In questo approfondimento parliamo dell’indennità di disoccupazione INPS, dell’ex Bonus Renzi e vediamo a chi spetta il pagamento della Naspi dal 8 novembre 2023 (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
In pagamento la Naspi dal 8 novembre 2023
A partire da mercoledì, inizieranno i pagamenti della Naspi dal 8 novembre 2023 per chi vede questa data sul fascicolo previdenziale del cittadino.
Nei prossimi paragrafi vedremo quando verranno pagati i bonus sull’importo di base della disoccupazione, a chi spetta l’indennità e come controllare importo e data dell’accredito.
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Bonus sulla Naspi a novembre 2023: quando li pagano?
Il Bonus Renzi sulla disoccupazione o Bonus IRPEF per la Naspi sarà pagato nella seconda metà di novembre. A fine mese, con il cedolino dello stipendio, in busta paga per chi ne ha diritto.
Ricordiamo che il Bonus di 150 euro sulla Naspi è destinato a coloro che hanno ricevuto l’indennità di disoccupazione a novembre 2022 e non hanno mai ricevuto questa somma. L’INPS non ha specificato tempi per i pagamenti retroattivi.
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Come verificare il pagamento della Naspi dal 8 novembre 2023
Per verificare il pagamento della Naspi dal 8 novembre 2023, è possibile utilizzare il sito dell’INPS. È necessario avere accesso tramite una delle seguenti credenziali:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
- CIE (Carta di Identità Elettronica);

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A chi spetta la Naspi
La Naspi è destinata a coloro che hanno perso il lavoro in modo involontario e soddisfano i seguenti requisiti:
- almeno 13 settimane di contributi pagati nei 4 anni precedenti alla domanda;
- almeno 30 giorni lavorativi effettuati nei 12 mesi precedenti alla domanda;
- iscrizione al collocamento in un Centro per l’Impiego e non raggiungimento dell’età pensionabile.
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Quando avviene il primo pagamento della Naspi
Il primo pagamento della Naspi richiede generalmente tra i 3 e i 4 mesi per essere accreditato. Questo periodo di attesa è chiamato “decorrenza” e dipende dalla seguente timeline:
- entro 8 giorni dalla fine dell’attività lavorativa, se la domanda è stata presentata nei primi 8 giorni successivi alla fine involontaria del rapporto di lavoro;
- dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se questa è stata inoltrata dopo gli 8 giorni ma entro 68 giorni.
È importante notare che chi ha ricevuto la Naspi al termine del rapporto di lavoro non ha diritto al congedo straordinario secondo la Legge 104.
Naspi anticipata: procedura
La pagina dedicata alla Naspi anticipata dell’INPS spiega come presentare la richiesta per ottenere questa prestazione. La domanda deve essere inviata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività lavorativa in uno dei seguenti casi:
- avvio di un’attività autonoma;
- creazione di un’impresa individuale;
- sottoscrizione di una quota di capitale sociale in una cooperativa.
Se l’attività è stata avviata durante un lavoro dipendente che ha dato diritto alla disoccupazione, la domanda deve essere trasmessa entro 30 giorni dalla richiesta della Naspi.
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Calcolo dell’importo della Naspi nel 2023
L’importo della Naspi varia ogni anno in base alla rivalutazione annuale definita dagli indici ISTAT.
L’INPS comunica il valore dell’indennità di disoccupazione attraverso una circolare. Per il 2023, l’importo massimo è fissato a 1470,98 euro. Tuttavia, questo importo subisce delle riduzioni:
- del 3% al mese dopo 3 mesi di lavoro concluso, nel caso di cessazione involontaria del rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2021;
- del 3% al mese dopo 5 mesi per i lavoratori under 55, per rapporti lavorativi terminati a partire dal 1° gennaio 2022;
- del 3% al mese dopo 7 mesi per i lavoratori over 55, per rapporti lavorativi iniziati a partire dal 1° gennaio 2022.
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Come richiedere la Naspi
La richiesta dell’indennità di disoccupazione deve essere presentata attraverso il servizio online dell’INPS Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASPI). La procedura di invio della domanda è disponibile sul sito dell’INPS.
FAQ: domande frequenti sulla Naspi
Gli insegnanti precari possono richiedere la Naspi?
Gli insegnanti precari hanno diritto alla Naspi se soddisfano i requisiti necessari.
Quali documenti sono necessari per la Naspi 2023?
Ecco i documenti utili per la domanda da inviare all’INPS:
- copia della carta d’identità e del codice fiscale di chi richiede la prestazione;
- ultima busta paga;
- lettera di licenziamento o UNILAV;
- se a terminare è il lavoro domestico, è necessario il modello UNILAV e non la lettera di licenziamento;
- se la domanda della Naspi avviene dopo la scadenza del contratto a tempo determinato:
- modulo mandato di assistenza e rappresentanza da compilare e allegare alla richiesta;
- modello SR163 da compilare e allegare alla richiesta;
Chi viene escluso dal pagamento della Naspi?
Vengono esclusi dalla Naspi i lavoratori che hanno terminato il lavoro dopo le dimissioni o la risoluzione consensuale, tranne in presenza di dimissioni per giusta causa o di una risoluzione inclusa in una specifica procedura conciliativa.
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