A che ora è previsto il pagamento della Pensione di cittadinanza (Pdc) di gennaio 2023 per chi ha diritto a questo accredito. (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Quando arriva la Pensione di cittadinanza a gennaio 2023?
- Pensione di cittadinanza gennaio 2023: spese vietate
- Quando arriva il bonus 150 euro su Pdc?
- Quante volte si può rinnovare la Pensione di cittadinanza?
- Requisiti Pensione di cittadinanza: a chi spetta?
- Fonti e Materiale di Approfondimento
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Quando arriva la Pensione di cittadinanza a gennaio 2023?
Il pagamento della Pensione di cittadinanza è previsto dopo le 13.30 di venerdì, 13 gennaio 2023, per chi riceve per la prima volta il sussidio.
Il 13 gennaio 2023, dopo le 13.30, è in programma anche il pagamento da parte dell’INPS per chi aspetta la prima rata del Reddito di cittadinanza o per chi lo ha rinnovato dopo aver terminato le 18 rate del sussidio a novembre 2022.
Il pagamento della Pensione di cittadinanza e del Reddito di cittadinanza per gli altri beneficiari, che non rientrano nelle categorie appena elencati, è previsto da venerdì, 27 gennaio 2023.
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Pensione di cittadinanza gennaio 2023: spese vietate
Come il Reddito di cittadinanza, anche la Pensione di cittadinanza permette di pagare bollette, beni e servizi che non rientrano nella lista delle spese vietate:
- acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
- armi;
- materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
- servizi finanziari e creditizi;
- servizi di trasferimento di denaro;
- servizi assicurativi;
- articoli di gioielleria;
- articoli di pellicceria;
- acquisti presso gallerie d’arte e affini;
- acquisti in club privati;
- servizi di direct-marketing.
Quando arriva il bonus 150 euro su Pdc?
Il pagamento del Bonus 150 euro sulla Pensione di cittadinanza era previsto a novembre 2022, ma alcuni beneficiari debbono ancora percepire le ricariche.
Per chi non ha ricevuto l’integrazione economica, purtroppo, non ci sono date previste per gli accrediti.
Per essere informati sulle date di pagamento dei 150 euro è possibile contattare l’INPS:
- attraverso il Contact center utilizzando numero 803 164, gratuito da telefono fisso e il numero 06 164 164 da cellulare, di costo variabile in base alla tariffa applicata dai diversi gestori;
- recandosi presso la sede locale dell’ente.
Quante volte si può rinnovare la Pensione di cittadinanza?
La Pensione di cittadinanza non va rinnovata. Ogni componente del nucleo familiare deve continuare a soddisfare i requisiti per l’erogazione della prestazione economica. Ne parleremo in dettaglio nei prossimi paragrafi.
La legge di bilancio 2023 ha previsto l’abrogazione del Reddito di cittadinanza dal 2024 e, da quell’anno, l’Rdc non potrà essere rinnovato. Probabilmente lo stesso destino toccherà anche alla Pensione di cittadinanza.
Il governo, poi, dovrà trovare misure di sostegno al welfare che vadano a sostituire questi sussidi.
Nel 2023 il Reddito di cittadinanza verrà erogato per un massimo di sette mesi ai cittadini occupabili, ossia quelli che rientrano in una di queste categorie:
- hanno in famiglia un figlio minore (che ha meno di 18 anni) fiscalmente a carico;
- hanno in famiglia una persona con almeno 60 anni di età;
- hanno in famiglia una persona con disabilità ai fini ISEE.
Leggi le ultime novità in breve sull’Rdc 2023 dopo la pubblicazione della legge di bilancio. Approfondisci anche quando diventerà operativo il cambiamento dell’affitto con il sussidio e cosa bisognerà fare per la formazione.
Requisiti Pensione di cittadinanza: a chi spetta?
Ecco quali sono i requisiti per poter richiedere la Pensione di cittadinanza:
- tutti i componenti del nucleo familiare hanno un’età pari o superiore a 67 anni;
- valore ISEE inferiore alla soglia di € 9.360,00;
- patrimonio immobiliare inferiore a € 30.000,00. Nel conteggio non rientra la casa utilizzata come abitazione;
- patrimonio mobiliare (conto corrente, titoli, ecc.) inferiore a € 6.000,00 per le persone sole, aumentato di € 2.000,00 per ogni familiare successivo al primo e integrato con altri € 5.000,00 per figli con disabilità e di € 7.500,00 per quelle famiglie che hanno al loro interno con disabilità gravi o non autosufficienti;
- reddito familiare inferiore a € 7.560,00 per le persone sole, elevato a € 9.360,00 se la famiglie vive in affitto, in relazione alla scala di equivalenza, ossia al numero dei componenti familiari.
Non ci devono poi essere componenti del nucleo familiare intestatari di:
- auto immatricolate la prima volta nei 6 mesi prima della presentazione della domanda;
- veicoli di cilindrata superiore a 1600 cc, immatricolate nei due anni precedenti la domanda;
- motocicli superiori a 250 cc nei due anni precedenti la richiesta;
- piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto.
Dal punto di vista dei requisiti di cittadinanza e residenza, la PdC spetta ai:
- cittadini italiani o di un Paese dell’Unione europea;
- familiari di un cittadino italiano o dell’Unione europea che sono titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- cittadini di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per chi è soggiornante di lungo periodo, o apolidi in possesso di analogo permesso;
- titolari di protezione internazionale.
La norma impone poi di essere residenti da almeno 10 anni nel territorio dello Stato italiano, di cui almeno 2 anni in maniera continuativa alla data di presentazione della domanda.
La pensione di cittadinanza non spetta a:
- chi si trova in stato detentivo;
- chi è ricoverato in istituti di cura di luna degenza a carico dell’Amministrazione Pubblica;
- disoccupati che si sono dimessi volontariamente, non per giusta causa, nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda per ottenere il sussidio;
- chi è stato condannato in via definitiva nei dieci anni precedenti alla domanda per questi reati.

Fonti e Materiale di Approfondimento
- Decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019, convertito con modificazioni dalla Legge n. 26 del 28 marzo 2019
- Decreto Interministeriale del 19 aprile 2019 – Modalità di utilizzo della carta del reddito di cittadinanza
- Bozza Legge di Bilancio 2023
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