Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione? La guida aggiornata sull’indennità Naspi: cos’è, come funziona, requisiti, durata, quanto spetta nel 2023 (scopri le ultime notizie sul fisco e sulle tasse e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: la circolare INPS
- Chi lavora 3 mesi ha diritto alla disoccupazione?
- Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: cos’è?
- Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: i requisiti Naspi
- Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: Naspi, le novità
- Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: le dimissioni
- Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: requisito contributivo
- Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: requisito lavorativo
- Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: quando e come presentare la domanda
- Fonti e materiale di approfondimento
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro
Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: la circolare INPS
Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione? Con una circolare che l’INPS rilascia ogni anno, vengono aggiornati all’inflazione l’importo massimo e l’imponibile di riferimento della NASpI.
Con la circolare numero 14 del 3 febbraio 2023 l’INPS ha comunicato l’importo massimo mensile della Naspi per l’anno 2023 che aumenta dai 1.360,77 euro per il 2022 ai 1.470,99 euro per il 2023.
Un cospicuo aumento, dovuto alla alla variazione annuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Pertanto di seguito, aggiorniamo il paragrafo dedicato al calcolo con i nuovi importi. Sulla base della variazione di detto importo cambia anche il contributo o ticket Naspi.
In questa guida completa e aggiornata alle ultime novità, vedremo quindi a chi spetta, quali sono i requisiti, durata, calcolo, sospensione e decadenza.
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Chi lavora 3 mesi ha diritto alla disoccupazione?
Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione? La disoccupazione tocca anche a chi ha lavorato pochi mesi. La Naspi, il nuovo sussidio di disoccupazione, può essere erogata anche a chi abbia lavorato soltanto per due mesi in un anno, sempre che si possa dimostrare di avere nei quattro anni precedenti almeno 13 settimane (ossia 3 mesi) di contributi.
Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: cos’è?
L’indennità di disoccupazione è una misura di sostegno al reddito riconosciuta a determinate categorie che, per motivi indipendenti dalla loro volontà, si ritrovano in stato di disoccupazione. Essa è concepita a compensazione del mancato guadagno e viene calcolata in misura proporzionale al reddito derivante dal lavoro precedentemente svolto.
Fino al 2017, in realtà, erano previste ben 4 tipologie di indennità, ma la Legge n. 92/2012 ha fatto ordine in materia: in base a questa, infatti, a partire dal 1 gennaio 2017 per alcune categorie non sono più previste misure di sostegno al reddito come l’indennità di mobilità o l’indennità speciale di disoccupazione per il settore edile.
Modifiche, invece, sono state apportate alla indennità di disoccupazione per i collaboratori. Vediamo, quindi, nel dettaglio queste due tipologie:
- Disoccupazione per i Collaboratori
- Naspi
Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: i requisiti Naspi
Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione? I destinatari del sussidio di disoccupazione INPS sono lavoratori dipendenti, ricomprendendo in questa categoria anche gli apprendisti e i soci di cooperativa.
Questi ultimi, accanto al rapporto associativo devono aver instaurato anche un rapporto subordinato. Rimangono invece esclusi da questa disoccupazione i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni e gli operai agricoli.
Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: Naspi, le novità
Novità dal 2022:
- sui requisiti di accesso alla disoccupazione. La Manovra 2022 ha reso strutturale la novità sui requisiti di accesso alla Naspi: l’indennità potrà essere concessa a prescindere dal possesso di almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi antecedenti la cessazione del rapporto di lavoro.
- sul meccanismo del décalage. La Legge di Bilancio 2022 modifica altresì, il meccanismo del décalage: ovvero la riduzione dell’importo mensile Naspi in misura pari al 3% al mese.
- per i destinatari della Naspi. Dal 2022 possono accedere alla Naspi anche gli operai agricoli a tempo indeterminato, alle dipendenze di cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci.
Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: le dimissioni
Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione? Nonostante la perdita del lavoro debba essere indipendente dalla volontà del lavoratore vi sono alcune eccezioni. E’ infatti possibile accedere al trattamento di disoccupazione dopo le dimissioni, quindi evento dipendente dalla volontà del lavoratore:
- durante il periodo tutelato di maternità;
- dimissioni per giusta causa, cioè quando si sia verificata una causa che non consente la prosecuzione, nemmeno provvisoria, del rapporto di lavoro. A titolo esemplificativo il non pagamento delle retribuzioni da parte del datore di lavoro.
