Il mese di giugno sta per finire e molti cittadini devono affrettarsi per ottenere gli arretrati dell’Assegno Unico. In questo approfondimento vediamo come funziona la richiesta degli arretrati per l’Assegno Unico e chi riguarda (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Mentre oggi, 19 giugno, molte famiglie riceveranno l’importo dell’Assegno Unico relativo al mese corrente, c’è chi deve prestare attenzione alle eventuali modifiche della domanda da presentare entro il 30 giugno.
Solo in questo modo, infatti, è possibile ottenere gli arretrati del contributo per famiglie fin da marzo 2022.
Nei prossimi paragrafi vediamo nel dettaglio come funziona la richiesta degli arretrati per l’Assegno Unico.
Indice
Richiesta degli arretrati per l’Assegno Unico: scadenza il 30 giugno, per chi
La fine di giugno è sempre più vicina e per molti questo significa che bisogna affrettarsi per la richiesta degli arretrati dell’Assegno Unico. Che cosa vuol dire questo?
In base alla normativa che ha introdotto il contributo economico per figli a carico (dl 230/2021), tutti i nuclei familiari che richiedono l’Assegno Universale entro il 30 giugno hanno diritto anche alle mensilità arretrate a partire da marzo. Il motivo è che l’annualità dell’Assegno va da marzo a febbraio dell’anno successivo.
Quindi, chi ha figli fiscalmente a carico e non ha ancora richiesto il sussidio economico, dovrebbe affrettarsi. Invece, presentando la domanda dopo il 30 giugno si otterranno solo gli importi da luglio in poi, senza arretrati.
Tuttavia, la scadenza non vale solo per chi non ha ancora fatto domanda, ma anche per coloro che non hanno presentato l’ISEE in tempo, oppure chi ha subito delle variazioni e deve modificare la richiesta per percepire un importo più alto.
Insomma, per una buona parte dei cittadini, quella del prossimo 30 giugno 2023 è una data da segnare sul calendario.
Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.
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Richiesta degli arretrati per l’Assegno Unico: come fare domanda
La scadenza del 30 giugno 2023 per la richiesta degli arretrati per l’Assegno Unico riguarda in primo luogo le famiglie che non hanno mai richiesto il contributo economico. Si tratta per esempio di chi ha appena avuto un figlio o una figlia o lo ha appena adottato.
Per ottenere le agevolazioni del Governo, queste famiglie hanno la possibilità di fare domanda per l’Assegno Unico Universale, il cui valore cambia in base alla fascia ISEE di appartenenza e a eventuali maggiorazioni da riconoscere.
Richiedendo l’Assegno entro il 30 giugno 2023, infatti, i nuclei familiari hanno diritto anche alle mensilità arretrate, quindi a partire da marzo 2023.
Ma come fare domanda?
La domanda per l’Assegno Unico Universale può essere presentata in tre modi:
- attraverso il sito INPS ufficiale, accedendo all’area Assegno Unico e Universale per figli a carico. Per farlo, è necessario essere in possesso delle credenziali digitali SPID di livello 2, CIE o CNS;
- attraverso il Contact Center Multicanale dell’INPS, chiamando il numero 803 164 gratuitamente da rete fissa, oppure il numero 06 164 164 a pagamento da cellulare;
- attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente dagli enti di patronato convenzionati o CAF.
Per chi ha dimestichezza con gli strumenti informatici, la modalità consigliata è la prima, in quanto più veloce e pratica.
Infine, ricordiamo che secondo le novità sull’Assegno Unico 2023, le famiglie che hanno già presentato una domanda e questa è stata accolta con successo, non sono tenute a farne di nuovo richiesta, in quanto l’INPS eroga i pagamenti in automatico. Resta comunque obbligatoria la presentazione dell’ISEE.
Leggi i motivi dei ritardi dell’Assegno Unico a giugno 2023.

Richiesta degli arretrati per l’Assegno Unico: come modificare la domanda
Oltre alle persone che non hanno ancora richiesto l’Assegno Universale, ci sono anche altre categorie interessate dalla richiesta degli arretrati per l’Assegno Unico entro il 30 giugno. Si tratta cioè di coloro che hanno subito delle variazioni e devono apportare delle modifiche alla domanda per ottenere un importo maggiore.
Per esempio, i nuclei famigliari in cui c’è un nuovo nascituro, oppure in cui si è passati da un genitore a due genitori lavoratori, oppure ancora chi ha un figlio con disabilità e ha diritto alla maggiorazione.
Per modificare la domanda dell’Assegno Unico, bisogna entrare nella propria area riservata del servizio Assegno Unico e Universale per figli a carico e accedere alla sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato”. In questo modo, si potranno visualizzare i dettagli della propria domanda e apportare delle modifiche cliccando sulla voce “Modifica“.
Entrando in questa sezione, si noteranno i seguenti campi da modificare:
- condizione di disabilità del figlio;
- dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni);
- eventuale separazione/coniugio dei genitori;
- il codice fiscale dell’altro genitore (a condizione che questi non abbia già fornito la propria modalità di pagamento e non abbia già percepito un pagamento);
- i criteri di ripartizione dell’assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori;
- spettanza delle maggiorazioni previste dagli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 230/2021;
- variazioni attinenti alle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e dall’eventuale altro genitore.
