Naspi febbraio 2023: quando arriva?

Scopri quando è previsto il pagamento dell'indennità di disoccupazione Naspi, a chi spetta e come calcolare l'importo.

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6' di lettura

Quando viene pagata la Naspi di febbraio 2023? Gli accrediti sono previsti fra la seconda e terza settimana del mese. Vediamo in dettaglio per chi. (scopri tutti gli annunci e le offerte di lavoro sempre aggiornatiRicevi su Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Quando arriva la Naspi di febbraio 2023?

Il pagamento della Naspi è previsto fra il 7 e il 16 febbraio 2023. Non esistono comunque date fisse per l’erogazione dell’indennità di disoccupazione.

Per questa ragione, il consiglio è quello di controllare le ricariche sul sul sito dell’INPS e nei prossimi paragrafo vedremo come fare. Uno screen di pagamento, che riportiamo in basso, si riferisce a giovedì, 9 febbraio 2023.

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Naspi in arrivo dal 9 febbraio 2023. Screen di pagamento pubblicato sulla pagina Facebook “Reddito di cittadinanza e tanto altro”.

Nei prossimi giorni, pubblicheremo tutti gli screen con date di pagamento che verranno condivise con noi dagli utenti. Lo ripetiamo: quei giorni di accredito, vanno poi controllati con quelli visibili sul proprio fascicolo previdenziale.

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Il pagamento della Naspi di febbraio è previsto fra la seconda e la terza settimana del mese.

Quando arriva il bonus 150 euro sulla Naspi?

Il pagamento del bonus 150 euro sulla disoccupazione, per chi percepiva l’indennità di disoccupazione a novembre 2022, è previsto a febbraio 2023.

Come controllare il pagamento della Naspi?

Le date di pagamento dell’indennità di disoccupazione si controllano dal portale inps.it, utilizzando il “fascicolo previdenziale del cittadino“, area riservata del portale accessibile con le proprie credenziali personali: 

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale); 
  • CIE (Carta di identità elettronica); 
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi). 

Dalla sezione relativa alla disoccupazione, bisogna cercare la voce “Pagamento in corso“.

Cos’è la Naspi e come funziona?

La Nuova assicurazione sociale per limpiego costituisce l’indennità di disoccupazione introdotta dall’articolo 1, decreto legislativo del 4 marzo 2015, n.22 per sostituire l’ASpI e la MiniASpI.

Il pagamento della prestazione economica è erogato ogni mese dall’INPS e nel prossimo paragrafo vedremo, in dettaglio, quali sono tutte le categorie che possono accedere a questo ammortizzatore sociale.

A chi spetta la Naspi?

L’indennità di disoccupazione spetta a:

  • apprendisti;
  • personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  • dipendenti a tempo determinato che lavorano per le pubbliche amministrazioni;
  • soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le stesse cooperative;
  • dal 1° gennaio 2022 la prestazione viene estesa anche agli operai agricoli a tempo indeterminato.

Come richiedere la Naspi?

La domanda per ottenere la disoccupazione va inoltrata attraverso il servizio online dell’indennità di disoccupazionedisponibile sul portale dell’Inps. 

I cittadini possono svolgere la procedura da soli o delegarla a un Caf (Centro di Assistenza Fiscale). 

Per approfondire come funziona la richiesta di disoccupazione, leggi come inoltrare la domanda per ottenere l’indennità e quali sono i tempi necessari per ricevere la prestazione.

Come calcolare l’importo della Naspi?

L’importo della disoccupazione è stabilito per legge e rivalutato annualmente in base al costo della vita, calcolato con gli indici ISTAT.

L’INPS comunica la somma attraverso una circolare. La cifra dell’indennità di disoccupazione è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile (tassabile) ai fini previdenziali (per la pensione) negli ultimi quattro anno.

La soglia massima per il 2022 è di 1250,87 euro, mentre non è stato ancora fornito un importo per il 2023.

La somma si riduce del 3% ogni mese e la riduzione viene applicata in questo modo:

  • del 3% al mese dopo 3 mesi per quei lavori che si sono conclusi, per cessazione involontaria del rapporto di lavoro, entro il 31 dicembre 2021;
  • per gli under 55%del 3% dopo 5 mesi per quei rapporti di lavoro che si sono conclusi a partire dal 1° gennaio 2022;
  • per gli over 55%del 3% al mese dopo 7 mesi, per i rapporti lavorativi che si sono verificati a partire dal 1° gennaio 2022.

Per calcolare l’importo della disoccupazione, si parte dalle retribuzione media degli ultimi quattro anni di lavoro, si divide la cifra per il numero di settimane di contributi versati e si moltiplica per un coefficiente fisso (4,33).

Se la somma è inferiore a 1250,87 euro (nel 2022), la Naspi corrisponde al 75% (i 3 quarti) della retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni.

Se la somma è superiore, si somma al 75% il 25% della differenza tra la retribuzione mensile e 1250,87 euro.

Formule per il calcolo dell’indennità di disoccupazione

  • (retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni / settimane di contribuzione) x 4,33 = o < 1.250,87 – NASpI = 75%;

  • (retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni / settimane di contribuzione) x 4,33 > 1.250,87 Euro – NASpI = 75% + 25% (retribuzione media mensile – 1.227,55).

Come richiedere la Naspi in anticipo?

L’anticipo della Naspi è destinato a chi trova in disoccupazione e decide di avviare un’attività in proprio, con l’apertura della partita iva.

In questi casi si possono richiedere le mensilità di disoccupazione (alle quali si ha diritto) in anticipo, indicando il numero di partita iva e il tipo di attività che si andrà a svolgere.

Per chi richiede l’anticipo, c’è l’obbligo di non avviare una attività di lavoro subordinato nel periodo in cui si riceveranno i pagamenti, altrimenti è necessario restituire i soldi. 

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di favorire la creazione di un percorso professionale autonomo.

Leggi tutte le ultime notizie sull’indennità di disoccupazione. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul Reddito di cittadinanza:

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