Il mutuo giovani prima casa sarà rifinanziato con i fondi in arrivo dalle tasse imposte alle banche sugli extraprofitti. Questa è l’intenzione del governo, che lo ha annunciato nel comunicato che informa sulla nuova imposta agli istituti di credito. Imposta che dovrebbe generare un gettito fiscale stimato tra i 3 e i 4 miliardi. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Mutuo prima casa giovani: verso la conferma
Il mutuo giovani prima casa è stato rifinanziato fino al 30 settembre 2023 (era in scadenza a giugno). Nei prossimi giorni il governo dovrà stabilire il nuovo allungamento dei termini.
Il mutuo prima casa è dedicato ai giovani con un’età inferiore ai 36 anni (se a richiederlo è una coppia, basta che uno dei due sia al di sotto del limite anagrafico).
L’agevolazione consente di ricevere un mutuo con garanzia pubblica coperta fino all’80% del finanziamento. Significa che le banche dovrebbero avere meno problemi a concedere il prestito.
Mutuo giovani prima casa: crescono le richieste
Oltre a quello, la norma prevede anche l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, l’esenzione dalle imposte ipotecarie e catastali e un credito d’imposta pari all’ammontare dell’Iva corrisposta, se dovuta.
Il mutuo giovani prima casa è stato un successo, soprattutto prima che i tassi di interesse iniziassero a decollare a causa dell’aumento del costo del denaro.
Mutuo giovani prima casa e genitori solo: guida ai bonus
L’agevolazione ha contribuito a far crescere il settore immobiliare, che per anni aveva conosciuto una fase di stasi.
Mutuo giovani prima casa: come funziona
Il Fondo Prima Casa è destinato ai cittadini che, nel momento della richiesta del mutuo per l’acquisto della loro prima abitazione, non posseggono altri beni immobili destinati alla residenza, inclusi quelli all’estero.
Esistono eccezioni per coloro che hanno ottenuto un’abitazione tramite eredità, possibilmente condivisa, e che la concedono gratuitamente a genitori o fratelli.
L’importo massimo per il finanziamento concesso tramite questo fondo è di 250.000 euro e il Fondo garantisce pubblicamente metà dell’importo (poi incrementato per i giovani fino al 36%).
Ci sono gruppi prioritari per cui l’accesso al beneficio del Fondo viene garantito con maggiore priorità. Questi includono:
- giovani coppie, sia sposate che conviventi da almeno due anni;
- famiglie monoparentali con figli minorenni;
- inquilini di abitazioni appartenenti ad enti pubblici per l’edilizia residenziale;
- persone al di sotto dei 36 anni di età.
Inoltre, il Decreto Sostegni bis ha introdotto una misura per incrementare la garanzia al 80% per coloro che appartengono alle categorie prioritarie, con un ISEE annuo non superiore a 40.000 euro e che richiedono un mutuo che copre oltre l’80% del valore totale dell’immobile, inclusi i costi accessori.
Questa clausola è stata estesa per ora fino al 30 settembre 2023 con la legge numero 87 del 3 luglio 2023.
È stato precisato che tra il 1 dicembre 2022 e il 30 settembre 2023, l’alta garanzia del 80% può essere concessa in specifiche circostanze.
Queste situazioni riguardano casi in cui il TEG sia maggiore rispetto al Tasso TEGM, basandosi sulla differenza tra la media dei tassi IRS a 10 anni del mese precedente e quella del trimestre in cui è stato stabilito il TEGM corrente.
Agevolazioni prima casa, a chi intestare il mutuo?
Se la differenza tra questi tassi dovesse risultare negativa, le entità finanziatrici sono obbligate a fornire condizioni economiche più vantaggiose rispetto al TEGM attualmente in vigore.
Mutuo prima casa giovani: da dove arrivano i fondi
Come accennato i fondi necessari per rifinanziare il mutuo prima casa giovani arrivano dal prelievo straordinario a carico degli intermediari finanziari.
I moduli per il mutuo giovani prima casa
Nel 2022, le banche hanno ottenuto margini di interesse sulle loro operazioni di credito ammontanti a 45,5 miliardi di euro, con Unicredit e Intesa Sanpaolo che hanno guadagnato complessivamente 8,5 miliardi di euro.
Guida semplificata per agevolazioni prima casa under 36
Queste istituzioni sono ora chiamate a contribuire. Il prelievo sarà applicato se il margine di interesse del 2022 supera del 3% quello del 2021 e aumenterà al 6% nel 2023. Gli esperti ritengono che questa nuova tassa sarà applicata ai profitti del 2023 e pagata nel 2024.
