Vediamo insieme quali sono tutte le novità sull’Assegno Unico 2023 (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Sono molte le novità sull’Assegno Unico 2023 per le famiglie con figli fiscalmente a carico. Tra le più importanti, ricordiamo per esempio gli importi in aumento per effetto della rivalutazione e le maggiorazioni che saranno applicate da febbraio 2023.
Nei prossimi paragrafi vediamo insieme come cambia l’Assegno Unico rispetto all’anno scorso.
Indice
- Novità sull’Assegno Unico 2023: importi base più alti
- Novità sull’Assegno Unico 2023: tutte le maggiorazioni
- Novità sull’Assegno Unico 2023: rinnovo automatico
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Novità sull’Assegno Unico 2023: importi base più alti
La prima novità sull’Assegno Unico 2023 che bisogna menzionare è legata agli importi aumentati per effetto della rivalutazione.
Ricordiamo che la somma spettante dell’Assegno Unico può essere più alta o più bassa ogni anno in base alla fascia ISEE di appartenenza e quindi alla propria condizione economica. Se una famiglia appartiene a una fascia ISEE più bassa rispetto all’anno precedente, allora riceverà un importo dell’Assegno Unico più alto.
Tuttavia, non è questo l’aumento dell’importo a cui prestare attenzione. Infatti, proprio come i trattamenti pensionistici, anche l’Assegno Unico deve adeguarsi alla rivalutazione annua, e quindi all’aumento dei prezzi in Italia rispetto all’anno scorso.
A questo proposito, secondo l’indice di inflazione registrato a novembre 2022, l’aumento previsto sarebbe del +7,3%, mentre secondo i dati registrati a dicembre 2022 questo sarebbe ancora più alto, cioè dell’8,1%.
Quindi, sugli importi dell’Assegno Unico di gennaio 2023 potrebbe essere già stata applicata la rivalutazione al +7,3%, ma se la percentuale si confermerà più alta (quindi all’8,1%) gli importi saranno adeguati nel corso dell’anno.
Ma cosa significa questo in termini di cifre?
Dunque, prendiamo una famiglia con ISEE fino a 15mila euro: se nel 2022 ha ricevuto un importo per ogni figlio minorenne di 175 euro, nel 2023 potrebbe ricevere 187,77 euro al mese in caso di rivalutazione al 7,3% oppure 189,17 euro al mese con la rivalutazione all’8,1%.
Per dare un’idea più chiara della novità sull’Assegno Unico 2023 riguardo agli importi aumentati per via della rivalutazione potrebbe esserti utile questa tabella.
THEWAM.NET | |||||||||
Isee | Figlio minorenne 2022 | Figlio minorenne 2023 (+7,3%) | Figlio minorenne 2023 (+8,1%) | Figlio maggiorenne fino a 21 anni | Figlio maggiorenne fino a 21 anni 2023 (+7,3%) | Figlio maggiorenne fino a 21 anni 2023 (+8,1%) | Figlio disabile da 21 in su | Figlio disabile da 21 in su 2023 (+7,3%) | Figlio disabile da 21 in su 2023 (+8,1%) |
Fino a 15mila euro | 175 € | 187,78 € | 189,18 € | 85 € | 91,21 € | 91,89 € | 85 € | 91,21 € | 91,89 € |
20mila euro | 150 € | 160,95 € | 162,15 € | 73 € | 78,33 € | 78,91 € | 73 € | 78,33 € | 78,91 € |
25mila euro | 125 € | 134,13 € | 135,13 € | 61 € | 65,45 € | 65,94 € | 61 € | 65,45 € | 65,94 € |
30mila euro | 100 € | 107,30 € | 108,10 € | 49 € | 52,58 € | 52,97 € | 49 € | 52,58 € | 52,97 € |
35mila euro | 75 € | 80,48 € | 81,08 € | 37 € | 39,70 € | 40,00 € | 37 € | 39,70 € | 40,00 € |
Da 40mila euro | 50 € | 53,65 € | 54,05 € | 25 € | 26,83 € | 27,03 € | 25 € | 26,83 € | 27,03 € |
Anche se tra la rivalutazione al 7,3% e quella all’8,1% c’è una differenza di circa 1,40 euro, sicuramente può essere utile. In ogni caso, come si può notare dalla tabella, gli aumenti rispetto all’anno 2022 sono significativi e saranno di aiuto a molte famiglie a basso reddito.
Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni. Leggi anche le ultime novità sui pagamenti dell’Assegno Unico di gennaio 2023.
Prima di continuare la lettura delle novità sull’Assegno Unico 2023, nel video di seguito, analizziamo tutti gli aumenti dell’Assegno Unico 2023 e le maggiorazioni previste:
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Novità sull’Assegno Unico 2023: tutte le maggiorazioni
Nel paragrafo precedente abbiamo introdotto la novità sull’Assegno Unico 2023 più interessante per i beneficiari, e cioè l’aumento dell’importo base per effetto della rivalutazione. L’aumento può essere del 7,3% o dell’8,1% in base a come sarà confermata l’inflazione.
Inoltre, gli importi dell’Assegno Unico 2023 potrebbero subire dei cambiamenti anche per effetto delle maggiorazioni. Infatti, se sussistono determinate condizioni familiari, alla quota base indicata nella tabella bisogna aggiungere una quota variabile.
