Bonus 150 euro: nuovo pagamento oggi. Ecco per chi

Scopri a chi spetta il Bonus 150 euro in arrivo il 21 marzo 2023, chi deve ancora riceverlo e le ultime novità.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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6' di lettura

Alcuni utenti hanno segnalato il Bonus 150 euro in arrivo il 21 marzo 2023 sul fascicolo previdenziale del cittadino. In questo approfondimento vediamo a chi spetta questo accredito e quali destinatari sono ancora in attesa dell’indennità una tantum (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

I pagamenti del Bonus 150 euro introdotto con il Decreto Aiuti ter, dovevano concludersi per tutti i beneficiari alla fine di febbraio. Tuttavia, la maggior parte degli accrediti appartenenti alla cosiddetta “seconda fase” è stata effettuata a marzo.

Infatti, in questi giorni l’INPS sta continuando a erogare i 150 euro una tantum ai cittadini che ancora non hanno ricevuto il contributo economico anti-inflazione.

Visto che è stato annunciato il Bonus 150 euro in arrivo il 21 marzo 2023, cioè oggi, nei prossimi paragrafi vediamo a chi spetta e quali sono gli altri destinatari in attesa.

Ricordiamo che le date di accredito cambiano da persona a persona e vanno controllate periodicamente sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.

Indice

Bonus 150 euro in arrivo il 21 marzo 2023: chi lo riceverà

Alcuni cittadini hanno segnalato la disposizione di pagamento del Bonus 150 euro in arrivo il 21 marzo 2023, ossia nella giornata di oggi.

Questo accredito sarebbe destinato in particolare a chi doveva riceverlo in automatico. Ricordiamo, infatti, che tra i beneficiari del Bonus 150 euro della seconda fase, ci sono sia alcune categorie che ne hanno diritto d’ufficio, sia alcune categorie che hanno presentato un’apposita domanda sul sito dell’INPS.

Nel corso del mese, la maggior parte dei pagamenti ha interessato coloro che non hanno fatto domanda, e cioè i titolari di Naspi e Dis-Coll, i titolari di disoccupazione agricola e i beneficiari dei Bonus Covid dei Decreti Sostegni e Sostegni Bis.

Una volta completati questi pagamenti, l’INPS dovrebbe occuparsi di coloro che hanno richiesto il contributo economico entro il 31 gennaio 2023.

I pagamenti del Bonus 150 euro di marzo 2023 si sono verificati in queste date:

  • 1 marzo 2023;
  • 2 marzo 2023;
  • 3 marzo 2023;
  • 6 marzo 2023
  • 7 marzo 2023;
  • 17 marzo 2023;
  • 20 marzo 2023.

Una buona parte di questi accrediti erano rivolti soprattutto ai titolari di disoccupazione agricola o Naspi e Dis-Coll, e sono stati erogati sulla stessa modalità di pagamento delle indennità di disoccupazione.

Scopri la pagina dedicata a tutti bonus attualmente attivi e disponibili.

Nel video di seguito, una selezione di pagamenti elaborati dall’INPS in questi giorni.

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Bonus 150 euro in arrivo il 21 marzo 2023: come verificare il pagamento

Nel paragrafo precedente abbiamo visto che il Bonus 150 euro in arrivo il 21 marzo 2023 spetta alle categorie di destinatari che lo ricevono in automatico.

Tuttavia, visto che le date cambiano da persona a persona e l’Istituto dovrebbe pubblicare nuove date di pagamento dell’indennità una tantum nei prossimi giorni, in questo periodo è fondamentale controllare il fascicolo previdenziale del cittadino.

Per farlo, coloro che ancora non hanno percepito il contributo economico dovrebbero andare nell’area personale dell’INPS, MyInps e autenticarsi con le credenziali digitali SPID, CIE o CNS. Successivamente, dovrebbero entrare nella pagina dedicata al fascicolo previdenziale del cittadino, dopo averla cercata nella barra di ricerca in alto.

Una volta nella pagina, dovranno cliccare sulla voce Prestazioni del menu a sinistra e poi su Pagamenti. A questo punto, basta selezionare l’anno di riferimento e la prestazione economica (Indennità una tantum 150 euro) e visualizzare le disposizioni di pagamento.

Chi invece non ha dimestichezza con il computer, può affidarsi ai servizi gratuiti di un Caf o Patronato, oppure chiamare il Contact Center dell’INPS al numero 803 164 da rete fissa oppure 06 164 164 da cellulare.

Leggi tutti i dettagli sul bonus 150 euro: quando arriva il contributo economico e quali sono i requisiti reddituali. Scopri anche quando spetta ai lavoratori, ai pensionati, agli invalidi e disabili e ai percettori di Reddito di cittadinanza.

Bonus 150 euro in arrivo il 21 marzo 2023: in foto diverse banconote in euro.

Bonus 150 euro in arrivo il 21 marzo 2023: tutti i destinatari in attesa

Come abbiamo anticipato all’inizio del nostro approfondimento, il Bonus 150 euro spettava entro al fine di febbraio alle categorie di persone appartenenti alla “seconda fase di pagamenti“, tra cui alcune lo avrebbero ricevuto in automatico e altre su domanda.

In particolare, hanno diritto all’indennità una tantum d’ufficio questi cittadini:

  • chi a novembre 2022 percepiva Naspi e Dis-Coll, mobilità in deroga o trattamenti di importo pari alla mobilità,
  • chi ha ricevuto la disoccupazione agricola riferita al 2021;
  • chi ha percepito le indennità Covid-19, di cui all’articolo 10, commi da 1 a 9, del decreto-legge n. 41/2021 e di cui all’articolo 42 del decreto-legge n. 73/2021;
  • lavoratori autonomi occasionali e incaricati alle vendite a domicilio che hanno percepito l’indennità prevista dall’articolo 32 del dl 50/2022 (Decreto Aiuti).

Dall’altro lato, le persone che hanno dovuto inoltrare un’apposita domanda tramite il sito INPS entro il 31 gennaio 2023 sono queste:

  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa come indicato dall’articolo 409 del codice di procedura civile,
  • dottorandi e assegnisti di ricerca. Per averne diritto era necessario aver stipulato un contratto lavorativo attivo al 18 maggio 2022 (entrata in vigore del Decreto Aiuti) ed essere iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995; inoltre, devono aver prodotto un reddito complessivo nel 2021 non deve superare alla soglia dei 20mila euro;
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato (inclusi quelli del settore agricolo), intermittenti citati negli articoli dal 13 al 18 del decreto legislativo n. 81/2015, che nel 2021 hanno svolto almeno 50 giornate di lavoro effettivo e hanno percepito un reddito inferiore ai 20mila euro;
  • lavoratori, sia autonomi che dipendenti, iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo che nel 2021 hanno versato almeno 50 contributi giornalieri nello stesso anno hanno prodotto un reddito, con il proprio lavoro, inferiore a 20mila euro.

In ogni caso, tutti i dettagli e i requisiti sui destinatari sono inseriti nell’apposita circolare dell’INPS n.127/2022.

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