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Mi ha pignorato l’ex moglie, che devo fare?

Mi ha pignorato l'ex moglie, che devo fare? L'atto esecutivo è immediato, ma ora c'è anche una possibile via d'uscita.

di The Wam

Settembre 2022

Mi ha pignorato l’ex moglie, che devo fare? La domanda non è insolita, questioni così capitano tra molti ex coniugi. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Si tratta spesso di procedimenti avviati per il mancato versamento dell’assegno di mantenimento o per cause che sono legate alla gestione di un patrimonio che prima era in comune.

Su questo argomento puoi legge anche un articolo sul pignoramento della casa coniugale: figli a rischio sfratto? C’è anche un focus sui diversi tipi di pignoramento e come evitarli. E un approfondimento sui pignoramenti ai nullatenenti e chi ha un’auto cointestata.

Mi ha pignorato l’ex moglie: sentenza

Su questi casi è intervenuta nel 2020 una sentenza che di fatto, anche se indirettamente, fornisce delle indicazioni al debitore su come evitare il pignoramento da parte dell’ex moglie. Una sentenza che ha cambiato completamente le carte in tavola rispetto alle precedenti conclusioni dei giudici. Vediamo nel dettaglio.

Per capire bene la genesi di questa pronuncia dei giudici dell’Alta Corte, vediamo in genere perché e come un coniuge può procedere con un pignoramento nei confronti dell’ex.

Partiamo dalla questione più comune: il mancato versamento dell’assegno di mantenimento o assegno divorzile. In questo caso la controparte – chi cioè non riceve la rendita dovuta – può avviare nei confronti dell’ex inadempiente il pignoramento dei beni. Quasi sempre si colpisce lo stipendio.

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Mi ha pignorato l’ex moglie: alternativa

C’è anche una alternativa: si può chiedere al tribunale l’emissione di un provvedimento con il quale si ordina al datore di lavoro dell’ex coniuge di versare il quinto dello stipendio direttamente alla parte offesa (chi non riceve il mantenimento).

Come sapete il mancato pagamento è anche punito come un reato. Ed è reato anche attivare degli atti simulati o fraudolenti per sottrarsi all’obbligo.

Ovviamente lo strumento che si utilizza con maggiore frequenza per ottenere il versamento dell’assegno di mantenimento è il pignoramento.

Il motivo? La sentenza di scioglimento di matrimonio o di cessazione dei suoi effetti civili è già un titolo esecutivo. Il che comporta che l’esecuzione forzata può essere attivata senza che ci sia prima una causa o un decreto ingiuntivo.

Mi ha pignorato l’ex moglie: tre tipi

Infatti l’ex coniuge che ha diritto all’assegno di mantenimento può far redigere al suo avvocato un atto di precetto (che è in pratica un invito a pagare entro 10 giorni) e poi andare avanti con la procedura di pignoramento.

Tutto molto semplice.

Il pignoramento può essere:

Come abbiano accennato il pignoramento di un quinto dello stipendio dell’ex coniuge può essere eseguito anche direttamente alla fonte: dal datore di lavoro.

Mi ha pignorato l’ex moglie: senza giudice

Pure in questo caso non c’è bisogno di un giudice. All’ex coniuge che vanta il credito basta costituirsi in mora e inviare una raccomandata alla controparte con la quale si comunica che ha 30 giorni di tempo per mettersi in regola.

Dopo i 30 giorni, se non arrivano notizie, può notificare al datore di lavoro la richiesta di corrispondergli ogni mese le somme dovute trattenendole dallo stipendio, Ovviamente la comunicazione deve essere inviata anche all’ex coniuge inadempiente.

Non si può mai superare un quinto dello stipendio.

Mi ha pignorato l’ex moglie: categorie del debito

Ci può però essere un problema, che è poi anche alla base della sentenza che ha pronunciato la Corte di Cassazione.

Lo stipendio dell’ex coniuge potrebbe già essere soggetto della trattenuta di un quinto da parte di un altro creditore, come a esempio una banca.

A questo punto bisogna fare necessariamente un passo indietro e ricordare la distinzione che la legge impone fra tre categorie di crediti:

Mi ha pignorato l’ex moglie: coesistenza

Perché questa precisazione? Perché non possono coesistere contemporaneamente, per il pignoramento del quinto, due crediti della stessa categoria. In quel caso, il secondo verrà applicato solo dopo che è stato integralmente soddisfatto il primo creditore.

Chiaro che i due crediti possono tranquillamente coesistere se sono di natura diversa. Il che significa che si possono pignorare due quinti dello stipendio. Comunque sia non si può mai superare la metà della busta paga.

Mi ha pignorato l’ex moglie: Cassazione

Ebbene la Cassazione ha sempre inserito l’assegno di mantenimento all’ex moglie tra i debiti di natura alimentare. E quindi poteva concorrere con i debiti dell’ex coniuge che rientrano nelle altre due categorie (evidentemente molto più vaste).

I giudici dell’Alta Corte hanno modificato questa prospettiva:

Mi ha pignorato l’ex moglie, che devo fare?

Mi ha pignorato l’ex moglie: escamotage

La Cassazione ha fornito una lettura più adeguata della situazione, ma di fatto ha aperto le porte anche a una serie di escamotage che potrebbero consentire al debitore di eludere il pignoramento del quinto attivato dall’ex coniuge.

In pratica basterebbe contrarre con un amico un debito consistente (e fasullo), magari firmando una cambiale. Far avviare dalla persona compiacente una procedura di pignoramento nei suoi confronti con il blocco del quinto dello stipendio.

In questo modo tutti i creditori della stessa categoria sarebbero bloccati. E tra questi ovviamente anche l’ex coniuge.

Chiaro comunque che il pignoramento dell’amico deve precedere quella dell’ex coniuge.

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