Le maggiorazioni previste dal dl 230/2021 e che restano attive anche nel 2023 sono le seguenti:
- per ogni figlio successivo al secondo è prevista una somma massima di 85 euro, che scende fino 15 euro con ISEE superiore a 40mila euro;
- per famiglie con 4 o più figli è prevista una maggiorazione forfettaria di 150 euro, che nel 2022 era di 100 euro;
- per mamme di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione di 20 euro al mese;
- se due genitori producono reddito da lavoro si applica una maggiorazione di 30 euro a figlio, che si riduce fino ad azzerarsi con ISEE superiore a 40mila euro;
- alle famiglie con ISEE fino a 25mila euro che nel 2021 percepivano gli ANF e sono state danneggiate dall’Assegno Unico, è riconosciuta una maggiorazione transitoria, che si ridurrà di anno in anno fino a sparire nel 2025;
- in presenza di figli con disabilità fino a 21 anni di età viene erogata una maggiorazione che cambia in base alla gravità della condizione, e in particolare:
- 105 euro al mese in caso di non autosufficienza;
- 95 euro al mese in caso di disabilità grave;
- 85 euro al mese in caso di disabilità media;
- ai figli disabili tra i 18 e i 21 anni è riconosciuto un importo aggiuntivo di 80 euro al mese;
- ai figli disabili oltre i 21 anni non sono riconosciute maggiorazioni, ma grazie all’approvazione del Decreto Semplificazioni ricevono lo stesso importo base dell’Assegno Unico per i figli minorenni.
A queste maggiorazioni si aggiungono anche altre due novità sull’Assegno Unico 2023, inserite in legge di bilancio 2023:
- l’importo base aumenta del 50% per i primi 12 mesi dei figli a carico per tutte le famiglie. In caso di famiglie numerose con più di tre figli, l’aumento è esteso fino al terzo anno di vita;
- riconoscimento delle maggiorazioni per figli disabili a carico fino a 21 anni, introdotte dal Decreto Semplificazioni.
Specifichiamo che questi aumenti dell’Assegno Unico saranno applicati da febbraio 2023. Scopri anche chi dovrà restituire l’Assegno Unico Universale.

Novità sull’Assegno Unico 2023: rinnovo automatico
Ora che abbiamo visto le novità sull’Assegno Unico 2023 più impellenti, in quanto riguardano gli importi che saranno erogati ai cittadini, concludiamo il nostro approfondimento con un’ultima novità.
In particolare, nella circolare INPS 132/2022 dello 15 dicembre, l’Istituto ha spiegato che le famiglie che l’anno scorso hanno presentato la domanda di Assegno Unico, non dovranno fare domanda per il rinnovo nel 2023. Quindi dopo il 28 febbraio 2023 riceveranno automaticamente il contributo economico per famiglie.
Il motivo di introdurre il rinnovo automatico del sussidio è che il Governo ha voluto semplificare la procedura ai beneficiari per accedere all’Assegno. Ma come è possibile ricevere i soldi senza fare domanda?
In breve, i dati delle famiglie che nel 2022 hanno fatto domanda sono conservati nelle banche dati dell’INPS. Quindi, l’Istituto deve solamente prelevare i dati già registrati ed erogare l’importo dell’Assegno Unico dovuto in base alle famiglie destinatarie.
Tuttavia bisogna fare una precisazione: il rinnovo automatico dell’Assegno vale solo per chi già percepiva la misura e non ha avuto variazioni di tipo reddituale o familiare nel corso dell’anno.
Inoltre, è bene ricordare che resta obbligatoria la presentazione dell’ISEE 2023 entro il 31 gennaio 2023, o al massimo entro il 28 febbraio 2023. In assenza di ISEE aggiornato, infatti, dal 1° marzo 2023 i cittadini riceveranno l’importo minimo previsto dalla normativa, e cioè quello erogato per chi ha una soglia ISEE superiore a 40mila euro.
Sempre nella circolare 132/2022, l’INPS specifica anche che devono presentare una nuova domanda o modificare quella già presentata in questi casi:
- le famiglie che non hanno mai presentato una domanda dell’Assegno Unico da marzo 2022 al 28 febbraio 2023 e ne avrebbero diritto perché hanno figli a carico. In questo caso, devono seguire la procedura per richiedere il sussidio tramite il sito dell’INPS. Ricordiamo che se la domanda viene presentata entro giugno 2023, si avrà diritto anche agli importi arretrati da marzo 2023;
- le famiglie che l’anno scorso hanno presentato una domanda dell’Assegno Unico, ma questa è stata respinta o non è più attiva, sono tenute a ripresentare la richiesta all’INPS;
- le famiglie beneficiarie dell’Assegno Unico che hanno subito delle variazioni nel corso del 2022 devono integrare la propria domanda con dati aggiornati.
Per quanto riguarda le persone che devono integrare la domanda presentata, le variazioni che richiedono la modifica della richiesta sono legate a questi eventi:
- nascita di uno o più figli;
- inserimento o variazione della condizione di disabilità;
- separazione;
- variazione dell’BAN;
- maggiore età dei figli;
- variazioni dell’ISEE.
Quindi, per ricapitolare, l’Assegno Unico si rinnova automaticamente per tutte le famiglie che hanno già presentato la domanda nel 2022 e non hanno subito variazioni di reddito o di composizione familiare. Ma in ogni caso è obbligatorio presentare l’ISEE aggiornato nei tempi prestabiliti.
Abbiamo visto quali sono le novità sull’Assegno Unico 2023. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’Assegno unico:
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