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Bonus 200 euro a novembre: ecco chi rischia

Tra i beneficiari dell'indennità, c’è chi rischia di ricevere il bonus 200 euro a novembre. Vediamo di chi si tratta e perché.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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8' di lettura

Chi riceverà il bonus 200 euro a novembre? Come sappiamo, il bonus è stato erogato tra luglio e agosto a lavoratori e titolari di trattamenti pensionistici, nonché ad alcuni percettori di Reddito di cittadinanza. Mancano all’appello ancora le persone che devono richiedere il sussidio tramite una domanda apposita. Proprio tra questi, in effetti, c’è il rischio di vedere il pagamento solo a novembre 2022 (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Leggi perché non è visibile il pagamento del bonus 200 euro sull’Rdc di agosto, come funziona per il prelievo dei 200 euro sul reddito di cittadinanza e quali sono le prossime date di pagamento del bonus 200 euro su Rdc. Leggi anche se il bonus 200 euro su Rdc va speso tutto e come funziona per la possibilità di risparmiarlo.

Indice

Bonus 200 euro a novembre: chi potrebbe riceverlo dopo e perché

I primi pagamenti del bonus 200 euro sono stati erogati in buona parte ai lavoratori dipendenti, ai titolari di trattamenti pensionistici e ad alcuni percettori di Reddito di cittadinanza.

A questi, si aggiungono poi i collaboratori domestici, molti dei quali hanno ricevuto l’indennità tra luglio e agosto, mentre altri ancora devono riceverlo.

Ricordiamo che questa categoria di lavoratori può richiedere l’indennità una tantum entro il 30 settembre 2022.

Invece, tutti gli altri destinatari, inclusi sia nel primo sia nel secondo Decreto Aiuti, vedranno il pagamento soltanto a ottobre. In particolare, si tratta di tutte quelle categorie che, come i collaboratori domestici, devono presentare apposita istanza per avere accesso al contributo economico.

Tuttavia, mentre per colf e badanti la scadenza è fissata per il 30 settembre 2022, gli altri cittadini, come per esempio lavoratori dello spettacolo, titolari di co.co.co. e lavoratori stagionali, hanno tempo per richiedere il beneficio entro il 31 ottobre 2022.

Se da un lato questa scadenza è positiva, poiché permette a più persone di richiedere il contributo economico in tempo, dall’altro non lo è, poiché c’è il rischio di ricevere il bonus 200 euro a novembre.

A cosa si deve questo rischio? Dunque, la possibilità di vedere il pagamento del bonus 200 euro a novembre è legata proprio alla scadenza della domanda entro fine ottobre.

Tutto dipende dal ragionamento che farà dall’INPS nell’elaborazione delle domande. Nello specifico, se l’Istituto procederà in ordine cronologico, e cioè associando il bonus in base a chi doveva riceverlo già dal primo Decreto Aiuti, allora è probabile che la maggior parte otterrà il sussidio stesso nel mese di ottobre.

Al contrario, se l’Istituto deciderà di aspettare la chiusura delle domande, e quindi il 31 ottobre 2022, ciò significa che le elaborazioni partirebbero soltanto a novembre.

In attesa di ulteriori dettagli sul rischio di ricevere il bonus 200 euro a novembre, facciamo un riepilogo di chi è ancora in tempo per presentare la domanda.

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Bonus 200 euro a novembre: chi deve presentare domanda

Come abbiamo detto poco fa, tra i destinatari che possono ancora presentare la domanda del bonus 200 euro, ci sono sicuramente i collaboratori domestici, i quali però hanno tempo solo fino al 30 settembre, quindi chi ancora non ha mandato la richiesta è bene che si sbrighi il prima possibile.

Invece, le categorie che hanno bisogno di richiedere l’indennità e possono farlo entro il 31 ottobre includono:

  • lavoratori stagionali;
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratori occasionali privi di partita Iva non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • incaricati alle vendite a domicilio, titolari di partita Iva attiva e iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che hanno per il 2021 un reddito superiore a 5.000 euro derivante da tale attività.