Leggi anche: come prendere la disoccupazione se mi licenzio dal lavoro
L’ulteriore eccezione è il caso della risoluzione consensuale allorquando sia intervenuta nell’ambito della procedura conciliativa presso la Direzione Territoriale del Lavoro. Oppure nell’ipotesi di licenziamento con accettazione dell’offerta di conciliazione proposta dal datore di lavoro entro i termini di impugnazione stragiudiziale del licenziamento.
Infine per dimissioni a seguito del rifiuto del lavoratore al proprio trasferimento ad altra sede della stessa azienda distante oltre 50 km dalla residenza del lavoratore. Lo stesso vale se la sede è mediamente raggiungibile in 80 minuti con mezzi di trasporto pubblici. Questa ultima ipotesi è stata confermata anche con Messaggio INPS n. 369 del 26 gennaio 2018.
Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: requisito contributivo
Anche per la Naspi 2023 INPS il requisito contributivo rimane invariato, le settimane di contribuzione utili sono tredici nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
Per “utili” si intendono, a titolo esemplificativo, anche i contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria. Questo vale se all’inizio del periodo di astensione risulta già versata contribuzione. Stesso discorso per i periodi di congedo parentale, purché regolarmente indennizzati e intervenuti in costanza di rapporto di lavoro. Oppure i periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli fino agli 8 anni di età, nel limite di cinque giorni lavorativi nell’anno solare.
Al contrario non sono considerati utili, anche se coperti da contribuzione figurativa i periodi di cassa integrazione straordinaria e ordinaria con sospensione dell’attività a zero ore. Oppure i periodi di assenza per permessi e congedi fruiti dal lavoratore per assistere un soggetto con handicap in situazione di gravità, che sia coniuge, genitore, figlio, fratello o sorella convivente.
Essendo periodi non utili al conteggio questi vengono “neutralizzati” ampliando il quadriennio di riferimento (ovvero gli ultimi 4 anni).

Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: requisito lavorativo
Per la disoccupazione Naspi 2023 vengono abolite le trenta giornate di lavoro nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione. Per il calcolo di questo requisito le 30 giornate si intendono di effettiva presenza al lavoro, a prescindere dalla loro durata oraria e si parla di giornate di calendario, quindi vale il periodo dal – al e non devono quindi essere giornate lavorate.
N.B. Come anticipato in premessa, fino al 31 dicembre 2021 questo requisito non era obbligatorio per l’ottenimento della NASpI (messaggio numero 1275/2021 a seguito del Dl Sostegni).
Come nel caso del requisito contributivo vi sono alcuni eventi che possono ampliare l’arco dei dodici mesi all’interno del quale ricercare il requisito.
Ecco un breve elenco indicativo:
- malattia e infortunio sul lavoro;
- cassa integrazione straordinaria ed ordinaria con sospensione dell’attività a zero ore;
- assenza per congedi e/o permessi fruiti dal lavoratore per assistere un soggetto con handicap in situazione di gravità, purché autorizzato;
- congedo obbligatorio di maternità, purché all’inizio dell’astensione risulti già versata contribuzione;
- congedo parentale, purché regolarmente indennizzati ed intervenuti in costanza di rapporto di lavoro.
Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione: quando e come presentare la domanda
Quanti mesi di lavoro bisogna lavorare per avere la disoccupazione? La domanda va inoltrata all’INPS su questo link: inps.it/prestazioni-servizi/naspi-indennita-mensile-di-disoccupazione entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro e può essere inoltrata rivolgendosi ad un patronato o per via telematica direttamente attraverso il portale dell’Istituto. Una terza opzione è contattare il numero verde dedicato 803164 e seguire le istruzioni del Contact Center.
L’INPS inoltre ha messo a disposizione dell’utenza una serie di servizi informatici, come l’apposita App, attraverso i quali tracciare e ricevere costanti aggiornamenti sullo stato di avanzamento della domanda.
Fonti e materiale di approfondimento
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