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Il mercato dei mutui in Italia nel 2023
Secondo le statistiche della Banca d’Italia, al marzo 2023, il sistema bancario ha concesso mutui per un totale di 137,5 miliardi di euro nel Nord Ovest, 88 miliardi nel Nord Est, 93 miliardi nel Centro e 78 miliardi nel Sud e nelle Isole. Complessivamente, sono stati concessi prestiti per l’abitazione per circa 400 miliardi di euro.
Vuoi comprare casa? Aspetta, i prezzi scenderanno
Questa cifra è notevole, considerando che a aprile 2023, i prestiti alle aziende ammontavano a circa 630 miliardi di euro.
Fondi per aiutare chi è in difficoltà con il mutuo
Gli extra profitti delle banche saranno utilizzati anche per sostenere coloro che sono in difficoltà con il mutuo a causa dell’aumento significativo dei tassi di interesse.
Come ottenere un mutuo più alto del prezzo della casa
Con l’aumento dei tassi da parte della Bce, chi ha stipulato un mutuo variabile nel gennaio 2022 ha sostenuto spese aggiuntive di oltre 2.300 euro in un anno e mezzo.
Secondo le previsioni, la spesa potrebbe superare i 5.300 euro a luglio 2024.
Imposte alle banche, il rischio per i cittadini
L’imposta sulle banche potrebbe avere dei contraccolpi indiretti sui cittadini. C’è preoccupazione che le tasse extra sugli utili delle banche possano portare gli istituti di credito ad alzare i tassi per le aziende e le famiglie.
Potrebbe esserci un aumento fino allo 0,5% sui prestiti per le aziende e sui mutui. Molti istituti bancari hanno previsto un aumento dei dividendi per gli azionisti. Pertanto, non si esclude la possibilità che cerchino di recuperare parte delle tasse extra attraverso tassi più alti per le imprese e le famiglie.
Questi tassi più elevati non influiranno sui mutui esistenti, sia fissi che variabili. Solo i nuovi mutui potrebbero subire un aumento dei costi. Gli aumenti futuri del tasso variabile potrebbero aumentare a causa dell’aumento dei tassi della Bce.

Faq (domande e risposte)
Da dove provengono i fondi per rifinanziare il mutuo giovani prima casa?
I fondi necessari per rifinanziare il mutuo giovani prima casa provengono dal prelievo straordinario imposto alle banche sugli extraprofitti. Questo prelievo è applicato se il margine di interesse del 2022 supera del 3% quello del 2021 e aumenterà al 6% nel 2023. Gli esperti prevedono che questa nuova tassa sarà applicata ai profitti del 2023 e pagata nel 2024.
Come funziona l’agevolazione del mutuo prima casa per i giovani?
L’agevolazione “mutuo prima casa” è rivolta ai giovani con età inferiore ai 36 anni. Per le coppie, basta che uno dei due partner sia al di sotto del limite anagrafico. L’agevolazione consente di ottenere un mutuo con una garanzia pubblica che copre fino all’80% del finanziamento. Questo facilita la concessione del prestito da parte delle banche. Inoltre, vengono offerte diverse esenzioni, come quella dal pagamento dell’imposta di registro, dalle imposte ipotecarie e catastali, e viene fornito un credito d’imposta pari all’IVA corrisposta, se dovuta.
Chi può beneficiare del Fondo Prima Casa?
Il Fondo Prima Casa è destinato a cittadini che al momento della richiesta del mutuo per l’acquisto della loro prima abitazione, non hanno altri beni immobili destinati alla residenza, inclusi quelli all’estero. Tuttavia, ci sono eccezioni per chi ha ricevuto un’abitazione tramite eredità e la concede gratuitamente a familiari. Ci sono gruppi prioritari per cui l’accesso al beneficio del Fondo viene garantito con maggiore priorità, tra cui giovani coppie, famiglie monoparentali con figli minorenni, inquilini di abitazioni di enti pubblici e persone sotto i 36 anni di età.
Quali sono le conseguenze previste dell’imposta sulle banche per i cittadini?
Si teme che l’imposta extra sugli utili delle banche possa portare gli istituti di credito ad alzare i tassi per le aziende e le famiglie. Questo potrebbe tradursi in un aumento fino allo 0,5% sui prestiti per le aziende e sui mutui. Nonostante ciò, gli aumenti dei tassi non influiranno sui mutui già esistenti, sia fissi che variabili, ma solo i nuovi mutui potrebbero subire un aumento dei costi.
Qual è stata l’incidenza del mercato dei mutui in Italia nel 2023?
Nel marzo 2023, il sistema bancario italiano ha concesso mutui per un totale di circa 400 miliardi di euro, suddivisi tra diverse regioni: 137,5 miliardi nel Nord Ovest, 88 miliardi nel Nord Est, 93 miliardi nel Centro e 78 miliardi nel Sud e nelle Isole. Questa cifra è particolarmente significativa, specialmente se paragonata ai prestiti alle aziende che, ad aprile 2023, ammontavano a circa 630 miliardi di euro.
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