Bonus 200 euro a luglio: tutte le scadenze per i percettori del sostegno una tantum introdotto con il Decreto-Legge Aiuti, numero 50 (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE:
- Bonus 200 euro a luglio, ecco chi sono i primi che hanno ricevuto il sostegno
- Bonus 200 euro, chi è obbligato a presentare la domanda all’INPS
- Bonus 200 euro, gli ultimi della lista. Ecco chi lo riceve ad ottobre
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Bonus 200 euro a luglio, ecco chi sono i primi che hanno ricevuto il sostegno
Il mese di luglio è iniziato e, con esso, sono partite le ricariche del tanto atteso bonus 200 euro, il sostegno una tantum introdotto dall’Esecutivo Draghi tra gli aiuti destinati alle famiglie, lavoratori e persone in difficoltà, del decreto-legge n. 50.
I primi a ricevere la somma dei 200 euro sono stati i pensionati.
Ormai, con la fine dello stato di emergenza, Inps e Poste Italiane corrispondono i trattamenti pensionistici all’inizio del mese e non più durante l’ultima settimana del mese precedente a quello di competenza.
Per questo motivo gli accrediti delle pensioni comprensive del bonus 200 euro sono arrivati lo scorso venerdì 1° luglio e, per chi si è dovuto recare fisicamente presso gli uffici di Poste Italiane per ritirare il proprio trattamento pensionistico, si sono protratti fino alla metà di questa settimana.
Ricordiamo che i pensionati fortunati che hanno ricevuto la pensione con l’aggiunta del bonus 200 euro sono tutti coloro che hanno redditi non superiori ai 35.000 euro.
I pensionati hanno ricevuto il bonus 200 euro in maniera del tutto automatica, attraverso l’accredito dell’istituto nazionale per la previdenza sociale. Gli altri fortunati che riceveranno a breve, a giorni, il bonus 200 euro contro il carovita, sono tutti lavoratori del settore pubblico e privato.
I dipendenti della pubblica amministrazione, in particolare, non avranno alcun problema per l’accredito poiché tutti i loro dati sono registrati all’interno del sistema del MEF – Ministero dell’Economia e delle Finanze.
I dipendenti del settore privato, invece, riceveranno l’accredito in automatico in busta paga e ad accreditare la somma sarà il loro datore di lavoro. A differenza dei primi due percettori del sostegno, però, i lavoratori dipendenti del settore privato dovranno compilare un’autocertificazione, di cui abbiamo parlato in questo nostro articolo. Attenzione, però, perchè l’autodichiarazione dovrà essere consegnata entro il 31 luglio 2022.
Infine, anche i percettori di reddito di cittadinanza riceveranno il sostegno economico nel mese di luglio, in corrispondenza della ricarica di fine mese. Qualche percettore sfortunato dovrà attendere fino al mese di agosto, in particolare chi ha terminato le 18 mensilità RdC nel mese di giugno e ha chiesto il rinnovo nel mese corrente.
Il bonus 200 euro, per costoro, arriverà direttamente sulla ricarica del reddito. Andiamo a vedere in cosa consiste l’autocertificazione per i dipendenti del settore privato e chi riceverà il sostegno a ottobre.
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Bonus 200 euro, chi è obbligato a presentare la domanda all’INPS
Tra le altre categorie di lavoratori che potranno godere della prestazione economica una tantum del bonus 200 euro troviamo i lavoratori domestici.
Questi, però, a differenza degli altri lavoratori dovranno presentare una domanda direttamente all’istituto nazionale per la previdenza sociale, dunque, riceveranno il sostegno con tempistiche differenti rispetto alle prime tre categorie di percettori sopracitate.
I lavoratori domestici potranno presentare la domanda direttamente per via telematica sui canali web dell’istituto previdenziale.
Anche i percettori della nuova assicurazione sociale per l’impiego e della Dis-Coll, dunque delle indennità di disoccupazione, dovranno richiedere il sostegno online assieme a:
- i titolari di una disoccupazione agricola
- coloro che hanno percepito negli anni passati le varie indennità Covid, come gli stagionali del turismo o i lavoratori del settore dello spettacolo
- oltre che altre categorie di lavoratori stagionali e collaboratori.
Per queste persone ci sarà tempo fino al 31 ottobre 2022 per presentare la domanda del Bonus 200 euro.
Come nel caso precedente, la richiesta potrà essere compilata direttamente sul sito dell’istituto per la previdenza sociale seguendo questi passaggi Prestazioni e servizi > Servizi > Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche.
Una volta arrivati in quest’area dovrete selezionare la vostra categoria, ad esempio, lavoratore del settore spettacolo. Una volta ultimata la compilazione della domanda potrete tenere sotto controllo lo stato dei pagamenti.
In alternativa, potrete contattare:
- l’802.164 da fisso
- lo 06.164.164 da cellulare
- gli istituti di patronato
Il bonus 200 euro sarà inserito nella retribuzione di giugno per chi ha rapporti di lavoro particolari, come ad esempio il part-time a ciclo unico, oppure se nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro è previsto il pagamento posticipato al mese successivo. In ambedue i casi il bonus 200 euro sarà inserito nelle buste paga di giugno, ma sarà accreditato a luglio.
Bonus 200 euro, gli ultimi della lista. Ecco chi lo riceve ad ottobre
Riceveranno il bonus 200 euro nel mese di ottobre, previa presentazione della domanda, con scadenza 31 ottobre 2021, all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, tutti coloro che rispettano il requisito reddituale dei 35 mila euro annui e che sono:
- i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, i famosi Co.Co.Co., con un contratto attivo alla data del 18 maggio dell’anno corrente;
- i lavoratori stagionali, a tempo determinato, i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo e i lavoratori intermittenti con un minimo di 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021;
- le persone iscritte al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo con un minimo di 50 contributi giornalieri nel 2021;
- i lavoratori autonomi occasionali che non possiedono una partita Iva e che non sono iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, già titolari nel 2021 di contratti disciplinati dall’art.2222 del Codice civile e iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022;
- i lavoratori incaricati di vendite a domicilio, già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che abbiano, nel 2021, un reddito superiore a 5 mila euro dalla stessa attività.
Infine, resta ancora un enorme punto di domanda per quel che concerne i lavoratori autonomi e i titolari di partita Iva.

Per questa categoria di lavoratori è stato istituito un fondo ad hoc di 500 milioni di euro. Ad oggi siamo ancora in attesa del decreto ministeriale che doveva essere pubblicato entro il 17 giugno, ma di cui ancora non c’è traccia.
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