L’Assegno Unico di luglio 2023 su Rdc è in arrivo a fine mese, vediamo perciò il calendario dei pagamenti e come verificare se l’accredito è arrivato (scopri le ultime notizie sull’Assegno Unico e sui bonus attivi in Italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Quando viene pagato Assegno Unico di luglio 2023 su Rdc?
Per le famiglie italiane che percepiscono il Reddito di cittadinanza e hanno anche diritto all’Assegno Unico per la presenza di figli a carico disabili o con meno di 21 anni, la ricarica di luglio verrà effettuata dopo il 27 del mese.
A partire dal 27 luglio 2023 è infatti previsto l’accredito della regolare mensilità di Rdc e l’Assegno Unico viene pagato dopo il versamento dell’importo relativo alla rata del Reddito di cittadinanza.
Ricordiamo che a ricevere l’accredito dell’Assegno Unico su Rdc dopo il 27 luglio sono solo quei percettori che attendono la regolare ricarica relativa a giugno 2023.
Quanti attendono la prima mensilità in assoluto o la prima dopo il rinnovo del Rdc ricevono il pagamento del Reddito di cittadinanza a partire dal 15 del mese. Nel caso specifico di luglio il pagamento è stato anticipato al 14 luglio poiché il 15 cadeva di sabato.
Di conseguenza chi si trova in queste circostanze ha già ricevuto l’Assegno Unico dopo il 14 luglio 2023.
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Anche l’Assegno Unico su domanda viene pagato dopo il 27 luglio 2023?
Si ricorda che la data del 27 luglio 2023 riguarda esclusivamente chi riceve l’Assegno Unico sulla carta del Rdc e non chi lo riceve tramite conto corrente dopo aver fatto domanda.
Per gli altri beneficiari, esiste un calendario diverso, con i pagamenti che avvengono dal 17 al 19 luglio 2023 per coloro che non hanno subito variazioni nell’ISEE o nella composizione del nucleo familiare rispetto a giugno.
Chi ha subito un ricalcolo degli importi rispetto a giugno vedrà invece la ricarica effettuata dal 20 al 31 luglio 2023.
Il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico di luglio 2023
Di seguito è riportato il calendario completo dei pagamenti dell’Assegno Unico di luglio 2023, sia per coloro che ricevono l’assegno tramite carta Rdc, sia per coloro che ne hanno diritto dopo averlo richiesto.
Pagamento dell’Assegno Unico di luglio su carta Rdc | Pagamento dell’Assegno Unico di luglio su conto corrente |
dopo il 14 luglio 2023 per chi aspetta gli arretrati o la prima mensilità | dal 17 al 19 luglio 2023, per chi non ha subito nessun ricalcolo degli importi rispetto a giugno |
dopo il 27 luglio 2023 per chi aspetta la regolare ricarica di giugno 2023 | dal 20 al 31 luglio 2023, per chi ha subito cambiamenti nel nucleo o nell’ISEE rispetto a giugno, che hanno determinato un ricalcolo degli importi |
Come controllare se è avvenuto il pagamento dell’Assegno Unico sulla carta Rdc
Per verificare se è stato accreditato l’Assegno Unico di luglio 2023 basta controllare il saldo della carta Rdc.
Controllare il saldo della carta Rdc online
La soluzione più rapida è utilizzare i servizi online delle Poste Italiane. Si può visitare il sito delle Poste Italiane o scaricare l’app PostePay sul proprio dispositivo mobile. Anche sul sito Reddito di cittadinanza.gov è possibile effettuare la stessa verifica.
Queste sono le modalità con cui è possibile verificare il saldo della carta Rdc online e controllare se l’Assegno Unico è stato accreditato. Diversamente, non è possibile controllare il saldo della carta Rdc sul sito dell’INPS.
Controllare il saldo della carta Rdc via SMS
Un altro metodo per controllare il saldo della carta Rdc è chiamare il numero 800.666.888 comunicando il codice della carta. Questo permetterà di ricevere un SMS con le informazioni riguardanti il saldo residuo.
Controllare il saldo della carta Rdc all’ATM
Presso gli sportelli automatici delle Poste Italiane, noti come Postamat, è possibile inserire la carta Rdc e digitare il PIN come se si volesse effettuare un prelievo. Una volta dentro, si può accedere alla sezione relativa al saldo residuo per verificare se l’Assegno Unico è stato accreditato.
Come si fa a non perdere l’Assegno Unico se il Rdc scade a luglio 2023?
Con la circolare 61/2023, l’INPS ha fornito chiarimenti riguardo le scadenze del Reddito di cittadinanza, che, come noto, cesserà di esistere nel 2024.
I nuclei familiari composti esclusivamente da adulti tra i 18 e i 59 anni e non affetti da disabilità, hanno diritto al Reddito di cittadinanza nel 2023 per soli 7 mesi, quindi per molti quella di luglio 2023 sarà l’ultima mensilità.
Diversamente, i nuclei familiari che avranno diritto alla prestazione per 12 mesi nel 2023 sono quelli che includono almeno un componente disabile, minorenne, ultrasessantenne o che hanno sottoscritto il Patto di inclusione sociale.
