Chi si deve occupare dei genitori anziani: la legge

Chi si deve occupare dei genitori anziani? Il codice civile disciplina alcuni obblighi da parte dei figli. Scopriamoli.

Valerio Pisaniello è un saggista esperto di welfare.
Conoscilo meglio

8' di lettura

Chi si deve occupare dei genitori anziani? L’articolo 433 del codice civile prevede l’obbligo di assistenza ai genitori anziani da parte dei figli, fornendo un adeguato aiuto economico, qualora non siano in grado di mantenersi da soli. (scopri le ultime notizie su agevolazioni economiche e diritti per la famigliaLeggi su Telegram le novità su educazione, cura e salute dei figli, gravidanza, consigli per neo-mamme e relazioni familiari. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

Chi si deve occupare dei genitori anziani?

Qualora il genitore anziano si trovi in uno stato di necessità e sia incapace di provvedere ai propri bisogni economici, non disponendo, o avendo redditi insufficienti, tocca ai figli provvedere.

La legge prevede che, chi si trova in condizione di bisogno economico, e non è in grado quindi di provvedere al proprio mantenimento, può ottenere gli alimenti dai figli.

I figli sono obbligati a contribuire agli alimenti del proprio genitore in proporzione alle loro entrate economiche. 

Gli alimenti dovuti ai propri genitori potrebbero non essere ripartiti in modo equo tra tutti i figli, quindi se gli stessi hanno redditi diversi, uno è tenuto a versare più dell’altro.

Senza un accordo tra le parti obbligate, la decisione viene presa dal giudice, in proporzione al bisogno dei genitori richiedenti. 

Tutti i figli sono obbligati all’assistenza dei genitori, sia chi è single, sia chi è sposato. Inoltre secondo l’Articolo 570 del Codice Penale, se al genitore anziano vengono fatti mancare i mezzi di sussistenza, il debitore può essere punito con la reclusione sino a un anno, pagando una multa che va da 103 a 1.032 euro. 

Molte volte le preoccupazioni maggiori nella gestione domiciliare dell’anziano sono dovute, non tanto al profilo economico, quanto all’aspetto morale legato all’assistenza.

Nella maggior parte dei casi, la suddivisione dei ruoli in ambito familiare può generare liti tra fratelli che nascono dall’obbligo morale nell’assistere i genitori anziani e non più autosufficienti.

Il sito invaliditaediritti.it ha spiegato come richiedere l’indennità di accompagnamento per persone anziane.

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Genitori anziani: cosa prevede la legge in fatto di assistenza

Chi si deve occupare dei genitori anziani? Il tema dell’assistenza dei genitori anziani è particolarmente delicato. Sull’argomento è intervenuta anche la Corte Costituzionale, che ha sottolineato il fatto che una persona anziana, che non possa provvedere al proprio sostentamento, debba essere presa in cura dai parenti più vicini.

L’assistenza dovrà essere fornita anche se questi non sono conviventi e prestando gli aiuti necessari in base alle proprie possibilità economiche.

La normativa, inoltre, ha istituito una misura battezzata alimenti, la quale prevede l’obbligo di prendersi cura di una persona che risulta essere incapace – momentaneamente o definitivamente – attraverso vari modi, tra i quali ci sono lo sfamarlo, l’ospitarlo l’assisterlo sia moralmente che materialmente.

In altre parole gli alimenti sono delle prestazioni di natura strettamente assistenziale e materiale, che la legge prevede per tutelare le persone che versano in particolari difficoltà economiche e morali. A prestare gli alimenti sono obbligate le seguenti persone:

  • coniuge;
  • figli;
  • genitori;
  • generi;
  • nuore;
  • suoceri;
  • fratelli, germani o unilaterali.
  • nipoti.

Nel caso in cui dovesse mancare una delle persone presenti in questo elenco (perché magari è morto), a garantire la prestazione è obbligata la persona che segue nell’elenco.

Chi si deve occupare dei genitori anziani? Cosa bisogna fare

Chi si deve occupare dei genitori anziani? I figli, per legge, non sono obbligati a voler bene ai genitori. Quello che sono tenuti a prestare è l’assistenza economica e materiale, non quella morale.

Nel caso in cui un figlio non dovesse prestare le cure al genitore potrà essere citato in giudizio per versare gli alimenti o possono essere querelati per il reato di abbandono.

Proviamo a sintetizzare al massimo: un figlio non può essere punito perché non va a trovare i genitori. O perché non si preoccupa per loro. Addirittura la legge prevede che l’eredità spetti anche ai figli che non abbiano mai mostrato interesse per i genitori.

Nel caso in cui non ci siano delle necessità urgenti od un evidente pericolo di vita, non si potrà costringere un figlio ad assistere ai genitori o a prendersi cura di loro, facendo la spesa al posto loro.

Non è previsto nessun obbligo di prendersi cura personalmente del genitore malato, portarlo al bagno, fargli la doccia. Se c’è impossibilità oggettiva e invalidità totale si può chiedere l’accompagnamento dallo Stato.

