Bonus 200 euro entro il 30 aprile: pagamenti quando?

Scopri a chi spetta il Bonus 200 euro da chiedere entro il 30 aprile 2023, come richiederlo e quando arriva.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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6' di lettura

Sta per scadere la possibilità di avere il Bonus 200 euro entro il 30 aprile 2023. In questo approfondimento vediamo a chi è rivolto il pagamento, quando è previsto l’accredito e come fare domanda (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Il mese scorso l’INPS ha introdotto la possibilità di chiedere il Bonus 200 euro anche per alcune categorie di cittadini che non erano state incluse nel Decreto Aiuti o Decreto Aiuti ter. Si tratta dei lavoratori autonomi e liberi professionisti senza Partita Iva.

Nella circolare n.30/2023, l’Istituto indica i requisiti da rispettare per ottenere il Bonus e le modalità per richiederlo. Non dice nulla, invece, sulle tempistiche di accredito.

Visto che la fine di aprile si avvicina e alcuni utenti hanno chiesto dei chiarimenti, nei prossimi paragrafi cerchiamo di capire quando arriva il pagamento del Bonus 200 euro da chiedere entro il 30 aprile, ricordando anche chi sono i destinatari.

Indice

Bonus 200 euro da chiedere entro il 30 aprile: quando arriva?

Tra i cittadini destinatari dei Bonus da 200 e 150 euro, ci sono molte persone che ancora non lo hanno ricevuto, soprattutto coloro che hanno dovuto fare domanda entro il 31 gennaio 2023. A queste, si sono aggiunti di recente anche altri cittadini che fino a poco tempo fa non avevano diritto ai Bonus una tantum, ma adesso hanno la possibilità di richiederlo entro il 30 aprile 2023.

Si tratta di una platea di circa 80mila beneficiari, inseriti nell’articolo 2-bis del decreto ministeriale per il Bonus 200 euro per lavoratori autonomi, che escludeva gli autonomi e liberi professionisti senza Partita Iva e senza collaborazione occasionale. Tra questi, per esempio, ci sono gli specializzandi in Medicina e Chirurgia che non rientrano in nessuna delle categorie menzionate dai Decreti Aiuti o dal decreto ministeriale dello scorso agosto.

Visto che adesso anche loro hanno la possibilità di accedere al contributo una tantum, si sono mossi subito per inoltrare la domanda secondo le modalità previste dall’INPS. La domanda che sorge spontanea adesso, però, è: quando arriva il pagamento del Bonus 200 euro da chiedere entro il 30 aprile 2023?

Purtroppo, non sono state fornite informazioni sulle tempistiche di accredito del Bonus una tantum. Tuttavia, se pensiamo che il 30 aprile si chiudono le domande, potremmo aspettarci delle novità tra maggio e giugno 2023. In questo modo, l’INPS avrebbe il tempo necessario per elaborare le richieste e valutare chi ha diritto all’indennità e chi invece no.

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Bonus 200 euro da chiedere entro il 30 aprile: a chi spetta

Nel paragrafo precedente abbiamo chiarito che non ci sono date o tempistiche precise per il pagamento del Bonus 200 euro da chiedere entro il 30 aprile 2023. Tuttavia, possiamo ipotizzare che l’INPS inizi a erogare i 200 euro (o i 350 euro) tra maggio e giugno.

In attesa di informazioni più precise, potrebbe essere utile fare un riepilogo dei destinatari del Bonus e dei requisiti necessari per ottenere il contributo economico.

Dunque, come anticipato, questo Bonus, che può essere di 200 o 350 euro a seconda dell’ISEE, spetta ai lavoratori autonomi e liberi professionisti che non sono muniti di Partita Iva e che non rientrano neanche in altre tipologie di rapporto lavorativo incluse nei Decreti Aiuti, per esempio prestazione occasionale o co.co.co.

In particolare, la circolare dell’INPS dedicata al Bonus specifica che per avere il contributo è necessario essere in possesso di questi requisiti:

  • avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021 per il bonus 200 euro, o non superiore a 20.000 euro per quello da 150 euro;
  • essere già iscritti alla gestione autonoma con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
  • attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022
  • avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità;
  • non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022;
  • non aver percepito l’indennità una tantum ad altro titolo.

Nel prossimo paragrafo, invece, ricordiamo la procedura per richiedere il Bonus 200 euro entro la scadenza del 30 aprile.

Bonus 200 euro da chiedere entro il 30 aprile: in foto, una banconota da 200 euro in una tasca di jeans.

Bonus 200 euro da chiedere entro il 30 aprile: come fare domanda

Ricordiamo ancora una volta che chi possiede i requisiti per ottenere il Bonus 200 euro o 150 euro e non ha ancora fatto domanda, dovrebbe affrettarsi poiché la scadenza è fissata al 30 aprile 2023.

Prima di vedere la procedura, precisiamo che quella che stiamo per descrivere riguarda solo coloro che sono iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS, mentre chi è iscritto ad altre forme di previdenza obbligatorie deve informarsi sui siti dei rispettivi enti previdenziali per capire come procedere.

Per richiedere il Bonus una tantum è necessario innanzitutto accedere alla propria area riservata del portale online dell’INPS, attraverso le credenziali digitali SPID, CIE o CNS. Una volta dentro, bisogna entrare nella sezione Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche e poi seguire questi passaggi:

  • cliccare su Sostegni, Sussidi e Indennità;
  • selezionare Esplora sostegni, sussidi e indennità;
  • selezionare la voce Vedi tutti;
  • cliccare sulla sezione Strumenti.

Da qui, si deve selezionare la propria categoria di appartenenza, che si troverà sotto la voce Indennità una tantum – Autonomi senza Partita Iva e inviare la domanda.

Chi non ha molta dimestichezza con il computer, può rivolgersi al servizio gratuito di un Caf o patronato di categoria, oppure chiamare il Contact Center Multicanale dell’INPS ai numeri 803 164 da rete fissa o 06 164 164 da cellulare.

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