Mia al posto del Rdc e over 60: cosa succederà a chi ha almeno 60 anni di età? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Mia al posto del Rdc e over 60: come cambia in base all’età
- Mia al posto del Rdc e over 60: cosa succede ai corsi di formazione?
- Mia al posto del Rdc e over 60: cos’altro sapere sulla Mia
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Mia al posto del Rdc e over 60: come cambia in base all’età
Mia al posto del Rdc e over 60. Il governo Meloni ha individuato nella Mia, la misura di inclusione attiva, il sostituito del Reddito di cittadinanza, che uscirà di scena nel 2024.
La Mia potrebbe entrare in vigore già a settembre 2023. Attenzione, però, non è una notizia ufficiale: il governo si è affannato a spiegare che la bozza con le indicazioni sulla nuova misura di inclusione, non è definitiva. Lo diventerà, probabilmente, entro fine marzo e consentirà di risparmiare fino a 3 miliardi di euro.
Oltre all’aspetto economico, a quanto si perde con la Mia rispetto a quanto si percepiva con il Reddito di cittadinanza, l’attenzione è posta sul limite anagrafico dei 60 anni: entro questa età si è ritenuti occupabili, oltre i 60 anni si rientra nella categoria “inoccupabili” e si è considerati anziani.
Infatti, la nuova misura si rivolge a due distinte platee:
- alle famiglie in difficoltà economica senza persone occupabili;
- alle famiglie in difficoltà economica, con persone occupabili (in grado di lavorare).
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Nel primo gruppo ci sono le famiglie che presentano almeno un soggetto fragile (un minorenne, un disabile o un anziano); nella seconda platea troviamo i nuclei familiari senza minorenni, disabili o anziani, con all’interno almeno un soggetto occupabile, di età compresa tra i 18 e i 60 anni.
A seconda della platea di beneficiari cambia l’importo della misura di inclusione attiva:
- fino a 6.000 euro l’anno moltiplicato per la scala di equivalenza legata al numero di componenti del nucleo familiare (2,1 il limite, 2,2 se sono presenti disabili) con all’interno disabili, anziani over 60 o minorenni;
- non più di 375 euro al mese per i nuclei familiari senza minori, disabili o anziani over 60.
Mia al posto del Rdc e over 60? Cambia anche la durata del sussidio, a seconda della platea di beneficiari:
- alle famiglie con almeno un componente disabile o minorenne o con almeno 60 anni di età, la Mia spetta per 18 mesi e può essere rinnovata per altri 12 mesi dopo uno stop di un mese;
- alle famiglie senza componenti disabili, minorenni o con almeno 60 anni di età, spetta per 12 mesi e può essere rinnovato una sola volta per altri 6 mesi (dopo un mese di stop). Quindi si potrà presentare una nuova domanda dopo aver rispettato uno stop di 18 mesi.
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Mia al posto del Rdc e over 60: cosa succede ai corsi di formazione?
Abbiamo visto come funziona la Mia al posto del Rdc e over 60: avere in famiglia un componente con più di 60 anni di età fa spostare l’ago della bilancia in favore di una delle due platee di beneficiari indicate dal governo, con differenze sul lato economico e sulla durata del sussidio.
Il paletto dei 60 anni di età che distingue tra occupabili e inoccupabili cozza con le novità introdotte con l’ultima legge di bilancio in materia di Reddito di cittadinanza.
Ricordiamo, infatti, che il governo Meloni ha introdotto nuove condizioni per ricevere il sussidio: chi ha un’età compresa tra i 18 e i 65 anni è obbligato a seguire dei corsi formativi, per almeno 6 mesi.
Queste attività dovranno essere inserite in un corso di formazione o di riqualificazione professionale previsti dalla legge numero 53 del 2003, come spiegato sul sito ufficiale della Camera dei deputati. Chi non rispetta gli obblighi formativi perde il diritto al Reddito di cittadinanza.
Con l’introduzione della Mia, come si porrà il governo di fronte all’argomento “corsi di formazione”, dal momento che per ricevere il Reddito di cittadinanza si è occupabili fino a 65 anni, mentre per avere diritto alla Mia di importo più alto basta aver compiuto almeno 60 anni?
Ci troviamo di fronte a un controsenso non ancora chiarito dall’attuale esecutivo, ma che lascia in eredità molti dubbi a chi ha un’età compresa tra i 60 e i 65 anni e si ritrova “costretto” a partecipare a corsi di formazione per non perdere il Reddito di cittadinanza.

Mia al posto del Rdc e over 60: cos’altro sapere sulla Mia
Una volta aver visto tutti i dubbi inerenti alla Mia al posto del Rdc e over 60, cos’altro c’è da sapere sulla Mia?
La misura di inclusione attiva spetta ai nuclei familiari in possesso di un ISEE fino a 7.200 euro (contro i 9.600 euro di limite massimo previsto per il Reddito di cittadinanza) e di un reddito familiare non superiore a 6.000 euro (lo stesso dell’Rdc), da moltiplicare per la scala di equivalenza, quel parametro che varia in base alla numerosità dei nuclei familiari.
Non cambia nulla per quanto riguarda il patrimonio immobiliare (30.000 euro, come l’Rdc), mentre entra in gioco un altro vincolo, quello della casa di abitazione che non deve avere un valore superiore a 150.000 euro.
Il patrimonio mobiliare ai fini ISEE non deve essere superiore a 6.000 euro, accresciuto di altri 2.000 euro per ogni componente successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, che può essere incrementato di altri 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo; di 5.000 euro per ogni componente con disabilità e di 7.500 euro per ogni componente con disabilità grave o non autosufficiente.
Per perdere il diritto alla Mia basta rifiutare la prima offerta di lavoro congrua (per il Reddito di cittadinanza la decadenza scattava al secondo rifiuto).
Per offerta di lavoro congrua si intende un contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato, anche in somministrazione, non inferiore a 3 mesi, entro 80 chilometri dal Comune di residenza.
La Mia può essere riattivata, presentando domanda dopo uno stop non inferiore a 18 mesi.
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