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Assegno unico su Rdc da oggi 16 luglio, ma importi assurdi

L'INPS sblocca alcuni pagamenti dell'assegno unico su Rdc dal 16 luglio, ma gli importi non tornano. Scopri cosa succede.

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9' di lettura

Pagamento assegno unico su Rdc dal 16 luglio, ma gli importi non tornano: cosa sta succedendo? Brutte notizie per tanti beneficiari dell’integrazione garantita dall’assegno universale sul reddito di cittadinanza. (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno per i figli a carico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

L’INPS ha sbloccato alcuni pagamenti per l’assegno unico universale sull’Rdc, però non ha aggiornato i dati forniti dai cittadini con il modulo Rdc Com Au, per questo c’è chi ha trovato una integrazione di poche decine d’euro. Una beffa se si considera, come vedremo, che tante di queste famiglie aspettano il primo pagamento del contributo universale da inizio anno.

Dopo tante attese, avevano diligentemente e tempestivamente compilato il modulo per ricevere quanto dovuto. Purtroppo, anche questa volta, INPS ha fatto cilecca e bisognerà aspettare ancora per ricevere la somma prevista.

L’istituto ha anche aggiornato la pagina dedicata all’assegno universale sul reddito di cittadinanza e ora è più facile controllare gli importi.

Indice

Assegno unico su Rdc da oggi 16 luglio, ma importi assurdi

Oggi, sabato 16 luglio 2022, sono arrivati alcuni pagamenti dell’assegno universale sul reddito di cittadinanza per chi ha compilato il modulo Rdc Com Au che, come spiegato dalla circolare INPS n°53 del 28 aprile, andava presentato in questi casi:

  • in presenza nel nucleo familiare di un figlio maggiorenne (leggi qui le regole per i figli maggiorenni) a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, che soddisfa uno di questi requisiti:
    • frequenta un corso di formazione scolastica, professionale o di laurea;
    • è impegnato in un tirocinio o un’attività lavorativa e che possiede un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
    • è in stato di disoccupazione e in cerca di un lavoro al Centro per l’impiego;
    • è impegnato nel servizio civile universale;
    • non è stato indicato correttamente nella DSU, documento utile ai fini del riconoscimento del Rdc (minorenni indicati con la lettera “P” e non con la lettera “F” nel quadro A della DSU);
  • presenza nel nucleo familiare di una madre di età inferiore a 21 anni non indicata correttamente nella DSU utile ai fini del riconoscimento del Rdc in qualità di dichiarante o coniuge del dichiarante;
  • per indicare chi esercita la responsabilità genitoriale in caso di separazione, divorzio o in presenza di genitori naturali non conviventi (qui trovi la guida per genitori non conviventi);
  • esistenza di un valido provvedimento di affidamento di uno o più figli minori presenti nel nucleo in capo al dichiarante diverso dal genitore (nonno, zio, fratello, ecc.).

Le testimonianze: “Assegno unico su Rdc, 123 euro per 4 bambini”

Come anticipato, purtroppo, molti cittadini hanno ricevuto degli importi sbagliati. Una lettrice di TheWam.net racconta: “Cosa sta succedendo agli assegni di marzo e aprile con modello Rdc Com Au…A me hanno dato 123 euro con 4 bambini e ora esce conguaglio 0”.

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Loredana racconta una storia simile: “Ho compilato il modulo Rdc/Com Au il 30 maggio, ma ho avuto solo un pagamento arretrato, ossia quello di marzo ed è avvenuto il 15 giugno per un importo pari a 20 euro”.

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Purtroppo non si tratta della prima volta che l’INPS ha disposto i pagamenti senza tener conto dei dati forniti dai cittadini. La speranza è che nelle settimane successive, più probabilmente nei mesi che verranno, gli importi vadano aggiustati.

I beneficiari dell’assegno i non hanno strumenti per accelerare la pratica, solo per tentare dei solleciti attraverso la sede provinciale INPS o il servizio online “INPS risponde”. L’alternativa, infatti, è quella di promuovere un’azione legale, facendosi assistere da professionisti competenti e valutando le spese da intraprendere.

Questo è il paradosso che ha preso sempre maggiore spessore in questi giorni: mentre un diritto, come l’assegno universale, non viene concesso del tutto o in parte, si rende quasi impossibile ai cittadini esercitare una protesta che abbia effetti concreti, lasciando che le pratiche si arenino nelle anse della burocrazia. Una situazione che provoca tanta indignazione e rabbia.

Scopri la pagina dedicata all’assegno per i figli e leggi guide e news su diritti e agevolazioni.

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Ecco come funziona il calcolo dell’assegno universale grazie a questi esempi e alle tabelle.

