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Home / Mutui e Prestiti » Pignoramento / Mutui troppo cari, boom di case all’asta

Mutui troppo cari, boom di case all’asta

I mutui troppo cari, l’inflazione, i tassi d’interesse e gli stipendi bloccati hanno fatto crescere in modo esponenziale il numero delle abitazioni che finiscono all’asta. C’è una vera emergenza mutui nel Paese. Spesso causata anche da una insufficiente e adeguata informazione finanziaria per i cittadini, Vediamo cosa sta accadendo.

di The Wam

Novembre 2023

Mutui troppo cari, molti cittadini non riescono a far fronte alle rate e il risultato è un boom di case che finiscono all’asta. Del resto se i tassi di interesse aumentano, l’inflazione è in costante crescita e gli stipendi restano gli stessi, la conseguenza per tante famiglie è quasi inevitabile. Se si aggiunge che molti hanno scelto il più conveniente, ma imprevedibile tasso variabile, il quadro è completo. Vediamo cosa sta accadendo. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Mutui troppo cari: l’impatto sulle famiglie

I mutui diventano troppo cari quando l’onere della rata mensile si scontra con la capacità economica delle famiglie. In Italia, questo fenomeno sta diventando preoccupante. La difficoltà nel sostenere i costi del mutuo può avere diverse cause:

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L’azzardo del tasso variabile

Il tasso variabile è una scelta di finanziamento che può rivelarsi rischiosa. Molti italiani lo hanno preferito al tasso fisso per i loro mutui, attirati da un periodo in cui questa opzione era più conveniente. Tuttavia, con il costante rialzo dei tassi da parte della Banca centrale europea, questa scelta si sta rivelando pericolosa. Spesso insostenibile.

Perché il tasso variabile è un rischio?

Il tasso variabile segue l’andamento del mercato finanziario, il che significa che può aumentare o diminuire in base alle decisioni delle istituzioni finanziarie, come la Banca centrale europea.

Quali sono le conseguenze per le famiglie?

Le famiglie che hanno scelto il tasso variabile possono trovarsi di fronte a un significativo aumento della loro rata mensile, che in molti casi diventa insostenibile. Questo può portare a:

  1. Difficoltà nel pagamento delle rate
  2. Accumulo di debiti
  3. Rischio di pignoramento dell’immobile
  4. Aumento delle case all’asta

La disponibilità delle famiglie è sempre più ridotta

Il quadro economico attuale mostra una situazione preoccupante per le famiglie che vivono in Italia. La ricerca condotta da Nomisma sottolinea come la maggioranza dei cittadini debba fare i conti con un reddito lordo inferiore ai 30.000 euro annui. Per di più, un considerevole 31% non supera i 10.000 euro lordi all’anno. Roberto Anedda, senior advisor di Nomisma, rileva:

“È elevata la quota di italiani con un budget insufficiente per la gestione delle spese ordinarie e degli imprevisti. Con l’aumento dei tassi che sono tornati ai livelli di dieci anni fa, le disponibilità finanziarie delle famiglie si riducono ulteriormente.”

In un contesto dove l’inflazione corre e i salari non tengono il passo, le rate dei mutui pesano dunque sempre di più sul budget familiare. L’Osservatorio “Salva la tua casa” evidenzia che una rata di mutuo a tasso variabile può rappresentare un allarme per chi guadagna fino a 1.900 euro netti mensili. Questo onere può arrivare a incidere per oltre il 60% sul reddito netto di molte famiglie, compromettendo la possibilità di un recupero economico. Gli effetti di questa situazione sono allarmanti e richiedono un’analisi approfondita e tempestiva.

La reazione del mercato immobiliare

Il mercato immobiliare ha risentito notevolmente di questa situazione:

L’emergenza delle aste immobiliari

Un’altra faccia di questa medaglia è l’aumento esponenziale degli immobili che finiscono all’asta. Secondo le rilevazioni di Nomisma:

Gli immobili residenziali: la maggioranza delle aste

Il dettaglio più preoccupante è che il 57% delle aste è rappresentato da immobili residenziali. Ciò significa che più della metà delle proprietà messe all’asta sono case dove le persone vivevano e hanno costruito le loro vite.

Le aste non sono una soluzione: danneggiano il debitore e il creditore. Durano molto, hanno costi molto alti e il valore dell’immobile scende del 45%. Basta un dato, rielaborato nella tabella sotto: il valore di mercato delle case oggi all’asta è di circa 130 miliardi, ma il prezzo scende a 51. Una riduzione di quasi un terzo.

