L’INPS ha respinto molte domande per i pagamenti dell’assegno unico su Rdc: in questo articolo analizzeremo gli errori e i motivi, elencati dall’ente, per respingere le pratiche di quelle famiglie che ricevono il reddito di cittadinanza (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’assegno per i figli a carico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
I rifiuti dell’INPS sono stati motivati con l’assenza di documenti come il codice fiscale, che non sarebbero stati presentati con il modulo Rdc Com Au, quel modello che viene compilato dai cittadini per sbloccare i pagamenti dell’assegno universale su Rdc, dopo aver fornito i dati richiesti dall’ente.
L’INPS non è esente da errori e ritardi nella gestione delle pratiche di assegno universale, per esempio ad alcuni cittadini sono stati caricati importi sbagliati per i pagamenti dell’assegno unico su Rdc.
L’ente ha anche diffuso diverse date per le ricariche riferite a chi ha fatto domanda per il sussidio: 20, il 21 e il 25 luglio 2022, mentre l’assegno universale sul reddito di cittadinanza dovrebbe arrivare fra il 28 e il 30 luglio 2022.
Indice
- Assegno unico unico su Rdc, domande respinte: i motivi INPS
- Calendario pagamenti assegno unico luglio 2022: date ricariche INPS
- A chi spetta l’assegno unico? I requisiti
- Come fare domanda all’INPS per l’assegno unico
- Gli importi dell’assegno unico figli: tabelle maggiorazioni e fasce ISEE
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate relative all’assegno unico, i bonus e il lavoro.
Assegno unico unico su Rdc, domande respinte: i motivi INPS
Come anticipato in apertura di articolo, l’INPS sta respingendo molte domande di pagamento dell’assegno unico sul reddito di cittadinanza, per chi ha compilato il modulo Rdc Com Au. Ecco una delle ragioni con le quali l’ente ha motivato il proprio rifiuto:
- uno dei codici fiscali, allegati al Modello Rdc Com Au, non è presente nella dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) di riferimento della mensilità rdc;
Decisiva, dunque, si sarebbe rivelata l’assenza di documenti necessari a compilare correttamente la pratica.
In questi casi, suggeriamo di recarsi da Caf o patronati, per valutare se sia possibile ripresentare la domanda. Più complesso, sbloccare la situazione attraverso le sedi provinciali INPS, che spesso finiscono per ribadire come l’analisi delle domande per l’assegno universale sia centralizzata, affidata a un sistema informatico e ricollegabile alla sede centrale. Insomma, avrebbero le mani legate.

Chi ha compilato il modulo Rdc Com Au per i pagamenti dell’assegno unico
Il modulo Rdc Com Au è stato messo a disposizione dei cittadini per integrare i dati delle pratiche relative all’assegno unico. Nella circolare INPS n°53 del 28 aprile, viene specificato come il documento vada compilato:
- se in famiglia è presente un figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, che soddisfa uno di questi requisiti:
- è impegnato in un corso di formazione scolastica, professionale o di laurea;
- svolge un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
- è in stato di disoccupazione e cerca un lavoro al Centro per l’impiego;
- è impegnato nel servizio civile universale;
- non è stato indicato correttamente nella DSU, documento utile per il riconoscimento del Rdc (minorenni indicati con la lettera “P” e non con la lettera “F” nel quadro A della DSU);
- se in famiglia è presente una madre che ha meno di 21 anni non indicata correttamente nella DSU per il riconoscimento del Rdc in qualità di dichiarante o coniuge del dichiarante;
- se va specificato chi esercita la responsabilità genitoriale in caso di separazione, divorzio o in presenza di genitori naturali non conviventi (qui trovi la guida per genitori non conviventi);
- se i figli con disabilità non sono stati conteggiati nel modo corretto dall’INPS per calcolare l’importo per l’assegno universale;
- se esiste un valido provvedimento di affidamento di uno o più figli minori presenti nel nucleo in capo al dichiarante diverso dal genitore (nonno, zio, fratello, ecc.).
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Calendario pagamenti assegno unico luglio 2022: date ricariche INPS
L’INPS ha sbloccato alcuni pagamenti dell’assegno unico su Rdc, fra i quali rientrano anche delle ricariche riferite ad aprile e maggio 2022, mentre il 21 e il 25 luglio sono in programma degli accrediti destinati a quelle famiglie che non ricevono l’Rdc.
