Single col nuovo Rdc: quando prenderanno?

Scopri come dovrebbe funzionare per il single con il nuovo Reddito di cittadinanza e quanti soldi spettano.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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6' di lettura

Continuano i dubbi dei cittadini sulle misure che presto sostituiranno il Rdc, ossia l’Assegno di inclusione e lo Strumento di attivazione lavorativa. In questo approfondimento ci concentriamo soprattutto sui single con il nuovo Reddito di cittadinanza (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

In queste settimane i cittadini che percepiscono il Reddito di cittadinanza attendono con impazienza informazioni precise sull’Assegno di inclusione e sullo Strumento di attivazione. Dalla pubblicazione del Decreto lavoro, infatti, sono state diffuse solo alcune novità di base sulle due misure, mentre per avere dati sicuri bisogna aspettare un decreto attuativo.

Visto che l’Assegno di inclusione è destinato principalmente alle famiglie, i nuclei familiari composti da una sola persona si stanno chiedendo quale sia il futuro che li attende dopo aver terminato il Rdc. Per questo motivo, nei prossimi paragrafi cerchiamo di capire come funziona per i single con il Reddito di cittadinanza e quali cifre spettano a seconda dei casi.

Indice

Single con il nuovo Reddito di cittadinanza: quando spetta l’Assegno di inclusione?

Dall’inizio del nuovo Governo abbiamo assistito a molti cambiamenti legati al Reddito di cittadinanza, che hanno portato alla riduzione del sussidio per alcune categorie di destinatari. Una delle critiche più frequenti dell’esecutivo riguardava l’erogazione del contributo economico ai single.

Per questo motivo, molti dei beneficiari che finiranno il Reddito di cittadinanza nei prossimi mesi includono proprio i nuclei monocomponente, ossia composti da una sola persona. Di conseguenza, viene spontaneo chiedersi cosa succederà con i single con il nuovo Reddito di cittadinanza: avranno diritto all’Assegno di inclusione o sono direttamente esclusi?

Secondo le indicazioni del Decreto lavoro, non si fa riferimento a una esclusione dei single, ma dipende tutto dai requisiti. Ricordiamo che l’Assegno di inclusione è destinato ai nuclei familiari (che possono comprendere anche una sola persona) in cui ci sia almeno un componente con disabilità, un minore o con almeno 60 anni di età.

Quindi, se si possiedono i requisiti di cittadinanza e di reddito previsti dalla legge, l’Assegno di inclusione spetta anche i single se questi hanno almeno 60 anni o hanno una disabilità. Inoltre, il contributo dovrebbe spettare anche in caso di single con figlio minore a carico, per esempio una persona divorziata o vedova. Ma per avere maggiori dettagli su questo aspetto bisogna attendere il decreto attuativo apposito.

Scopri la pagina dedicata al Reddito di cittadinanza: pagamenti, diritti e bonus compatibili.

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Single con il nuovo Reddito di cittadinanza: quanto si prende?

Nel paragrafo precedente abbiamo ipotizzato quale destino attende i single con il nuovo Reddito di cittadinanza. In teoria, se un nucleo familiare è composto da una persona single con almeno 60 anni o che abbia una disabilità, l’Assegno di inclusione dovrebbe spettare di diritto. Ovviamente questo vale solo se si rispettano gli altri requisiti, per esempio un reddito ISEE non superiore a 9.360 euro all’anno.

Ma quanto spetterebbe?

Se consideriamo che il calcolo dell’Assegno di inclusione è molto simile a quello del Reddito di cittadinanza, i nuclei familiari da un solo componente single dovrebbero ricevere circa 500 euro al mese.

Leggi anche quanto dura l’Assegno di inclusione.

Secondo la guida all’Assegno di inclusione inserita nel Decreto lavoro, l’importo massimo erogabile ai beneficiari è 6.000 euro all’anno, quindi 500 euro al mese e va moltiplicato per la scala di equivalenza. Come per il Rdc, anche per questo nuovo contributo il valore del richiedente è pari a 1.

Quindi, moltiplicando il punteggio della scala di equivalenza, cioè 1, per l’importo massimo annuale, ossia 6.000 euro, si ottiene un importo di 6.000 euro da dividere per 12 mesi, per un risultato di 500 euro al mese.

A questi 500 euro mensili, poi, si aggiunge l’integrazione di massimo 280 euro al mese (3.360 all’anno) per i single con il nuovo Reddito di cittadinanza che abitano in una casa in affitto. La somma totale sarebbe così di 780 euro al mese.

Scopri anche come funziona il Rdc per single nel 2023 e quali sono le differenze dell’Assegno di inclusione con la Gil.

Single con il nuovo Reddito di cittadinanza: in foto, una donna che guarda il telefono e sta davanti al pc.

Single con il nuovo Reddito di cittadinanza: come funziona lo Strumento di attivazione?

Nei paragrafi precedenti abbiamo ipotizzato il caso dei single con il nuovo Reddito di cittadinanza se sono presenti i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione. Ma cosa succede se invece non si possiedono i requisiti per il nuovo Rdc?

In questo caso, i single potrebbero avere accesso allo Strumento di attivazione lavorativa, ossia la misura che sarà introdotta da settembre 2023 e sarà rivolta alle persone che non hanno diritto all’Assegno di inclusione.

In particolare, per accedere allo Strumento di attivazione è necessario avere un reddito ISEE complessivo di 6.000 euro all’anno e possedere anche questi requisiti:

  • avere residenza in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi due continuativi;
  • rispettare il limite massimo di reddito familiare di 6.000 euro annui;
  • rispettare il limite massimo fissato per il patrimonio immobiliare (non superiore a 30.000 euro) e per il patrimonio mobiliare (non oltre 6.000 euro);
  • non risultare intestatari di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, così come di barche e navi da diporto.

In linea di massima, lo Strumento di attivazione è rivolto alle persone che hanno un’età compresa tra i 18 e 59 anni e sono considerate occupabili, cioè si trovano nelle condizioni di lavorare.

Di conseguenza, una persona single che non ha diritto all’Assegno di inclusione perché rientra in questa fascia di età, non ha minori a carico e non ha alcuna disabilità, può richiedere lo Strumento di attivazione.

Scopri se è possibile avere lo Strumento di attivazione senza corsi.

In questo modo, l’importo spettante è molto più basso rispetto all’Assegno di inclusione, in quanto corrisponde a un contributo economico di 350 euro al mese e non prevede alcuna integrazione per chi abita in un immobile in affitto. Inoltre, questa somma viene erogata per un periodo massimo di 12 mesi e non è rinnovabile.

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