Nuovi voucher lavoro 2023: cosa cambia

Il Governo approva un Decreto lavoro dal 3,4 milioni di euro. In campo anche i nuovi voucher per il lavoro nel 2023. Vediamo di cosa si tratta.

Valerio Pisaniello è un saggista esperto di welfare.
Conoscilo meglio

8' di lettura

Un Decreto lavoro da 3,4 milioni di euro: abolizione Rdc, taglio al cuneo fiscale, agevolazioni alle famiglie e tornano i “buoni lavoro”. Quindi, in campo i nuovi voucher per il lavoro nel 2023. Vediamo di cosa si tratta. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Nuovi voucher per il lavoro nel 2023: il Governo

Al termine del consiglio dei ministri, il governo Meloni approva il primo maggio il decreto Lavoro, finanziato dai 3,4 miliardi dello scostamento di bilancio approvato dal Parlamento insieme al Documento di Economia e Finanza.

Dopo il via libera al decreto, non è stata prevista una conferenza stampa per spiegarne i dettagli. Un decreto lavoro approvato tra le polemiche dei sindacati dal palco di Potenza in occasione della festa del primo maggio. Landini contro cdm passerella: “Lavoro è sfruttamento, Meloni non ha una strategia ma solo propaganda”.

Nel giorno della festa dei lavoratori il governo sceglie di lavorare per dare risposte a quei lavoratori e a coloro che legittimamente aspirano a migliorare la loro condizione. Lo facciamo con una serie molto articolata di provvedimenti, ma il più importante è relativo al taglio delle tasse sul lavoro” afferma in un video la premier Giorgia Meloni, commentando l’approvazione del decreto lavoro in Consiglio dei ministri.

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Nuovi voucher per il lavoro nel 2023: il Decreto lavoro 

All’interno del decreto ci sono la riforma del Reddito di cittadinanza, il taglio del cuneo fiscale, l’estensione della durata dei contratti a termine senza causale, gli incentivi per le assunzioni di giovani. 

“Un aiuto reale contro il carovita e la risposta concreta alle chiacchiere” per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti il decreto. “Investiamo sui lavoratori e le famiglie. Abbassiamo le tasse fino a 7 punti per i redditi più bassi: è un aiuto reale contro il carovita e la risposta concreta alle chiacchiere. Entrano in vigore anche ulteriori benefici per i lavoratori che hanno figli” aggiunge.

Nuovi voucher per il lavoro nel 2023: cosa sono

I buoni lavoro (o voucher) rappresentano un sistema di pagamento che i datori di lavoro (committenti) possono utilizzare per remunerare prestazioni di lavoro accessorio, cioè quelle prestazioni di lavoro svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro in modo discontinuo e saltuario.

Nuovi voucher per il lavoro nel 2023: i vantaggi 

Ma ora analizziamo i voucher nel dettaglio: 

Per il prestatore

Il compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato. E’, inoltre, cumulabile con i trattamenti pensionistici, secondo la normativa vigente ed è riconosciuto ai fini pensionistici.

Per il committente

Il committente può beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa INAIL in caso di eventuali incidenti sul lavoro, e senza dover stipulare alcun tipo di contratto.

Cosa assicurano

Attraverso i “buoni lavoro” (voucher) è garantita la copertura previdenziale presso l’INPS e quella assicurativa presso l’INAIL, nei limiti di 5.000 euro nette (6.666 € lorde) per prestatore, con riferimento alla totalità di committenti, nel corso di un anno solare o, nel caso di prestatori che percepiscono misure di sostegno al reddito, di 3.000 euro nette (4.000 € lorde) complessive nell’anno solare.

Nel caso di committente imprenditore commerciale (cioè un soggetto, persona fisica o giuridica, che opera sul mercato per la produzione, commercializzazione o gestione di beni e servizi), o libero professionista, il limite economico diventa di 2000 euro nette (pari a 2666 € lorde) fermo restando il limite complessivo di 5000 € nette.

I buoni lavoro hanno un valore di 10 euro ciascuno, che comprende la contribuzione in favore della Gestione separata dell’Inps (13%), l’assicurazione all’Inail (7%) e un compenso all’INPS per la gestione del servizio. Il valore netto favore del prestatore è di 7,50 euro.

Il voucher da 10 euro corrisponde al compenso minimo di un’ora di prestazione, salvo che per il settore agricolo, dove, in ragione della sua specificità, si considera il contratto di riferimento.

L’utilizzo dei buoni lavoro regolamenta il rapporto diretto tra prestatore e utilizzatore finale. Non danno diritto alle prestazioni di malattia, maternità, disoccupazione e assegni familiari.

