Risale a pochi giorni fa la bozza della riforma del Reddito di cittadinanza, dove il Ministero del Lavoro ha proposto un nuovo contributo economico da attivare dopo il Rdc. In questo approfondimento, vediamo i dettagli del rinnovo della Mia per sostituire l’Rdc (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Il Reddito di cittadinanza è destinato a sparire entro la fine dell’anno: qualcuno perderà il sussidio già da fine agosto 2023, mentre altri riceveranno l’importo spettante fino a fine dicembre.
Per evitare che una buona fetta di cittadini resti senza alcun tipo di sostentamento, il Ministero del Lavoro ha avanzato una proposta su una nuova misura anti-povertà che potrebbe entrare in vigore prima della fine del 2023. Si chiama Misura di inclusione attiva e presenta alcune differenze significative rispetto al Reddito di cittadinanza.
Anche se si tratta ancora di un’ipotesi e bisogna attendere comunicazioni ufficiali sull’entrata in vigore di questa misura, nei prossimi paragrafi ci concentriamo soprattutto sull’aspetto del rinnovo della Mia per sostituire l’Rdc e la differenza tra occupabili e non occupabili.
Indice
- Rinnovo della Mia per sostituire l’Rdc: differenze tra occupabili e non occupabili
- Rinnovo della Mia per sostituire l’Rdc: a chi spetta
- Rinnovo della Mia per sostituire l’Rdc: quando si può richiedere
- Rinnovo della Mia per sostituire l’Rdc: è solo un’ipotesi
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Rinnovo della Mia per sostituire l’Rdc: differenze tra occupabili e non occupabili
Negli ultimi giorni si sta discutendo molto della Mia, la Misura di inclusione attiva proposta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per sostituire il Reddito di cittadinanza, che ha ancora pochi mesi di vita e poi sarà abolito ufficialmente dal 1° gennaio 2024.
Sulla scia delle novità introdotte dal Governo con la legge di bilancio 2023 sul Rdc, anche con la Mia si prenderebbero in considerazione due macro-gruppi di beneficiari:
- da un lato, le famiglie non occupabili, ossia quelle dove c’è almeno un componente minorenne, con disabilità o con più di 60 anni a carico;
- dall’altro, le famiglie con persone occupabili, cioè dove non ci sono membri con le condizioni sopra citate, ma persone di età compresa tra i 18 e i 60 anni.
Tra le due categorie, esisteranno delle differenze sia dal punto di vista dell’importo sia dal punto di vista della durata del sussidio.
In particolare, in merito al rinnovo della Mia per sostituire del Rdc, la bozza prevede che i nuclei familiari non occupabili, quindi che non hanno la possibilità di lavorare, riceveranno la Mia per una durata di 18 mesi la prima volta, mentre dalla seconda domanda la durata massima della Mia si ridurrà a 12 mesi. Come per il Reddito di cittadinanza, prima di presentare una nuova domanda bisogna aspettare un mese.
Invece, per i nuclei occupabili la stretta è ancora più consistente. La Mia, infatti, sarà erogata prima per un anno, quindi 12 mesi, e poi dalla seconda domanda sarà pagata per soli sei mesi. Inoltre, prima di richiedere la misura per la terza volta, i beneficiari dovranno aspettare almeno un anno e mezzo.
Questa stretta per gli occupabili sarebbe legata alla volontà di spingere i cittadini a cercare lavoro, accettando tutte le offerte congrue ricevute.
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Rinnovo della Mia per sostituire l’Rdc: a chi spetta
Nel paragrafo precedente abbiamo accennato chi saranno i nuovi beneficiari della Mia, la Misura di inclusione attiva che potrebbe sostituire il Reddito di cittadinanza dalla fine di quest’anno.
Come abbiamo visto, le categorie di destinatari si dividono ancora una volta tra occupabili e non occupabili, in modo da segnare una netta differenza tra coloro che avrebbero la possibilità di svolgere un’attività lavorativa e coloro che per condizioni anagrafiche, di salute o di cura familiare entrano con grande difficoltà nel mondo lavorativo.
Inoltre, la platea di beneficiari della Mia si differenzia rispetto al Rdc perché cambierà un requisito importante, ossia quello della residenza in Italia. Dai 10 anni di residenza richiesti per ottenere il Reddito di cittadinanza, e che hanno portato all’intervento dell’Unione europea, si passerebbe a 5 anni di residenza, allargando così il numero di cittadini che rientrano nel nuovo sussidio.
Dall’altro lato, però, si prevedono anche cambiamenti dal punto di vista dell’ISEE. Infatti, il tetto ISEE fissato a 9.360 per accedere al Rdc si abbassa a 7.200 euro, tagliando di un terzo gli attuali percettori del contributo economico.
Allo stesso tempo, però, dovrebbe rimanere l’applicazione della scala di equivalenza, che fa aumentare l’importo per ogni nucleo beneficiario, sulla base del numero dei componenti familiari e dell’eventuale presenza di disabilità. Su questo, però, non ci sono ancora dettagli chiari.
A proposito dell’importo, anche qui ci sarà una differenziazione tra occupabili e non occupabili. In particolare, mentre le famiglie con persone non occupabili avrebbero diritto a un massimo di 500 euro al mese, agli occupabili spetterebbe una cifra massima di 375 euro.
Ecco una prima analisi sulla Mia, la Misura di inclusione attiva per sostituire il Reddito di cittadinanza.

Rinnovo della Mia per sostituire l’Rdc: quando si può richiedere
Dopo aver discusso del rinnovo della Mia per sostituire l’Rdc e dei potenziali beneficiari, una domanda sorge spontanea: ma quando si può richiedere la nuova misura?
Su questo, ancora di più che sugli altri aspetti della Mia, non ci sono informazioni ben definite. In teoria, visto che per molte persone il Reddito di cittadinanza finirà il 31 agosto 2023, l’idea sarebbe di far partire il nuovo contributo economico già dal prossimo settembre.
In questo modo, il Ministero manterrebbe la parola sulla transizione dal Reddito di cittadinanza a un nuovo strumento già dalla fine dell’anno, evitando la cosiddetta “bomba sociale” che lascerebbe in totale povertà tutte le persone che presto perderanno il contributo economico.
Ovviamente, non appena avremo aggiornamenti, sarà nostra premura informare i lettori sulla possibilità e le modalità per richiedere la Mia, se sarà confermata.
Rinnovo della Mia per sostituire l’Rdc: è solo un’ipotesi
Anche se al momento girano tante informazioni sulla sostituzione del Reddito di cittadinanza con la Mia, la Misura di inclusione sociale, è importante chiarire che si tratta ancora di un’ipotesi.
A tal proposito, infatti, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha frenato, almeno formalmente, tramite un apposito comunicato.
Se l’idea della Mia andrà avanti, dovranno passare almeno due settimane prima della presentazione di un eventuale decreto in Consiglio dei Ministri. Al momento, infatti, nessuna bozza sulla riforma è stata presa in esame dagli uffici, né tanto meno esiste una relazione tecnica necessaria per farne una valutazione adeguata.
In ogni caso, per rimanere aggiornati sul futuro del Reddito di cittadinanza e sulle nuove misure per sostituirlo, vi invitiamo a seguire la sezione Ultime notizie di TheWam.net.
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