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Assegno Unico giugno 2023, ritardi in vista? Chi rischia

Scopri le ultime novità dell’INPS sui pagamenti dell’Assegno Unico a giugno 2023 e chi rischia un ritardo.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
Conoscila meglio

6' di lettura

L’INPS ha comunicato ulteriori novità sui pagamenti dell’Assegno Unico a giugno 2023, legate sia alle ricariche del mese corrente sia agli arretrati. In questo approfondimento vediamo chi rischia di ricevere l’accredito in ritardo (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Il 10 giugno si avvicina, eppure non ci sono ancora segnalazioni su eventuali disposizioni di pagamento dell’Assegno Unico per chi deve ricevere la stessa cifra del mese scorso. Per questo motivo, alcuni cittadini si stanno chiedendo se debbano aspettarsi nuovi ritardi.

In effetti, è probabile che chi è in attesa dei conguagli dei mesi scorsi riceva la mensilità di giugno in ritardo. In particolare, a essere interessate sono le famiglie che non ricevono il Reddito di cittadinanza e hanno fatto domanda dell’Assegno Universale.

Nei prossimi paragrafi analizziamo nel dettaglio le categorie di destinatari che rischiano un accredito in ritardo e spieghiamo come funzionano i conguagli di cui si parla tanto negli ultimi giorni.

Pagamenti dell’Assegno Unico a giugno 2023: chi rischia il ritardo?

Visto che ci avviciniamo alla metà di giugno, molti cittadini in attesa dell’Assegno Unico si stanno chiedendo quando arriverà la mensilità corrente del contributo economico e se si rischia che i pagamenti dell’Assegno Unico a giugno 2023 slittino a luglio 2023.

Per quanto riguarda il pagamento slittato a luglio, informiamo i nostri lettori che non sono previsti ritardi così gravi anche questo mese. Tuttavia, non è da escludere che alcune famiglie ricevano l’importo spettante dell’Assegno di giugno più tardi rispetto al calendario dell’INPS.

In particolare, i ritardi interessano soprattutto coloro che attendono i conguagli dei mesi precedenti, come annunciato dall’INPS nel messaggio del 26 maggio 2023. L’Istituto ha spiegato che proprio a maggio ha iniziato a disporre le somme arretrate dell’Assegno Unico dopo aver effettuato il ricalcolo.

Ricordiamo a questo proposito che i destinatari in attesa di conguaglio sono per esempio le famiglie che non hanno ancora ricevuto gli importi giusti dopo gli aumenti dell’Assegno Unico previsti dalla legge di bilancio. Si tratta dell’aumento della quota base del 50% per chi ha un figlio di età non superiore a 1 anno o a 3 anni in caso di famiglie numerose.

Un altro esempio sono proprio le famiglie con almeno 4 figli a carico alle quali è stata riconosciuta la maggiorazione forfettaria, aumentata del 50% da gennaio 2023.

Sono in attesa di ricevere i conguagli anche i nuclei familiari che hanno presentato l’ISEE dopo febbraio 2023 e che quindi adesso hanno diritto agli arretrati da parte dell’INPS, in base alla fascia di reddito di appartenenza.

A questi casi, che sono i più comuni per quanto riguarda i conguagli, se ne aggiungono anche altri che interessano specifiche situazioni delle famiglie destinatarie.

Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.

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Pagamenti dell’Assegno Unico a giugno 2023: quando arriveranno

Nel paragrafo precedente abbiamo indicato le categorie di beneficiari dell’Assegno Unico che potrebbero ricevere la mensilità corrente in ritardo poiché sono in attesa dei conguagli dei mesi scorsi.

Ma allora quando arrivano i pagamenti dell’Assegno Unico a giugno 2023?

Finora, l’INPS ha annunciato gli accrediti seguenti, destinati agli arretrati di maggio o dei mesi ancora precedenti:

In teoria, secondo il nuovo calendario dell’INPS annunciato lo scorso aprile, i primi pagamenti relativi al mese di giugno dovrebbero partire da domani, 10 giugno 2023. Tuttavia, proprio perché è ancora in atto il pagamento dei conguagli, molto probabilmente gli accrediti per chi non ha subito variazioni dell’importo arriveranno dal 16 giugno 2023.

Mentre coloro che devono ricevere un importo diverso rispetto al mese scorso dovranno aspettare qualche giorno in più. In ogni caso, tutti i pagamenti dell’Assegno Unico a giugno 2023 sono previsti entro la fine del mese.

Invece, per quanto riguarda i nuclei familiari che percepiscono il Reddito di cittadinanza, l’accredito dell’Assegno Unico su Rdc arriverà tra il 28 e il 30 giugno 2023 sulla Carta Rdc e farà riferimento a maggio 2023.

Nel frattempo, scopri chi deve presentare la domanda dell’Assegno Unico nel 2023 e di quanto aumentano gli importi con le maggiorazioni. Leggi anche quanto costa non rinnovare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023 e l’elenco delle novità dell’Assegno Unico 2023 in breve.

Pagamenti dell’Assegno Unico a giugno 2023: in foto, un uomo che guarda l’orologio e ha una sveglia vicino.

Pagamenti dell’Assegno Unico a giugno 2023: come controllare l’accredito

Come abbiamo visto dai paragrafi precedenti, i pagamenti dell’Assegno Unico a giugno 2023 potrebbero arrivare in ritardo per i cittadini in attesa dei conguagli dei mesi precedenti. In ogni caso, entro la fine del mese ci auguriamo che le mensilità di giugno siano coperte per tutti i cittadini.

Visto che la prossima settimana dovrebbero partire i pagamenti e quindi le lavorazioni dell’Assegno Universale, potrebbe essere utile ricordare che le date cambiano da persona a persona. Per questo motivo, è fondamentale quando ci si avvicina al periodo di accredito monitorare il fascicolo previdenziale del cittadino.

In particolare, per controllare se un pagamento è in arrivo bisogna entrare nella propria area riservata del sito INPS, accedendo tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS. Una volta dentro, bisogna cercare la pagina del fascicolo previdenziale del cittadino e cliccarci sopra.

A questo punto, dalla pagina del fascicolo p necessario cliccare il menu a sinistra e selezionare prima la voce Prestazioni e poi Pagamenti. Da qui, basta selezionare l’anno di riferimento e la prestazione economica interessata.

In questo modo uscirà una tabella con tutti i dettagli sul prossimo accredito, tra cui l’importo e la data prevista, oltre alla mensilità di riferimento.

Se invece non hai molta dimestichezza con il computer o altri dispositivi informatici, ti consigliamo di chiedere supporto a un CAF, che svolgerà la procedura al posto tuo in modo del tutto gratuito. Altrimenti, puoi anche telefonare il Contact Center dell’INPS al numero 803 164 da rete fissa o al numero 06 164 164 da rete mobile.

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