Naspi, come averla tutta subito: costi dell’unica soluzione

Scopri che come funziona la Naspi in un’unica soluzione, chi può richiederla e quali sono le regole da rispettare.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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7' di lettura

La Naspi in un’unica soluzione, ossia la Naspi anticipata, non può essere richiesta da tutti i cittadini che perdono il lavoro involontariamente. In questo approfondimento spieghiamo chi può fare domanda e come funziona (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Quando una persona perde il proprio lavoro per motivi indipendenti dalla sua volontà (licenziamento o dimissioni per giusta causa), ha diritto a una prestazione economica chiamata Naspi, Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.

Generalmente la Naspi viene erogata ogni mese, tuttavia ci sono alcuni casi in cui si può ottenere la Naspi in un’unica soluzione, che prende il nome di Naspi anticipata.

Nei prossimi paragrafi vediamo in cosa consiste, chi può fare domanda e come funziona.

Indice

Chi può richiedere la Naspi in un’unica soluzione?

Come anticipato in apertura del nostro approfondimento, l’indennità di disoccupazione Naspi spetta ai cittadini che hanno perso la propria occupazione lavorativa involontariamente, per esempio per licenziamento.

In linea generale, la legge prevede che la Naspi sia erogata ai beneficiari ogni mese per un periodo massimo di due anni. Tuttavia, in alcune situazioni particolari è possibile richiedere la Naspi anticipata, che consiste nel pagamento della Naspi in un’unica soluzione. In questo modo, anziché ricevere l’importo spettante dilazionato in più mesi, lo si riceve tutto in una volta.

Chiaramente, per accedere a questa possibilità non basta mettersi alla ricerca di un nuovo posto di lavoro dopo essere stati licenziati. Nello specifico, la Naspi in un’unica soluzione può essere richiesta solo se i destinatari dell’indennità hanno intenzione di:

  • avviare un’attività lavorativa autonoma;
  • avviare un’impresa individuale;
  • sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa con rapporto mutualistico di attività lavorativa da parte del socio;
  • sviluppare a tempo pieno e in modo autonomo l’attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente che, essendo cessato, ha dato luogo alla NASpI (articolo 8, decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22).

Solo in questi casi, i beneficiari possono presentare una domanda di Naspi anticipata all’INPS, ricevendo tutti gli importi dovuti in un’unica soluzione, e avviando così la propria attività lavorativa autonoma.

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Costi e importo della Naspi in un’unica soluzione

Nel paragrafo precedente abbiamo chiarito in quali casi si può richiedere la Naspi in un’unica soluzione, ossia quando ci si vuole mettere in proprio dopo la cessazione dell’attività lavorativa.

Ma come funziona il pagamento della Naspi anticipata e quali sono i costi?

Dunque, a differenza dell’indennità di disoccupazione classica, che viene pagata ogni mese per un massimo di 24 mesi (due anni), con una riduzione graduale dell’importo a seconda dei cittadini, la Naspi anticipata viene erogata in un’unica soluzione.

In particolare, l’importo della Naspi in un’unica soluzione corrisponde alla somma delle mensilità della prestazione che spetterebbero al lavoratore nel corso di due anni. Se la prestazione è già in corso al momento della presentazione della domanda di Naspi anticipata, vengono corrisposte insieme le mensilità restanti.

Inoltre, è bene tenere presente che sulla Naspi in un’unica soluzione viene applicata una trattenuta IRPEF secondo la normativa vigente, che dipende dalle situazioni dei singoli lavoratori. Tuttavia, esiste un’eccezione.

Infatti, la legge 27 dicembre 2019, n. 160 stabilisce che il pagamento della Naspi anticipata non è imponibile ai fini IRPEF quando la prestazione è destinata a chi ha sottoscritto una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorativa da parte del socio. A tale proposito, la circolare INPS 178/2021 contiene tutte le informazioni e istruzioni sugli adempimenti a carico del richiedente e dell’INPS, che agisce come sostituto d’imposta.