Affiancato alla circolare, l’INPS ha emesso il messaggio 2632/2023 per spiegare proprio come devono comportarsi le famiglie che ricevono l’Assegno Unico per non perdere la prestazione dopo la scadenza del Rdc.
Quando va richiesto l’Assegno Unico se il Rdc è in scadenza?
L’INPS ha fornito chiarimenti riguardo ai nuclei familiari che hanno diritto all’Assegno Unico anche dopo la scadenza del Reddito di cittadinanza.
Questi nuclei familiari “dovranno presentare autonoma domanda per il riconoscimento del medesimo assegno entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di cittadinanza”.
Questa scadenza si applica sia a coloro che hanno diritto al Rdc per 7 mesi nel 2023, sia a coloro che possono percepirlo per 12 mesi.
In sostanza, i percettori dell’Assegno Unico devono inviare l’apposita domanda all’INPS entro l’ultimo giorno del mese in cui scade il Reddito di cittadinanza. In questo modo si può garantire la continuità dell’erogazione dell’Assegno Unico a partire dal mese successivo alla cessazione dei pagamenti del Rdc.
Presentare la domanda entro queste tempistiche serve ad assicurare che l’Assegno Unico venga erogato in modo continuativo senza interruzioni.
Coloro che presentano la domanda dopo la scadenza del Rdc hanno comunque diritto all’Assegno Unico, ma potrebbero sperimentare pause o interruzioni nell’erogazione. Pertanto, è essenziale inviare la domanda prima della scadenza del Rdc per garantire un flusso continuo dell’Assegno Unico nel corso del 2023.

Come si richiede l’Assegno Unico con il Rdc in scadenza?
Il messaggio dell’INPS non fornisce indicazioni specifiche sulla modalità di invio della domanda per l’Assegno Unico per i percettori che hanno il Reddito di cittadinanza in scadenza.
Di conseguenza, la procedura per inoltrare la domanda sarà quella classica, cioè utilizzando la pagina dedicata all’Assegno Unico sul sito dell’INPS. Qui, è possibile inviare la domanda online semplicemente autenticandosi con SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Si ricorda che i percettori del Rdc non dovevano in precedenza richiedere l’Assegno Unico poiché questo veniva erogato automaticamente se ne avevano diritto.
Tuttavia, dopo la scadenza del Reddito di cittadinanza, anche questi percettori dovranno presentare una domanda specifica per ricevere l’Assegno Unico, che verrà erogato come per tutti gli altri beneficiari.
In ogni caso, per coloro che hanno il Rdc in scadenza e devono presentare la domanda per l’Assegno Unico, sarà utile consultare l’articolo che spiega in dettaglio come richiedere questa prestazione.
FAQ (Domande e Risposte) sui dell’Assegno Unico
Quale IBAN va indicato quando si compila la domanda per l’Assegno Unico?
L’IBAN da indicare deve essere per forza intestato al richiedente dell’Assegno Unico. Nel caso di conto corrente cointestato, il richiedente deve essere uno degli intestatari. Inoltre, si deve fare attenzione al fatto che codice fiscale e nome/cognome del richiedente, indicati nella domanda, corrispondano a quelli registrati dalla banca e associati all’IBAN.
Nel caso la prestazione sia divisa tra i genitori e ognuno riceva il 50% dell’importo, si possono indicare due diversi IBAN. Anche in questo caso però gli IBAN devono corrispondere ad un conto (o una carta) intestato ai rispettivi titolari dell’Assegno Unico, cioè uno a un genitore e uno all’altro.
Solo se si presenta domanda di Assegno Unico in qualità di tutore è possibile indicare un IBAN diverso da quello del richiedente e usarne uno intestato al soggetto tutelato.
Come viene pagato l’Assegno Unico?
L’Assegno Unico può essere pagato su:
- conto corrente bancario o postale;
- bonifico domiciliato presso sportello postale;
- libretto postale;
- conto corrente estero area SEPA;
- carta prepagata con IBAN.
Solo i titolari di Reddito di cittadinanza non devono richiedere l’Assegno Unico. Se ne hanno diritto per loro la prestazione scatta in automatico e ricevono il pagamento sulla carta del Rdc.
Se a richiedere l’Assegno Unico è un figlio maggiorenne come avviene il pagamento?
Sempre nelle modalità indicate nella FAQ precedente. L’IBAN però deve per forza essere intestato o cointestato al figlio maggiorenne che richiede l’Assegno Unico.
Se il figlio diventa maggiorenne o supera i 21 anni nel mese di competenza, il mese viene pagato?
Si! Ad esempio, se un figlio compie 22 anni il 1° luglio 2023 e non si ha più diritto all’Assegno Unico per lui, la mensilità di luglio sarà comunque regolarmente pagata.
Quando richiedere l’Assegno unico per ottenere gli arretrati?
L’Assegno Unico spetta dal mese successivo a quello della presentazione della domanda. Ad esempio, richiedendo l’Assegno Unico ad agosto, la prestazione spetta dal mese di settembre. Solo nel caso in cui si presenti domanda entro il 30 giugno 2023 si potranno ricevere gli arretrati, calcolati a partire da marzo 2023.
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