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Flat tax per dipendenti, autonomi e pensionati: chi ci perde

Tra gli interventi previsti dalla Legge di Bilancio 2023 sulla nuova flat tax emerge l’estensione a 85mila euro per Partite Iva.

di Chiara Del Monaco

Novembre 2022

Dopo averne parlato più volte in campagna elettorale, con l’approvazione della Legge di Bilancio 2023 in Consiglio dei ministri arrivano notizie concrete sulla nuova flat tax prevista per l’anno prossimo. Gli interventi più significativi riguardano i titolari di Partita Iva (scopri le ultime notizie sul fisco e sulle tasse e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Tra gli interventi indicati nella nuova manovra finanziaria 2023, approvata solo ieri, 21 novembre 2022, in Consiglio dei ministri, vi sono le modifiche da applicare al Reddito di cittadinanza nel 2023 e 2024 e l’introduzione della flat tax per lavoratori autonomi e dipendenti.

Nei prossimi paragrafi vediamo in particolar modo cosa cambierà per le Partite Iva con la nuova flat tax. Nel frattempo, dai un’occhiata al comunicato stampa n.5 del 21 novembre 2022 sul documento di bilancio 2023.

Sulla Legge di Bilancio 2023 leggi anche:

Indice

Nuova flat tax: le novità con la Legge di Bilancio 2023

Con l’approvazione del disegno di Bilancio 2023 in Consiglio dei ministri, tenutosi il 21 novembre 2022, il Governo Meloni ha proposto una serie di interventi da applicare a partire dal 1° gennaio 2023. Tra questi, uno dei più discussi è l’introduzione della nuova flat tax, o tassa piatta.

Per semplificare al massimo, il termine flat tax si riferisce a un tipo di tassazione che prevede la stessa aliquota per tutti gli scaglioni reddituali, dai più bassi a quelli più elevati. Attualmente, la flat tax è applicata alle Partite Iva con regime forfettario, in cui non c’è un’aliquota che aumenta in maniera proporzionale al reddito, ma resta fissa al 15% per tutti i redditi fino a 65mila euro.

In effetti, le novità contenute nella Legge di Bilancio sulla nuova flat tax riguardano principalmente i titolari di Partita Iva. In particolare, il Governo è passato dall’idea della tassa piatta per tutti al 15% o al 23% proposta in campagna elettorale, a tre piccoli interventi per alleviare il carico fiscale sui lavoratori. Questi interventi si traducono in tre tipi di flat tax:

Nel prossimo paragrafo approfondiamo soprattutto il secondo tipo di tassa piatta per lavoratori autonomi.

Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.

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Nuova flat tax per Partite Iva a 85mila euro: come funziona

Nei paragrafi precedenti abbiamo anticipato i piani contenuti nel nuovo disegno di Bilancio 2023, concentrandoci soprattutto sulle proposte del governo Meloni in merito alla flat tax.

Oltre alla flat tax incrementale, il Governo si è detto deciso nell’estendere la tassa piatta del 15% ai redditi annui fino a 85mila euro. Attualmente, infatti, chi rientra in un regime forfettario paga il 15% di Irpef solo se possiede un reddito annuo non superiore a 65mila euro.

In campagna elettorale si era più volte parlato di estendere questa soglia addirittura a 100mila euro. Tuttavia, dopo aver fatto alcuni calcoli, l’esecutivo si è reso conto che almeno per il 2023 non è possibile applicare questo cambiamento così radicale, per mancanza di risorse a disposizione.

Ecco allora che si è deciso di procedere in maniera graduale, estendendo la soglia massima per la flat tax al 15% da 65mila euro a 85mila euro.

Quindi, dal 1° gennaio 2023 i titolari di Partita Iva che rientrano in un reddito annuo non superiore a 85mila euro saranno assoggettati alla flat tax, pagando solo il 15% di Irpef.

Inoltre, cambierà anche il modo di uscire dal regime forfettario: coloro che sforano il limite di ricavi per 40mila euro, ossia il 50% della soglia, smetteranno di pagare subito la flat tax. Invece, chi sfora per una cifra superiore a 40mila euro dovrebbe uscirre dal regime agevolato l’anno successivo.

Nuova flat tax fino a 85mila euro per Partite Iva: le novità.

Nuova flat tax: aumenta il rischio di evasione fiscale?

La decisione di estendere la soglia massima per la flat tax da 65mila euro a 85mila euro per Partite Iva ha sollevato diverse critiche, soprattutto in seguito alla Relazione sull’economia allegata alla Nadef (Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza), in cui si sottolinea il rischio di evasione fiscale che questo potrebbe comportare.

In particolare, il rapporto annuale sull’economia sommersa e l’evasione fiscale indica i soldi sottratti alle casse dello Stato in modo illegale. Secondo questo report, si registra un tasso molto elevato di evasione fiscale delle Partite Iva, che corrisponde a circa il 68%.

Con l’innalzamento della soglia a 85mila euro si correrebbe un rischio ancora maggior di evasione, in quanto molti cittadini cercherebbero di rientrare forzatamente e in modo illegale nella soglia con la flat tax. Tuttavia, secondo l’esecutivo questo pericolo non è da considerarsi realistico.

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