Sussidi e nucleo familiare: se sono solo/a?

Nucleo familiare di una persona sola: è possibile? Ecco quando e come ottenere bonus e sussidi vari.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

6' di lettura

Nucleo familiare di una persona sola: è possibile? E come funziona per avere diritto ai sussidi? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Nucleo familiare di una persona sola: è possibile

Il nucleo familiare di una persona sola esiste ed è riconosciuto dal nostro ordinamento.

È il caso dei mariti o delle mogli separati/e o divorziati/e, ad esempio. Oppure in caso di nullità del matrimonio, di decadenza della potestà genitoriale, di allontanamento dalla residenza familiare o di altri provvedimenti temporanei e urgenti disposti dal giudice.

Lo stesso discorso vale per i figli che non hanno la residenza anagrafica dei propri genitori.

Se si ha meno di 26 anni e non si ha la stessa residenza anagrafica dei propri genitori, si costituirà un nucleo familiare indipendente ma solo se si posseggono redditi di importo superiore a quelli che consentono di essere definito a carico ai fini IRPEF.

Per risultare a carico di un genitore è necessario non possedere redditi superiori a 4.000 euro (fino a 24 anni di età) e non superiori a 2.840,51 euro (fino a 26 anni di età).

Con 26 o più anni di età, senza residenza anagrafica con i genitori, si costituisce un nucleo familiare indipendente anche se si risulta a carico ai fini IRPEF.

Cosa significa? Che ai fini dell’ottenimento del Reddito di cittadinanza o di qualsiasi altro strumento anti-povertà, si terrà conto soltanto del reddito e del patrimonio personale.

Ma se ex coniugi separati o divorziati vivono ancora nella stessa abitazione, allora si considererà il reddito familiare.

Da qui i controlli effettuati dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza nei confronti dei furbetti che organizzavano una finta separazione o un cambio di residenza fittizio, per abbassare l’importo del reddito e rientrare nella platea dei beneficiari del sussidio.

Scopri la pagina dedicata a tutti bonus attualmente attivi e disponibili.

Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.

Nucleo familiare di una persona sola: distinzione con stato di famiglia

Bisogna distinguere tra nucleo familiare e stato di famiglia. La differenza è riscontrabile con la residenza: lo stato di famiglia tiene conto di tutte le persone legate da un rapporto di parentela che vivono sotto lo stesso tetto.

Il nucleo familiare, invece, è composto da persone che non necessariamente convivono nella stessa abitazione. Ad esempio può essere composto dai genitori che vivono in una città e dai figli che abitano a svariati chilometri di distanza, ma dipendono ancora dai genitori (fiscalmente a carico).

Nucleo familiare di una persona sola: chi rientra nel nucleo familiare?

Rientrano nel nucleo familiare:

  • il marito e la moglie, a prescindere che risultino o meno nello stato di famiglia;
  • i figli minori conviventi, anche se sono a carico ai fini IRPEF di altre persone;
  • i figli minori in affidamento preadottivo o temporaneo;
  • i figli maggiorenni a carico ai fini Irpef;
  • i soggetti che fanno parte dello stato di famiglia anagrafico;
  • i soggetti a carico Irpef, a prescindere dalla loro presenza nello stato di famiglia;
  • i soggetti che ricevono assegni alimentari dalla persona di cui sono a carico, che non risultano da provvedimenti dell’autorità giudiziaria;
  • i figli minori conviventi con le persone a carico Irpef che non risultano dallo stato di famiglia, purché non affidati a terzi;
  • i figli minori del coniuge che non risiede con le persone che fanno parte dello stato di famiglia, i maggiorenni a carico Irpef e i minorenni affidatigli dal giudice.
Nucleo familiare di una persona sola
Nucleo familiare di una persona sola: in foto un uomo seduto a terra guarda il soffitto.

Nucleo familiare di una persona sola: determinazione dell’ISEE

Il nucleo familiare e la sua composizione sono importanti ai fini della determinazione dell’ISEE per richiedere bonus e sussidi vari.

Ai fini ISEE si considera il reddito familiare composto dai redditi dei soggetti fiscalmente a carico, anche con residenza diversa.

Esistono dei casi particolari:

  • i coniugi che vivono in una residenza diversa fanno parte sempre dello stesso nucleo familiare ai fini ISEE; lo stesso vale per i coniugi separati, ma conviventi;
  • i coniugi separati e non conviventi non fanno parte dello stesso nucleo familiare;
  • i figli che convivono con i nonni rientrano nel nucleo familiare dei nonni se sono fiscalmente a loro carico. Ma se sono a carico dei genitori, rientrano nel loro nucleo familiare, anche se vivono con i nonni;
  • i figli maggiorenni non conviventi fanno parte del nucleo familiare dei genitori se sono a loro carico ai fini IRPEF, non sono sposati e non hanno dei figli.

Nucleo familiare di una persona sola: assegni familiari

Per ciò che riguarda gli assegni familiari, il nucleo familiare è composto da:

  • richiedente (lavoratore dipendente, subordinato o parasubordinato, pensionato da lavoro dipendente);
  • coniuge non legalmente ed effettivamente separato, divorziato o che abbia abbandonato la famiglia;
  • figli di età inferiore ai 18 anni compiuti ovvero senza limiti di età qualora si trovino, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, nella assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi ad un proficuo lavoro (dichiarata con apposita certificazione, o copia autenticata, rilasciata dalla Asl o dalle preesistenti Commissioni sanitarie provinciali);
  • figli adottivi ed affiliati, legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati, nati dal precedente matrimonio del coniuge, i minori regolarmente affidati dagli organi competenti a norma di legge nonché i nipoti viventi a carico degli ascendenti anche se non formalmente affidati (di età inferiore ai 18 anni);
  • figli maggiorenni fino a 21 anni se frequentanti una scuola secondaria di primo o secondo grado, un corso di formazione professionale, laurea o apprendisti se appartenenti ad un nucleo familiare composto da più di tre figli di età inferiore ai 26 anni;
  • nipoti, fratelli e sorelle non coniugati minorenni o maggiorenni se (cumulativamente) impossibilitati a dedicarsi ad un lavoro a causa di difetto fisico o mentale, orfani di entrambi i genitori e non titolari di pensione ai superstiti.

Per risalire all’importo dell’assegno familiare dovrà essere calcolato il reddito totale di tutti i componenti del nucleo familiare percepito nell’anno solare, precedente il 1° luglio di ogni anno.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul Reddito di cittadinanza:

Entra nei gruppi offerte di lavoro, bonus, concorsi e news

Ricevi ogni giorno gratis i migliori articoli su offerte di lavoro, bandi, bonus, agevolazioni e attualità. Scegli il gruppo che ti interessa:

  1. Telegram - Gruppo esclusivo

  2. WhatsApp - Gruppo base

Seguici anche su YouTube | Google | Gruppo Facebook | Instagram



Come funzionano i gruppi?
  1. Due volte al giorno (dopo pranzo e dopo cena) ricevi i link con le news più importanti

  2. Niente spam o pubblicità

  3. Puoi uscire in qualsiasi momento: la procedura verrà inviata ogni giorno sul gruppo

  4. Non è possibile inviare messaggi sul gruppo o agli amministratori

  5. Il tuo numero di cellulare sarà utilizzato solo per inviarti notizie