Sempre nella stessa sezione, poi, si può anche cliccare sulla voce “Evidenze” che indica gli eventuali problemi che hanno bloccato la domanda di uno o più cittadini. Per sbloccarla bisogna seguire le istruzioni indicate dall’INPS e allegare eventuali documenti mancanti o non corretti. Nel dettaglio della scheda figlio sono consultabili anche i provvedimenti di accoglimento e di rifiuto della richiesta con le relative motivazioni.
Scopri perché l’Assegno Unico è stato bloccato a giugno.
Invece, chi ha subito delle variazioni nell’ISEE oppure non lo ha ancora presentato, ha tempo fino al 30 giugno per presentare la dichiarazione aggiornata e non perdere gli arretrati dell’Assegno Unico da maggio.
Ovviamente, coloro che hanno un ISEE superiore alla soglia massima (43.240 euro all’anno) non hanno bisogno di presentare l’ISEE, in quanto riceveranno comunque gli importi minimi previsti dalla legge.
Nel frattempo, scopri chi deve presentare la domanda dell’Assegno Unico nel 2023 e di quanto aumentano gli importi con le maggiorazioni. Leggi anche quanto costa non rinnovare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023 e l’elenco delle novità dell’Assegno Unico 2023 in breve.
Richiesta degli arretrati per l’Assegno Unico: calendario di giugno
Ora che abbiamo visto tutti i dettagli sulla richiesta degli arretrati per l’Assegno Unico, potrebbe essere utile sapere qual è lo stato attuale dei pagamenti del contributo per famiglie.
Dopo i primi giorni di preoccupazione, in cui si temevano gli stessi ritardi che si sono verificati lo scorso maggio, l’INPS ha iniziato a disporre diverse date di accredito per chi ha fatto domanda e non riceve il Reddito di cittadinanza.
Ecco, in particolare, le date annunciate finora per l’importo dell’Assegno Unico di giugno 2023 e per gli arretrati:
- 1° giugno 2023: mensilità di maggio 2023;
- 5 giugno 2023: pagamenti arretrati;
- 6 giugno 2023: pagamenti arretrati;
- 9 giugno 2023: pagamenti arretrati;
- giovedì 15 giugno 2023;
- venerdì 16 giugno 2023;
- lunedì 19 giugno 2023;
- martedì 20 giugno 2023;
- giovedì 22 giugno 2023;
- venerdì 23 giugno 2023.
Invece, i nuclei familiari con Reddito di cittadinanza riceveranno l’Assegno Unico su Rdc dopo il 27 giugno, cioè dopo la ricarica ordinaria del Rdc, direttamente sulla Carta Rdc.
FAQ Richiesta degli arretrati per l’Assegno Unico
1. Come funziona la richiesta degli arretrati per l’Assegno Unico?
L’Assegno Unico è un contributo economico per i figli a carico. Se la domanda viene presentata entro il 30 giugno, è possibile ottenere gli arretrati del contributo a partire da marzo. È importante per coloro che non hanno ancora fatto domanda o che devono modificare la domanda per ottenere un importo più alto. Ricorda, il 30 giugno 2023 è una data importante da segnare sul calendario.
2. Chi può richiedere gli arretrati per l’Assegno Unico?
Tutti i nuclei familiari con figli fiscalmente a carico che non hanno ancora richiesto l’Assegno Unico dovrebbero farlo entro il 30 giugno per ottenere gli arretrati. Se la domanda viene presentata dopo tale data, si otterranno solo gli importi da luglio in poi, senza arretrati. Anche chi non ha presentato l’ISEE in tempo o chi ha subito delle variazioni e deve modificare la domanda è interessato.
3. Come fare la richiesta degli arretrati per l’Assegno Unico?
La domanda per l’Assegno Unico può essere presentata attraverso il sito INPS ufficiale, chiamando il Contact Center Multicanale dell’INPS o attraverso i servizi telematici offerti dagli enti di patronato convenzionati o CAF. Ricorda, è necessario fare domanda entro il 30 giugno 2023 per avere diritto agli arretrati.
4. Come modificare la domanda per l’Assegno Unico?
Se devi apportare delle modifiche alla domanda per ottenere un importo maggiore, entra nella propria area riservata del servizio Assegno Unico e Universale per figli a carico e accedi alla sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato”. Qui puoi visualizzare i dettagli della propria domanda e apportare modifiche.
5. Quando vengono pagati gli arretrati per l’Assegno Unico?
L’INPS ha disposto diverse date di accredito per chi ha fatto domanda e non riceve il Reddito di cittadinanza. Le date annunciate per l’importo dell’Assegno Unico di giugno 2023 e per gli arretrati includono il 1°, 5°, 6°, 9°, 15°, 16°, 19°, 20°, 22° e 23° giugno 2023. I nuclei familiari con Reddito di cittadinanza riceveranno l’Assegno Unico dopo il 27 giugno, direttamente sulla Carta Rdc.
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