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Moneta elettronica: l’Ue studia l’euro digitale

Euro digitale: verso una criptovaluta targata Ue?

2' di lettura

La BCE, la Banca Centrale Europea, sta lavorando a moneta elettronica: l’Euro digitale che vuole essere “uno strumento digitale sicuro in un mondo in rapido cambiamento”. In cosa consiste il piano per la creazione di una di criptovaluta Ue? Quello che si sa finora. (Qui la pagina con tutti i bonus aggiornata ogni giorno).

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Euro digitale: di cosa si tratta?

Ancora non c’è nessuna certezza, tuttavia, in un report pubblicato a inizio ottobre la BCE ha annunciato di voler lanciare un Euro digitale (tra le denominazioni più probabili sembra esserci “Eurocoin” anche se il marchio registrato dall’Ue lo scorso 22 settembre recita “Digital Euro”).

Dalle prime informazioni circolate in merito, pare che la nuova valuta non sostituirà il denaro contante ma lo andrà a integrare – senza costi aggiuntivi e oscillazioni minime di prezzo – con lo scopo di velocizzare e rendere più sicuri i pagamenti con moneta elettronica nelle operazioni al dettaglio (quindi sembra esclusa la possibilità di utilizzarlo come strumento d’investimento sul modello dei Bitcoin, per esempio).

Quando sarà lanciato?

Sempre basandosi sulle ipotesi della Banca Centrale, pare che l’Euro digitale sarà reso disponibile ai cittadini Ue avvalendosi di intermediari (le aziende che forniranno il servizio verranno attentamente selezionate e poi monitorate per evitare speculazioni, si assicura da Francoforte).

Non sono disponibili particolari dettagli sulla data del lancio (le stime parlano di almeno un anno e mezzo se non tre anni necessari per mettere a punte le infrastrutture): le prime valutazioni concrete sul progetto, probabilmente anche una prima sperimentazione della valuta, arriveranno intorno a metà 2021.

Cosa fanno le altre Banche centrali?

Il proposito della BCE non è isolato. Tutte le maggiori banche centrali del mondo sono interessate alla creazione di una moneta elettronica simile a quelle lanciate negli scorsi anni da alcuni privati (l’esempio principale è fornito sempre dai Bitcoin). Per esempio, la Svezia sta già testando la E-krona, una vera e propria criptomoneta statale, e presto anche la Cina potrebbe lanciare la propria valuta digitale.

D’altra parte, in tutta la zona Euro è ancora molto diffuso l’uso del contante, non solo In Italia (dove la “lotta al contante” si sta intensificando con Lotteria degli scontrini e il cosiddetto Piano cashback): così tra “abitudini” difficili da sradicare e legittime preoccupazioni sulla privacy degli utenti, l’Euro digitale rischia di essere ancora per tanto tempo poco affascinante per i cittadini europei. Se hai trovato questo articolo interessante, ecco delle guide utili:


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