La tabella dei valori di mercato

Stato del BeneValore di Mercato (in miliardi)Valore a Prezzo Base (in miliardi)
Immobili All’AstaCirca 130Scende a 51

Il problema delle aste

Le aste, purtroppo, come abbiamo accennato, non offrono una soluzione né per i debitori né per i creditori:

Cosa fare contro l’emergenza mutui

Per fronteggiare l’emergenza dei mutui troppo cari, si possono considerare diverse strategie:

  1. Rinegoziazione del mutuo: verificare con la propria banca la possibilità di rinegoziare i termini del mutuo.
  2. Educazione finanziaria: migliorare la comprensione dei prodotti finanziari e delle dinamiche di mercato.
  3. Valutazione del tasso fisso: considerare il passaggio a un tasso fisso per maggiore stabilità nei pagamenti.
  4. Consulenza di esperti: richiedere il supporto di consulenti finanziari per gestire al meglio il proprio impegno ipotecario.

Il ruolo dell’educazione finanziaria

L’educazione finanziaria può essere fondamentale nell’affrontare il problema dei mutui troppo cari. Una maggiore consapevolezza può aiutare le persone a:

La cartolarizzazione come strumento di gestione

La cartolarizzazione può offrire un supporto nell’emergenza mutui, permettendo alle banche di trasformare i crediti in titoli negoziabili, potenzialmente alleggerendo la pressione sui debitori.

Le banche, dopo aver concesso prestiti immobiliari, possono emettere titoli che garantiscono quei mutui. Questi titoli possono essere venduti a enti pubblici e privati, permettendo alle banche di recuperare il denaro prestato.

Vendendo i titoli, le banche ottengono liquidità e trasferiscono il rischio agli investitori. Questo le rende più disposte a concedere nuovi prestiti. I titoli hanno scadenze e tassi di interesse e sono regolamentati per legge.

Per i mutuatari, le condizioni del mutuo rimangono invariate anche se la banca cartolarizza il prestito. Devono continuare a pagare le rate regolarmente. Se vogliono sostituire o rinegoziare il mutuo, possono richiederlo alla banca, che potrebbe valutare la situazione e decidere di accogliere la richiesta.

Mutui troppo cari, boom di case all'asta
Nell’immagine una famiglia assiste alla vendita all’asta della propria abitazione.

FAQ (domande e risposte)

Perché i mutui sono diventati troppo cari?

I mutui sono diventati più costosi principalmente a causa dell’aumento dei tassi di interesse decisi dalla Banca Centrale Europea, unitamente all’inflazione in crescita e agli stipendi che restano invariati. Questa situazione fa sì che le rate dei mutui, specialmente quelli a tasso variabile, diventino troppo onerose per molte famiglie, le quali si trovano quindi in difficoltà nel far fronte agli impegni finanziari presi.

Qual è il rischio del tasso variabile nei mutui?

Il tasso variabile nei mutui comporta un rischio elevato di imprevedibilità. Mentre in passato il tasso variabile poteva essere più conveniente rispetto a quello fisso, l’attuale scenario economico ha portato ad un incremento del tasso variabile fino al 5%, superando il 4% del fisso. Ciò significa che le rate possono aumentare considerevolmente, diventando insostenibili per le famiglie, soprattutto in un contesto di previsioni future non positive.

Come influenzano i tassi di interesse l’accessibilità ai mutui?

I tassi di interesse hanno un impatto diretto sull’accessibilità ai mutui. Con l’aumento dei tassi, le rate dei mutui aumentano, riducendo la disponibilità economica delle famiglie per far fronte a tali costi. Questo si traduce in una minore capacità delle famiglie di ottenere nuovi mutui o di mantenere quelli esistenti, con il rischio di non riuscire a coprire le spese ordinarie e gli imprevisti.

Quale percentuale di immobili all’asta sono abitazioni?

Il 57% degli immobili che vanno all’asta sono abitazioni. Questo alto percentuale riflette la difficoltà di molte famiglie nel pagare i mutui, con la conseguente perdita delle loro case. La situazione delle aste immobiliari è particolarmente problematica poiché comporta una perdita media del valore dell’immobile del 45%, oltre a durate prolungate e costi elevati.

Come può la cartolarizzazione aiutare nell’emergenza mutui?

La cartolarizzazione a valenza sociale può essere un’efficace soluzione di aiuto nell’emergenza mutui. Questa permette al debitore di non perdere la sua abitazione trasferendola ad una società immobiliare veicolo di appoggio (Reoco) e ottenendo in cambio la possibilità di locazione dell’immobile. Questo strumento assicura la continuità di occupazione della casa da parte dei debitori, fungendo da soluzione equa sia per il creditore sia per il debitore.

Perché è importante l’educazione finanziaria nei mutui?

L’educazione finanziaria è fondamentale per preparare le persone a gestire i prodotti finanziari come i mutui. Molti non comprendono le implicazioni di un mutuo a tasso fisso rispetto a uno a tasso variabile e l’impatto degli interessi sul debito totale. Una maggiore consapevolezza aiuterebbe le famiglie a fare scelte più informate e gestire meglio il proprio debito, prevenendo così situazioni di difficoltà finanziaria. La Banca d’Italia sottolinea che 4 famiglie indebitate su 10 non sono consapevoli di questo legame, evidenziando la necessità di migliorare la conoscenza finanziaria a livello nazionale.

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