Quanto agli autonomi, dopo l’approvazione del decreto attuativo, le indicazioni sulla modalità per ricevere il bonus sono leggermente diverse dalle altre categorie di cittadini. Nei prossimi paragrafi vedremo come presentare la domanda entro il 31 ottobre, nonché le informazioni finora note per i lavoratori autonomi sul bonus 200 euro.

Bonus 200 euro a novembre: come fare domanda

Il modo più veloce per presentare la domanda del bonus 200 euro è per via telematica. Tuttavia, chi non possiede delle credenziali digitali o non ha dimestichezza con gli strumenti telematici, può sempre rivolgersi agli intermediari abilitati, come gli uffici di Patronato presenti sul territorio.

Invece, per fare domanda autonomamente, bisogna innanzitutto entrare nel sito online dell’INPS e in particolare nella propria area riservata, ossia il cosiddetto fascicolo previdenziale del cittadino, a cui si accede con le credenziali SPID, CIE o CNS.

A questo punto, bisogna cliccare sulla sezione Tutti i servizi in basso a sinistra, per poi seguire questi passaggi:

  1. selezionare Prestazioni dalla barra in alto;
  2. selezionare la lettera i sul filtro;
  3. cliccare sulla casella Accedi della scheda Indennità una tantum 200 euro.

In questo modo raggiungerai la sezione Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche, da dove sarà possibile selezionare “l’indennità una tantum” e iniziare con la procedura della domanda.

Per avere un quadro più dettagliato della procedura, ti consigliamo di consultare questa guida illustrata con tutti i passaggi da seguire.

Bonus 200 euro a novembre, chi rischia?

Bonus 200 euro a novembre: le modalità per i lavoratori autonomi

Sebbene in modo un po’ diverso dagli altri destinatari, anche i lavoratori autonomi hanno bisogno di presentare una domanda, o probabilmente un modulo, per ricevere il bonus 200 euro. Tuttavia, per avere informazioni precise sul click day e sulle modalità di erogazione delle richieste, è necessario attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero del Lavoro di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze.

Per il momento, ricordiamo che ai 500 milioni di euro già stanziati, sono stati aggiunti ulteriori 100 milioni di euro al Fondo del ministero del Lavoro, ossia il fondo appositamente istituito per favorire i lavoratori autonomi nell’erogazione del bonus 200 euro.

Inoltre, per quanto riguarda i requisiti, possono accedere all’indennità una tantum solo coloro che rientrano in queste condizioni:

  • essere lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali INPS;
  • essere professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza (essere già iscritti alle gestioni previdenziali elencate, alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti, con partita IVA e attività lavorativa avviata);
  • nel periodo d’imposta 2021 aver percepito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro, da cui vanno esclusi “i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata”;
  • aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020.

In merito alla presentazione della domanda, invece, i lavoratori autonomi e i liberi professionsiti dovranno inoltrare all’INPS o all’ente di previdenza presso cui sono iscritti uno specifico modello, nel quale dichiarare quanto segue:

  • di essere lavoratore autonomo/libero professionista, non titolare di pensione;
  • di non essere percettore delle prestazioni di cui agli articoli 31 e 32 del D.L. n. 50/2022;
  • di non aver percepito nell’anno di imposta 2021 un reddito complessivo superiore all’importo di 35.000 euro;
  • di essere iscritto alla data del 18 maggio 2022 a una delle gestioni previdenziali dell’INPS o degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui sopra;
  • nel caso di contemporanea iscrizione a diversi enti previdenziali, di non avere presentato per il medesimo fine istanza ad altra forma di previdenza obbligatoria.

Alla domanda bisognerà allegare una copia del documento di identità in corso di validità e del codice fiscale, nonché le coordinate bancarie o postali per l’accreditamento dell’importo relativo al beneficio.

Sulle tempistiche per presentare la domanda, ancora non ci sono notizie certe. Tuttavia, secondo l’ipotesi che circola all’interno dell’Adepp, l’Associazione degli Enti pensionistici, un possibile click day potrebbe essere il 15 settembre 2022.

Infine, sulla modalità di elaborazione delle varie istanze per i lavoratori autonomi, gli enti preposti al pagamento seguiranno l’ordine cronologico delle domande presentate e accolte.

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