Reati che si possono commettere non occupandosi dei genitori

Chi si deve occupare dei genitori anziani? Da un punto di vista strettamente penale, gli articoli 433 e successivi del Codice Civile prevedono l’obbligo, da parte dei figli, di fronteggiare tutte quelle situazioni che richiedono assistenza cura nel caso in cui i genitori ne avessero bisogno. E anche nel momento in cui non siano in grado di provvedere al proprio mantenimento.

Questo obbligo coinvolge tutti i figli – ognuno in base alle proprie capacità economiche – e si basa sul concetto che debba essere fornito il sostentamento ai genitori, dando loro quanto serve, soddisfacendo le esigenze della vita quotidiana.

Nel momento in cui dovessero sorgere dei contrasti tra i vari fratelli sulla cura dei genitori, sarà possibile rivolgersi al giudice per stabilire chiare regole di assistenza, alle quali non potranno esentarsi nemmeno i figli che abitano lontano.

Questo obbligo, però, copre unicamente il fattore economico e non disciplina la collaborazione assistenziale vera e propria, questa discernere unicamente dalla buona fede dei figli e dal loro legame con i genitori.

Nel caso in cui tutti i figli fossero impossibilitati a prendersi cura personalmente dei genitori, sarà premura di tutti loro stabilire una diversa modalità di assistenza che può essere di vario genere (badante, casa di cura per anziani), e stabilire come suddividersi i gravami economici.

Questo discorso, sostanzialmente, vale anche quando uno dei figli dovesse rifiutarsi di aiutare i genitori.

Appurato che i genitori siano effettivamente incapaci di gestirsi da soli, per i figli scatta l’obbligo degli alimenti: dovranno quindi prendersi cura dei genitori, aiutarli nelle spese necessarie a sopravvivere (medicine, vitto, alloggio).

Ognuno dei figli è chiamato a versare gli alimenti in base alle proprie capacità economiche, quindi più ricco sarà uno dei figli maggiormente dovrà contribuire.

Agevolazioni economiche per chi assiste i genitori anziani

Chi si deve occupare dei genitori anziani? L’assistenza domiciliare agli anziani molto spesso per i figli diviene onerosa, soprattutto quando il genitore anziano è malato; ma le spese sanitarie per le persone non autosufficienti, possono essere indicate nella dichiarazione dei redditi e recuperate in parte. 

Anziani e disabili hanno diritto a particolari detrazioni e deduzioni fiscali nel modello 730 per le spese di assistenza. 

La detrazione delle spese comprende una diversa categoria di costi, come ad esempio quelli sostenuti per la casa di riposo o quelli legati all’assunzione di una badante. 

Di seguito un elenco delle spese sanitarie sostenute per i propri familiari a carico, per le quali è possibiele richiedere la detrazione fiscale: 

  • prestazioni chirurgiche;
  • analisi;
  • indagini radioscopiche;
  • prestazioni specialistiche;
  • acquisto o affitto di protesi sanitarie;
  • prestazioni rese da un medico generico;
  • ricoveri collegati ad una operazione chirurgica;
  • acquisto di medicinali;
  • spese relative all’acquisto o all’affitto di attrezzature sanitarie;
  • spese relative al trapianto di organi;
  • importi dei ticket pagati nell’ambito del Servizio sanitario nazionale;
  • assistenza infermieristica e riabilitativa. La detrazione fiscale del 19% spetta solo agli anziani a cui viene riconosciuto lo stato di non autosufficienza. Significa che per usufruire della detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi il genitore anziano deve avere limiti e difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane, come ad esempio: mangiare, lavarsi, espletare le normali funzioni fisiologiche, etc. 
Chi si deve occupare dei genitori anziani: nella foto una coppia di anziani che cammina

Le detrazioni 2023 per chi assiste i genitori anziani

Le detrazioni per l’anno 2023 comprendono:

  • costi per le badanti e per assistenti familiari in generale; in particolare sono previste possibilità di detrazione Irpef 19% sulle spese sostenute per assistenza da parte di colf, badanti, assistenti familiari e deduzione contributi previdenziali e assistenziali pagati per colf, badanti e assistenti familiari.
  • spese sostenute per l’assistenza domiciliare; come i comuni o le agenzie private, che forniscono prestazioni assistenziali da parte di personale qualificato. In questo caso bisogna richiedere al soggetto erogante il servizio una dichiarazione delle spese di assistenza specifica sostenute.
  • spese sostenute per l’assistenza in strutture residenziali; il soggetto gestore del servizio accreditato, quindi della struttura, deve calcolare, al netto di eventuali contribuzioni e compartecipazione del Comune, il 50% della retta a carico dell’utente per la casa di riposo per anziani, e per il centro diurno; il 90% per l’assistenza domiciliare.

Fonti e materiale di approfondimento

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