costo della bolletta.

Mercato tutelato del gas fino al 2024: cosa cambia per le famiglie

Cosa cambia, dunque, adesso con la nuova scadenza? Per chi è già nel mercato tutelato la proroga non determina alcuna conseguenza. Salvo, come detto, assicurare più tempo per un eventuale passaggio al mercato libero che può essere effettuato scegliendo il tipo di contratto e il venditore più adatto alle proprie esigenze.

Per queste finalità, l’Arera (l’Autorità di settore) ha predisposto due strumenti particolarmente utili:

1) il Portale consumi per accedere ai dati di consumo e alle principali informazioni tecniche e contrattuali relativi alle forniture di energia elettrica e di gas naturale di cui si è titolari;

2) il Portale offerte, lo strumento previsto dalla Legge Concorrenza del 2017 che mette a disposizione le offerte di energia elettrica e gas per confrontarle con semplicità e immediatezza.sere effettuato scegliendo il tipo di contratto e il venditore più adatto alle proprie esigenze.

Nel video di seguito abbiamo fornito un riassunto delle novità più importanti introdotte dal Decreto Aiuti Quater.

Mercato tutelato del gas fino al 2024: il rientro sotto la tutela di prezzo

Chi, invece, si trova nel mercato libero non subirà alcun impatto dal posticipo. Ma può, se insoddisfatto del proprio profilo di offerta individuare un’altra proposta, sempre sul mercato libero, o tornare al servizio di tutela in qualunque momento.

Il rientro, infatti, resta sempre possibile. Per attivarlo è sufficiente stipulare questo specifico contratto con qualunque impresa di vendita: nel settore gas infatti, tutti i venditori devono includere il servizio di tutela tra le proprie offerte.

E il servizio di tutela, come noto, è contrassegnato da condizioni economiche e contrattuali regolate dall’Autorità. Che, di recente, ha modificato il meccanismo di aggiornamento della bolletta gas degli utenti sotto tutela, agganciandolo a un nuovo parametro e modificando la scansione (non più trimestrale ma mensile).

Mercato tutelato del gas fino al 2024: il ruolo dell’Autorità

Attualmente, secondo gli ultimi dati forniti dall’Arera, sono circa 7,3 milioni i clienti domestici ancora in condizioni di tutela nel settore gas, su un totale di 20,4 milioni, il 35,6% circa. Spetta all’Authority, che ha già avviato il percorso, definire i vari step per l’apertura definitiva del mercato del gas, posticipato ora di un anno.

Il regolatore, prima della proroga decisa dal governo, aveva pubblicato nelle scorse settimane un documento di consultazione che delinea i criteri da seguire per la rimozione delle tutele di prezzo.

L’obiettivo è quello di introdurre elementi di gradualità per accompagnare, anche con adeguati meccanismi di asta, il processo di transizione verso il mercato libero. Nessun passaggio brusco, quindi.

Mercato tutelato del gas fino al 2024
Mercato tutelato del gas fino al 2024

Mercato tutelato del gas fino al 2024: una scelta a beneficio degli utenti

L’idea alla base della decisione del governo non è certamente quella di tirarsi indietro di fronte a una mossa che era ormai prossima, ma di dare maggiore libertà di azione ai cittadini.

Arera aveva infatti inviato una richiesta specifica all’esecutivo con l’obiettivo di allineare la situazione per i due mercati, gas ed energia elettrica. Si pensava così di facilitare le famiglie che ancora erano indecise su come muoversi per entrambi i servizi presenti in casa.

Questo era il motivo manifestato anche dalle associazioni che operano in tutela dei consumatori, che ritenevano che questa potesse essere il comportamento più corretto in un’ottica di trasparenza. E muoversi in questa direzione in un periodo come questo in cui gli aumenti non sembrano arrestarsi era più che mai fondamentale.

Mercato tutelato del gas fino al 2024: le reazioni

La proroga a gennaio 2024 del mercato tutelato del gas è giudicata positivamente dal Codacons, anche se viene mossa una critica al dl Aiuti quater, i cui aiuti paiono essere rivolti più alle imprese che alle famiglie. «Approviamo la scelta di rimandare la fine del mercato tutelato del gas, anche in considerazione delle tariffe letteralmente esplose sul mercato libero dell’energia che avrebbero provocato a partire dal prossimo gennaio ulteriori danni economici alle famiglie – spiega il presidente Carlo Rienzi – Allo stesso modo riteniamo utile la proroga al 31 dicembre del taglio delle accise sui carburanti, i cui listini alla pompa sono tornati a salire nell’ultimo periodo. Tuttavia ad una prima lettura delle misure inserite nel decreto, ci pare che queste siano tese più ad aiutare le imprese che le famiglie, e ci attendevamo provvedimenti più efficaci sul fronte delle bollette di luce e gas».

«Quanto al contributo da 50 euro ai piccoli commercianti per l’acquisto del Pos, ci auguriamo che tale provvedimento sia vincolato alla conferma delle sanzioni per gli esercenti che non accettano pagamenti elettronici perché, in caso di marcia indietro sulle multe, si tratterebbe di una colossale presa in giro a danno degli italiani e pagata coi soldi pubblici» – conclude Rienzi.

Bocciate tutte le misure definendole insufficienti e inadeguate. Il commento di Federconsumatori al dl Aiuti non mostra dubbi. «Le risorse stanziate, che coprono i mesi di novembre e dicembre 2022, non prevedono novità positive rilevanti rispetto a quanto già visto nei mesi scorsi – si legge in una nota -: in realtà, su gas ed elettricità, si limitano a una semplice proroga del taglio degli oneri di sistema e dell’Iva. Misura del tutto insufficiente a fronteggiare la crescente difficoltà delle famiglie, soprattutto con l’inverno alle porte», aggiunge Federconsumatori, che ritiene «incomprensibile e inaccettabile l’esclusione degli utenti domestici dall’accesso alla rateizzazione delle bollette, riservata esclusivamente alle aziende. Sarebbe necessario disporre, almeno, delle garanzie affinché la rateizzazione possa essere effettuata per i cittadini da parte di istituti bancari».

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