Nuovo Rdc: Gal a rischio? Cosa succederebbe

Nuovo Reddito di cittadinanza. La bomba del Corsera: saltano Pal e Gal? Chi rischia di non avere la Gil? Ecco cosa potrebbe succedere.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
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5' di lettura

Nuovo Reddito di cittadinanza: il Gal è già a rischio? Ecco cosa succederebbe e chi rimarrebbe fuori dalla Gil (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Nuovo Reddito di cittadinanza: salta la Gal?

La bomba l’ha lanciata il Corriere della Sera: la bozza di riforma del Reddito di cittadinanza studiata dalla ministra del Lavoro, Elvira Calderone non sembra aver convinto il governo.

A pochi giorni dal consiglio dei ministri chiamato ad approvare il decreto lavoro, non sembra essersi chiuso il cerchio intorno al futuro del sussidio anti-povertà, che fino a luglio 2023 verrà erogato agli occupabili e che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2023 per i nuclei familiari composti da almeno un minore, un disabile o un ultrasessantenne.

I dubbi del governo sarebbero rivolti alla Gal, la Garanzia per l’attivazione lavorativa che spetterebbe a coloro che non rientrano nella platea di beneficiari della Gil, la Garanzia per l’inclusione, ovvero agli occupabili di età compresa tra i 18 e i 59 anni.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera (ripetiamo, al momento è solo un’indiscrezione) l’esecutivo Meloni vorrebbe ulteriormente tagliare e limitare al massimo la spesa per il nuovo Reddito di cittadinanza, iniziando proprio dal Gal.

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Nuovo Reddito di cittadinanza: occupabili nel mirino del governo

Il 1° maggio il consiglio dei ministri voterà il decreto lavoro del governo Meloni, al cui interno sono stati inseriti anche i nuovi tagli del cuneo fiscale sulle retribuzioni fino a 35mila euro lordi l’anno (fino al 4% di sgravio contributivo sui redditi sotto i 25mila euro lordi annui).

La linea dura del governo non prevede sussidi a chi può lavorare. Dunque, cosa potrebbe accadere? Il rischio – a questo punto più che reale – è che non sia più prevista l’erogazione dei 350 euro al mese per 12 mesi (non rinnovabili) riconosciuti agli occupabili e presenti, in prima battuta, nella bozza del decreto per il nuovo Reddito di cittadinanza.

Si legge nell’articolo del Corsera, che “Meloni e il sottosegretario alla presidenza, Giovanbattista Fazzolari non vogliono più correre il rischio di erogare la Gal a occupabili che stanno sul divano. Di qui la tentazione di far saltare la Gal”.

Secondo i massimi vertici dell’attuale governo, “i potenziali richiedenti della Gal sono 436mila nel 2024”, ma in realtà “un lavoro ce l’hanno, ma in nero e lo hanno cumulato illecitamente con il Reddito di cittadinanza”.

Nuovo Reddito di cittadinanza
Nuovo Reddito di cittadinanza: in foto un uomo disperato.

Nuovo Reddito di cittadinanza: effetto domino, Pal a rischio?

Ma la frenata del governo rischia di generare un effetto domino e di cancellare anche la Pal, la Prestazione di attivazione lavorativa che dovrebbe sostituire il Reddito di cittadinanza per gli occupabili, da settembre 2023.

Ricordiamo, infatti, che gli occupabili riceveranno l’Rdc fino a luglio 2023 e che, secondo i piani originari del nuovo Reddito di cittadinanza, dovrebbero percepire un sussidio temporaneo di 350 euro al mese fino al 31 dicembre 2023 e successivamente rientrare nella platea dei beneficiari della Gal.

Dunque, gli occupabili, ovvero coloro che possono lavorare sia per età anagrafica che per condizioni di salute, sono ancora nel mirino del governo Meloni: se davvero saltassero la Pal e la Gal, chi percepisce il Reddito di cittadinanza oggi, dal 1° agosto 2023 si ritroverebbe senza più alcun aiuto economico da parte dello Stato.

A sopravvivere, sempre secondo l’indiscrezione del Corriere della Sera, sarebbe soltanto la Gil, la Garanzia di inclusione che spetta ai nuclei familiari con redditi fino a 6.000 euro e un ISEE non superiore a 7.200 euro annui, al cui interno sono presenti almeno un minorenne, un ultrasessantenne, un disabile o un invalido civile titolare dell’assegno di invalidità. In questo approfondimento puoi trovare tutte le informazioni sulla Gil.

Parliamo di 709mila famiglie, per una spesa di 5,3 miliardi di euro da affrontare a partire dal 2024.

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