Il calcolo dell’anticipo NASpI tuttavia è differente nel caso di coloro che ricevono la disoccupazione in misura ridotta perché lavorano nel rispetto di determinati limiti. L’importo della NASpI in questo caso viene ridotto all’80% e quindi l’anticipazione viene calcolata considerando l’importo residuo dell’indennità da corrispondere senza la riduzione.

Ecco alcuni esempi per capire quanto dura la Naspi.

Naspi in un’unica soluzione: in foto, un uomo con uno scatolone dopo il licenziamento.

Quando si perde la Naspi in un’unica soluzione?

La Naspi anticipata presenta alcune differenze rispetto alla Naspi tradizionale anche dal punto di vista degli importi. Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, infatti, chi beneficia della Naspi in un’unica soluzione è anche soggetto a una trattenuta IRPEF in base alla normativa in vigore. Tuttavia, la legge prevede l’esenzione dall’imposta IRPEF in caso di sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa.

Inoltre, un altro requisito da rispettare è che l’ingresso o l’avvio della società deve essere legato anche allo svolgimento di attività di lavoro autonomo o d’impresa. Ciò significa che se i beneficiari della disoccupazione rivestono soltanto la posizione di socio di capitale non sarà possibile richiedere l’anticipazione della NASpI.

Nel momento in cui viene accettata la domanda di Naspi in un’unica soluzione bisogna anche sapere quando c’è il rischio di perdere l’indennità di disoccupazione.

In particolare, la normativa prevede la restituzione somma della Naspi quando il beneficiario instaura un rapporto di lavoro subordinato mentre percepisce il sussidio, e cioè prima della scadenza dei mesi in cui sarebbe stata corrisposta la Naspi in forma mensile (non anticipata).

Per esempio, prendiamo il caso di una persona che ha diritto a 12 mesi di Naspi, da gennaio a dicembre, e ottiene l’indennità in un’unica soluzione a marzo per mettersi in proprio. Se però questa stessa persona inizia un lavoro da dipendente a maggio, quindi prima della scadenza presunta della Naspi, sarà tenuta a restituire all’INPS la somma degli importi da maggio a dicembre.

Leggi come prendere la Naspi lavorando.

Come fare domanda della Naspi in un’unica soluzione?

Finora abbiamo visto tutti i dettagli sulla liquidazione della Naspi in un’unica soluzione: a chi spetta, quanto viene erogato e quando si perde. Adesso, invece, è bene fare un riepilogo sulla procedura per richiedere la Naspi anticipata.

Innanzitutto, la domanda di Naspi va presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività di lavoro autonomo, dell’impresa individuale o della sottoscrizione di una quota capitale sociale di una cooperativa.

Se invece l’attività autonoma è iniziata mentre era ancora attivo il lavoro da dipendente, che poi è cessato, la domanda di Naspi anticipata deve essere inoltrata entro 30 giorni dalla domanda dell’indennità Naspi.

Alla domanda va allegata la documentazione che attesti le iniziative assunte per lo svolgimento dell’attività autonoma. Se questa richiede una specifica autorizzazione o iscrizioni ad albi professionali o di categoria, è necessario dichiararne gli estremi del rilascio.

Per chi ha sottoscritto una quota di capitale sociale di una cooperativa, bisogna dichiarare l’avvenuta iscrizione della cooperativa nel Registro delle imprese della Camera di commercio competente per territorio e nell’Albo nazionale delle società cooperative gestito dalle Camere di commercio. A questo, si aggiunge la dichiarazione della data di sottoscrizione della o delle quote di capitale sociale della cooperativa.

La procedura di richiesta può essere svolta sul sito dell’INPS utilizzando il servizio online dedicato, dopo essersi autenticati con le credenziali SPID, CIE o CNS.

In alternativa, ci si può affidare al servizio gratuito un Caf (Centro di assistenza fiscale) oppure ci si può rivolgere al Contact Center dell’INPS al numero 803 164 gratuitamente da rete fissa o al numero 06 164 164 a pagamento da cellulare.

Per avere maggiori informazioni sulla compilazione della domanda di Naspi anticipata, i cittadini interessati possono consultare la guida dell’INPS “NASpI anticipata: invio domanda“.

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