Dal 28 al 30 luglio 2022 sono attesi i pagamenti dell’assegno universale sul reddito di cittadinanza, riferiti al mese di giugno 2022.
Le date di pagamento, per chi ha fatto domanda del sussidio sul sito dell’INPS, si controllano nell’area «Fascicolo previdenziale del cittadino», accessibile con le credenziali personali: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di Identità Elettronica).
Bisogna cliccare su “prestazioni” e “pagamenti” e controllare le date di accredito del contributo economico, il numero dei figli per i quali viene erogato il sussidio e l’importo.
Agenzia INPS | Importo Pagato | Prestazione | Data disponibilità | Ufficio Pagatore | Note |
---|---|---|---|---|---|
XXXXXX | 525,00 | ASSEGNO UNICO | 18/03/2022 | Banca xxxxxx | ASSEGNO UNICO PER 3 FIGLI/O PER IL PERIODO DA 01-03-2022 A 31-03-2022 – NUMERO PRATICA xxxxxxxx |
A chi spetta l’assegno unico? I requisiti
L’assegno unico è un sussidio introdotto dal Decreto legislativo n.30 del 21 dicembre 2022 e spetta alle famiglie che soddisfano questi requisiti:
- hanno residenza in Italia;
- hanno uno o più figli fiscalmente a carico:
- minorenni, di età compresa fra i 7 mesi e i 18 anni di età,
- con disabilità senza limiti di età (oltre i 21 anni di età),
- maggiorenni fino a 21 anni di età solo in questi casi.
Da marzo 2022 questi bonus sono stati sostituiti dall’assegno universale:
- Assegni per il nucleo familiare (ANF);
- Detrazioni per figli a carico;
- Bonus Bebè;
- Bonus mamma;
- Assegni per il 3° figlio.
Come fare domanda all’INPS per l’assegno unico
La domanda per l’assegno universale si presenta attraverso una procedura online, da questa pagina del Sito INPS dedicata al contributo economico per famiglie, accessibile con SPID, la CNS oppure CIE.
I cittadini possono anche far svolgere la procedura a Caf o patronati oppure telefonare al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164 164 (a pagamento da cellulare).
Chi riceve il reddito di cittadinanza, invece, non deve presentare la domanda per ottenere l’assegno universale e ha diritto a un accredito automatico sulla Carta Rdc.
Gli importi dell’assegno unico figli: tabelle maggiorazioni e fasce ISEE
L’importo dell’assegno unico è determinato dalla fascia ISEE della famiglia, dal numero dei figli fiscalmente a carico e dalle maggiorazioni riconosciute. Chi percepisce il reddito di cittadinanza, dovrà sottrarre la quota minori dell’Rdc all’importo di base dell’assegno.
Tabella importi e maggiorazioni assegno universale
Nella tabella di seguito sono riportati alcuni esempi di importi di base dell’assegno universale.
ISEE | Importo figlio minorenne | Importo figlio maggiorenne fino ai 21 anni |
---|---|---|
Fino a 15mila euro | 175 euro | 85 euro |
20mila euro | 150 euro | 73 euro |
25mila euro | 125 euro | 61 euro |
30mila euro | 100 euro | 49 euro |
35mila euro | 75 euro | 37 euro |
da 40mila euro | 50 euro | 25 euro |
Ecco tutte le maggiorazioni riconosciute sull’assegno unico:
- per ogni figlio successivo al secondo spetta una maggiorazione che va da 15 a 85 euro, in base all’Isee;
- per ogni figlio successivo al secondo spetta una maggiorazione che va da 15 a 85 euro, in base all’Isee;
- per figli con invalidità tra 18 e 21 anni spettano 80 euro aggiuntivi al mese. Sopra i 21 anni la maggiorazione oscilla tra 15 euro e 85 euro. Invece, per figli minorenni, spettano:
- 85 euro in caso di disabilità media;
- 95 euro in caso di disabilità grave;
- 105 euro in caso di non autosufficienza.
- in caso entrambi i genitori abbiano reddito da lavoro spettano 30 euro in più al mese per Isee bassi. L’importo comincia a scendere dai 15.000 euro in poi fino ad azzerarsi alla soglia dei 40.000 euro;
- famiglie con più di tre figli avranno altri 100 euro al mese;
- le famiglie con meno di 25.000 euro di Isee che l’anno scorso percepivano ANF avranno un ulteriore bonus, di importo da definire, che andrà diminuendo di anno in anno fino al 2025, quando sparirà del tutto.
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