A marzo sono stati effettuati diversi accrediti del contributo una tantum da 150 euro. Visto che ci sono ancora dei cittadini in attesa, in questo approfondimento vediamo a chi arriveranno i pagamenti del Bonus 150 euro dal 7 marzo 2023 e quali sono le categorie in attesa dell’indennità una tantum (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Anche se i pagamenti del Bonus 150 euro avrebbero dovuto concludersi a febbraio 2023, ci sono ancora metà dei beneficiari che non hanno ricevuto il proprio contributo una tantum. Per questo motivo, bisogna prestare attenzione alle comunicazioni dell’INPS e al fascicolo previdenziale del cittadino per restare aggiornati sulle prossime date di accredito.
Ricordiamo che le date di accredito cambiano da persona a persona e vanno controllate periodicamente sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.
Dopo il pagamento di ieri, anche oggi 7 marzo 2023 è previsto il Bonus 150 euro ad alcune categorie di beneficiari.
Nei prossimi paragrafi vediamo nel dettaglio a chi è riferita questa data e quali sono i destinatari che ancora non hanno ricevuto i 150 euro.
Indice
- Pagamenti del Bonus 150 euro dal 7 marzo 2023: per chi?
- Pagamenti del Bonus 150 euro dal 7 marzo 2023: altre categorie in attesa
- Pagamenti del Bonus 150 euro dal 7 marzo 2023: chi non lo riceverà
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Pagamenti del Bonus 150 euro dal 7 marzo 2023: per chi?
Questa settimana è iniziata con un nuovo pagamento del Bonus 150 euro per i destinatari della cosiddetta “seconda fase” indicata dalla circolare INPS n. 127/2022. Infatti, proprio ieri 6 marzo 2023 è arrivato l’accredito dell’indennità una tantum ad alcuni disoccupati.
La buona notizia è che continueranno anche oggi i pagamenti del Bonus 150 euro dal 7 marzo 2023: anche in questo caso, a beneficiarne sono le categorie che lo attendono in automatico, e cioè:
- titolari di Naspi, Dis-Coll o mobilità in deroga a novembre 2022;
- percettori di disoccupazione agricola riferita al 2021;
- beneficiari dei Bonus Covid dei decreti Sostegni e Sostegni Bis.
Inoltre, in settimana sono previste anche altre lavorazioni, quindi chi non ha ancora ricevuto i 150 euro in automatico è invitato a monitorare ogni giorno il fascicolo previdenziale del cittadino per le disposizioni di pagamento.
Per queste categorie di cittadini appena menzionate, l’INPS ha elaborato i pagamenti del Bonus 150 euro anche nei primissimi giorni del mese e nello specifico in queste date:
Poi, una volta che saranno terminati gli accrediti del Bonus in automatico, partiranno quelli destinati alle persone che hanno presentato la domanda entro il 31 gennaio 2023. Nel prossimo paragrafo ricordiamo di chi si tratta.
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In questo video segnaliamo 4 date di marzo da cerchiare sul calendario per i pagamenti dell’INPS.
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Pagamenti del Bonus 150 euro dal 7 marzo 2023: altre categorie in attesa
Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, alcuni destinatari del Bonus 150 euro, introdotto con il Decreto Aiuti ter lo scorso settembre 2022, riceveranno il pagamento del contributo economico oggi, 7 marzo 2023. Altri, invece, lo hanno ricevuto ieri.
Tuttavia, il gruppo di persone in attesa dei 150 euro è ancora piuttosto grande. In particolare, finora sono state pagate solo le persone che avevano diritto al Bonus in automatico. Mentre chi ha fatto domanda non ha ancora percepito l’indennità una tantum e probabilmente dovrà aspettare ancora un po’ prima di vedere una disposizione di pagamento dall’INPS.
In attesa di ricevere aggiornamenti da parte dell’Istituto sugli accrediti del Bonus 150 euro, ricordiamo che le categorie che hanno presentato un’apposita domanda entro il 31 gennaio 2023 sono le seguenti:
- titolari di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, disciplinata dall’art. 409 del codice di procedura civile;
- dottorandi e assegnisti di ricerca che avevano attivo un contratto lavorativo al 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto Aiuti) e l’iscrizione alla Gestione Separata. Per avere diritto ai 150 euro, devono avere un reddito complessivo riferito al 2021 non superiore a 20mila euro;
- lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti (inclusi i lavoratori del settore agricolo), citati negli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo n. 81/2015, che nel 2021 hanno svolto almeno 50 giornate di lavoro effettivo e che hanno percepito un reddito inferiore a 20mila euro per lo stesso periodo;
- lavoratori, autonomi e indipendenti, iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, che nel 2021 hanno versato almeno 50 contributi giornalieri e che per lo stesso anno hanno prodotto un reddito effettivo non superiore a 20mila euro.
La domanda doveva essere effettuata entro il 31 gennaio 2023 attraverso il servizio online INPS Indennità Una Tantum 150 euro.

Pagamenti del Bonus 150 euro dal 7 marzo 2023: chi non lo riceverà
Nei paragrafi precedenti abbiamo fatto un riepilogo sulle date di pagamento del Bonus 150 euro annunciate a marzo e le categorie di beneficiari che sono ancora in attesa e che hanno presentato un’apposita domanda all’INPS.
Inoltre, bisogna ricordare che il Bonus 150 euro non spetterà a tutti i cittadini in questo mese, ma arriverà solo a chi rispetta i requisiti e a chi non lo ha già ricevuto. Infatti, il contributo si chiama una tantum perché viene erogato una sola volta per destinatario.
Di conseguenza, non riceveranno il Bonus 150 euro le categorie che lo hanno già percepito nei mesi scorsi in automatico, tra cui:
- collaboratori domestici (come colf e badanti);
- percettori del Reddito di cittadinanza che lo hanno già ricevuto;
- lavoratori dipendenti con una retribuzione di novembre 2022 non superiore a 1.538 euro;
- titolari di trattamenti pensionistici con un reddito del 2021 inferiore a 20.000 euro.
Chiaramente, chi tra questi cittadini sta ancora aspettando i 150 euro per la prima volta, ne ha ancora diritto e li riceverà prossimamente. Per quanto riguarda i percettori di Rdc, invece, lo avranno solo coloro che non hanno nel proprio nucleo familiare una persona che già ne ha diritto ad altro titolo (per esempio come lavoratore subordinato) e che non avevano il mese di stop del Rdc a novembre 2022.
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