Come richiedere l’assegno unico: la domanda

La domanda per l’assegno universale si presenta online da questa pagina del sito INPS:

  • accedendo al servizio propria identità digitale (SPID, CNS o CIE) per poi inserire tutti i dati richiesti sui figli fiscalmente a carico e le modalità di pagamento;
  • telefonando al Call Center INPS, al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164 164 (a pagamento da cellulare);
  • delegando la procedura a Caf o patronati.

Chi riceve il reddito di cittadinanza non deve fare richiesta dell’assegno universale e ha diritto a una integrazione automatica sulla Carta Rdc.

Requisiti assegno unico: a chi spetta

L’assegno unico universale è una misura di welfare introdotta a marzo 2022 e destinata a quelle famiglie che:

  • hanno la residenza in Italia;
  • hanno fiscalmente a carico:
    • uno o più figli minorenni fra i 7 mesi e i 18 anni di età,
    • uno o più figli con disabilità senza limiti di età (oltre i 21 anni di età),
    • uno o più figli maggiorenni fino a 21 anni di età solo in questi casi:
      • frequentano Scuola pubblica o privata che, dopo cinque anni, rilascia il diploma di maturità (parliamo dei classici licei, istituti tecnici e professionali), percorso di Formazione Professionale Regionale o Centro di Formazione Professionale, corso di istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), sia pubblico che privato; corso di laurea;
      • lavorano con un contratto di apprendistato o un tirocinio, a patto che il reddito complessivo sia inferiore a 8.000 euro annui;
      • svolgono il Servizio Civile Universale o sono registrati come disoccupati al Centro per l’Impiego, dimostrando di essere in cerca di lavoro.

Questi sono i bonus sostituiti dall’assegno universale:


Importi assegno unico su Rdc: tabelle Isee, maggiorazioni e fasce ISEE

L’importo dell’assegno unico è determinato dall’indice ISEE della famiglia, del numero dei figli fiscalmente a carico e dalle maggiorazioni riconosciute. Chi percepisce il reddito di cittadinanza deve sottrarre la quota minori Rdc all’importo di base dell’assegno. Senza un ISEE aggiornato, si ha diritto all’importo minimo di 50 euro per figlio, cifra che spetta anche a chi ha un ISEE pari o superiore a 40mila euro.

Esempio di calcolo assegno unico su Rdc

In una famiglia composta da:

  • 2 minori a carico con 2 adulti e una scala di equivalenza minori di 0,4 e una familiare pari a 1,8;
  • ISEE di 7mila euro a cui spetta un assegno unico di 167,50 euro a minore;
  • Reddito di cittadinanza mensile di 700 euro.

L’importo mensile dell’assegno unico, secondo le istruzioni fornite, dovrebbe ammontare a 335 euro per i due figli (167,60 euro x2), ma sottraendo la quota minori di rdc pari a 155,55 euro [(700 x 0,4):1,8] si otterrà un importo di 179,45 euro.

Tabella importi e maggiorazioni assegno universale

Il Invaliditaediritti.it ha descritto quali maggiorazioni sono previste per figli con disabilità.

Ecco le tabella con gli importi di base dell’assegno universale.

ISEEImporto figlio minorenneImporto figlio maggiorenne fino ai 21 anni
Fino a 15mila euro175 euro85 euro
20mila euro150 euro73 euro
25mila euro125 euro61 euro
30mila euro100 euro49 euro
35mila euro75 euro37 euro
da 40mila euro50 euro25 euro

Ecco tutte le maggiorazioni riconosciute sull’assegno unico:

  • per ogni figlio successivo al secondo spetta una maggiorazione che va da 15 a 85 euro, in base all’Isee;
  • per ogni figlio successivo al secondo spetta una maggiorazione che va da 15 a 85 euro, in base all’Isee;
  • per figli con invalidità tra 18 e 21 anni spettano 80 euro aggiuntivi al mese. Sopra i 21 anni la maggiorazione oscilla tra 15 euro e 85 euro. Invece, per figli minorenni, spettano:
    • 85 euro in caso di disabilità media;
    • 95 euro in caso di disabilità grave;
    • 105 euro in caso di non autosufficienza.
  • in caso entrambi i genitori abbiano reddito da lavoro spettano 30 euro in più al mese per Isee bassi. L’importo comincia a scendere dai 15.000 euro in poi fino ad azzerarsi alla soglia dei 40.000 euro;
  • famiglie con più di tre figli avranno altri 100 euro al mese;
  • le famiglie con meno di 25.000 euro di Isee che l’anno scorso percepivano ANF avranno un ulteriore bonus, di importo da definire, che andrà diminuendo di anno in anno fino al 2025, quando sparirà del tutto.

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