Chi può utilizzarli

  • famiglie,
  • aziende,
  • imprese familiari,
  • imprenditori agricoli,
  • imprenditori operanti in tutti i settori;
  • soggetti non imprenditori
  • enti senza fini di lucro,
  • committenti pubblici.

Per quali lavori e settori di lavoro

E’ possibile utilizzare i buoni lavoro in tutti i settori di attività e per tutte le categorie di prestatori. Fa eccezione il settore agricolo in cui il lavoro occasionale accessorio è ammesso per:

  • aziende con volume d’affari superiore a 7.000 euro esclusivamente tramite l’utilizzo di specifiche figure di prestatori (pensionati e giovani con meno di venticinque anni di età, se regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado, compatibilmente con gli impegni scolastici, ovvero in qualunque periodo dell’anno se regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso l’università) e – per l’anno 2013 – soggetti percettori di misure di sostegno al reddito, per lo svolgimento di attività agricole di carattere stagionale;
  • aziende con volume d’affari inferiore a 7.000 euro che possono utilizzare qualsiasi soggetto in qualunque tipologia di lavoro agricolo, anche se non stagionale purché non sia stato iscritto l’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli.

I prestatori possono essere

  • pensionati
  • (titolari di trattamento pensionistico in regime obbligatorio)
  • studenti
  • (giovani con meno di 25 anni di età, regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso l’Università o istituto scolastico di ogni ordine e grado e con almeno 16 anni di età e, se minorenni, previa autorizzazione del genitore o di chi esercita la potestà).
  • I giovani studenti possono accedere al lavoro occasionale accessorio per attività rese nell’ambito di qualsiasi settore produttivo il sabato e la domenica di tutti i periodi dell’anno, oltre che nei periodi di vacanza.

I “periodi di vacanza” si riferiscono a:

  • “vacanze natalizie” il periodo che va dal 1° dicembre al 10 gennaio;
  • “vacanze pasquali” il periodo che va dalla domenica delle Palme al martedì successivo il lunedì dell’Angelo; c) “vacanze estive” i giorni compresi dal 1° giugno al 30 settembre;

Gli studenti iscritti ad un ciclo regolare di studi universitari possono svolgere lavoro occasionale accessorio in qualunque periodo dell’anno.

I percettori di prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito in tutti i settori produttivi nel limite massimo di 3.000 euro nette per anno solare, possono prestare lavoro occasionale accessorio i percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito (cassintegrati, di indennità di disoccupazione ASpI, disoccupazione speciale per l’edilizia e i lavoratori in mobilità).

Lavoratori part-time

I prestatori appartenenti a queste categorie possono svolgere prestazioni lavorative di natura occasionale nell’ambito di qualsiasi settore produttivo, con esclusione della possibilità di utilizzare i buoni lavoro presso il datore di lavoro titolare del contratto a tempo parziale.

Altre categorie di prestatori

Inoccupati, titolari di indennità di disoccupazione Mini-ASpI e Mini-ASpI 2012, disoccupazione speciale per agricoltura, lavoratori dipendenti pubblici e privati.

Lavoratori stranieri regolarmente soggiornanti in Italia

Possono svolgere attività di lavoro occasionale di tipo accessorio se in possesso di un permesso di soggiorno che consenta lo svolgimento di attività lavorativa, compreso quello per studio, o – nei periodi di disoccupazione – se in possesso di un permesso di soggiorno per “attesa occupazione”.

Il compenso da lavoro accessorio viene incluso ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno, caratterizzandosi per la sua funzione esclusivamente integrativa.

Le attività di lavoro occasionale accessorio, da sole, non consentono né il rilascio né il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

Nuovi voucher per il lavoro nel 2023: nella foto una scritta voucher

Nuovi voucher per il lavoro nel 2023: cosa si fa prima dell’inizio della prestazione lavorativa?

Prima dell’inizio della prestazione di lavoro il Committente deve comunicare il proprio codice fiscale, tipologia di committente/tipologia di attività, i dati del prestatore (nome, cognome, codice fiscale), il luogo di lavoro, la data d’inizio e fine della prestazione:

1. Telefonando al Contact Center INPS-INAIL al numero gratuito da numero fisso 803.164 oppure da cellulare al n. 06164164, con tariffazione a carico dell’utenza chiamante;

2.Collegandosi al sito www.inps.it e attivare la connessione alla pagina Lavoro Occasionale; 3. Andando in una sede INPS.

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