Privacy
×
The wam
×
icona-ricerca
Home / Conti e Carte » Fisco e tasse / Obbligo pos da 30 euro, il governo ci ripensa

Obbligo pos da 30 euro, il governo ci ripensa

Obbligo pos da 30 euro: il governo ci ripensa e potrebbe ridurre la soglia dei pagamenti digitali.

di The Wam

Dicembre 2022

Obbligo pos da 30 euro: ovvero quella è la soglia fino alla quale un commerciante può rifiutare un pagamento digitale. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro.

L’esecutivo Meloni aggiusta il tiro, e dimezza quel limite che in origine era stato fissato a 60 euro e aveva suscitato dubbi a Bankitalia, la Corte dei Conti e l’Unione Europea.

Su questo argomento puoi leggere un post che accenna ai primi ripensamenti per l’obbligo del Pos oltre i 60 euro; e in questo articolo si spiegano invece le ragioni che hanno spinto il governo a immaginare il divieto di obbligo al di sotto dei 60 euro.

Obbligo pos da 30 euro: la risposta di Bruxelles

Questa sembra la linea, l’esecutivo è infatti in attesa della decisione dell’Ue che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Se la comunicazione europea non dovesse arrivare nei prossimi giorni, potrebbe essere ripristinata la soglia prevista, quella dei 60 euro.

Aggiungiti al gruppo Telegram sulla finanza personale, la gestione del credito e dei debiti. Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.                     

Obbligo pos da 30 euro: segnale distensivo

Il governo Meloni non ha intenzione di avviare un braccio di ferro con l’Ue sulla soglia limite per l’uso del Pos. Non conviene, soprattutto ora, a pochi giorni dal Consiglio europeo (15 e 16 dicembre), quello in cui la premier dovrà chiedere che venga garantita una flessibilità più estesa per il Pnrr italiano.

Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.

È anche vero che sull’obbligo Pos a 60 euro il governo non si è mai detto pronto a fare le barricate. La revisione sulle regole per i pagamenti elettronici è sempre stata ritenuta possibile. Soprattutto dopo che l’Ue non solo ha detto sì al tetto del contante a 5mila euro (come ha proposto il governo), ma ne ha fissato uno base per l’area euro a 10mila. Il che significa che fino a quel limite gli Stati sono liberi di agire come meglio credono.

Obbligo pos da 30 euro: commissioni

Sul Pos resta però irrisolto il problema di sempre, che in fondo è anche quello che hanno da sempre sollevato anche i commercianti: le commissioni bancarie.

La soluzione non è semplice. Il motivo? Lo Stato non può agire nei confronti di un servizio privato.

Il governo ha fatto dei passi, come incontrare l’Abi, l’Associazione banche italiane. Ma la vera difficoltà è un’altra: l’accordo da raggiungere con i circuiti privati (Visa, Mastercard).

Obbligo pos da 30 euro: contributo volontario

Al momento il governo potrebbe limitarsi a chiedere un contributo volontario per arginare gli effetti della crisi. Poca cosa: i contributi volontari non riscuotono un grande successo in Italia (forse neppure altrove).

Obbligo pos da 30 euro: sostegno ai commercianti

L’unica cosa effettiva che il governo può fare sul Pos per venire incontro ai commercianti è un credito di imposta per tutte le commissioni che vengono versate da zero a trenta euro (se viene confermato il nuovo limite per l’obbligo ad accettare le carte di pagamento digitali).

Obbligo pos da 30 euro: com’è in Europa

Negli altri Paesi europei non esiste un limite per l’obbligo del Pos. Non c’è perché non serve. L’uso dei pagamenti digitali al posto del denaro contante è consuetudine in gran parte del continente.

I motivi dei ritardi italiani nella diffusione dei pagamenti digitali sono piuttosto incomprensibili. Altrove sono gli stessi commercianti a esporre cartelli dove dicono che «non si accettano pagamenti in contanti». Il motivo? La gestione della cassa è più semplice, non c’è il problema del resto, si azzera il rischio di subire furti o rapine.

Ma al netto dei possibili vantaggi, sono i clienti a ritenere più comodo fare acquisti senza avere bisogno di denaro contante.

Obbligo pos da 30 euro: i numeri

L’Italia è infatti agli ultimi posti per numero di transazioni pro capite, lo dimostra  una classifica che è stata stilata dal rapporto Cashless 2022. Questi sono i dati:

La media europea è di 141 transazioni pro capite, l’Italia è al di sotto della metà di quella soglia. È un dato che dovrebbe far riflettere. Ovvero: perché il nostro Paese è così restio a introdurre questa innovazione rispetto ad altre nazioni dell’Unione europea.

Forse il governo dovrebbe interrogarsi su questo, piuttosto che sposare le tesi di diverse categorie o bollare come “rompiballe” (Salvini dixit) chi vuole pagare un caffè al bar con la carta di credito. 

Molto probabilmente la questione va oltre il semplice costo delle commissioni bancarie.

Obbligo pos da 30 euro, il governo ci ripensa

Obbligo pos da 30 euro: nei prossimi giorni

Se ne saprà di più nei prossimi giorni. Il governo è disposto a ridurre l’obbligo del Post a 30 euro (da 60), si attende solo la richiesta ufficiale in arrivo da Bruxelles (ma non crediamo che i rilievi di Bankitalia e della Corte dei Conti siano irrilevanti per l’esecutivo).

L’altro tema centrale in questo momento è quello delle pensioni minime. Una parte dell’esecutivo spinge per alzarle a 600 euro, ma non sembra ci siano risorse sufficienti, o meglio: devono essere trovate. Il punto è che non si tratta di poco, ma di 800 milioni di euro e l’esecutivo aveva messo a disposizione per eventuali modifiche alla manovra di bilancio non più di 400 milioni di euro.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti su mutui, prestiti e risparmio personale:

Entra nel gruppo WhatsApp e Telegram

Canale Telegram

Gruppo WhatsApp