Vediamo orari e data del prossimo pagamento dell’Assegno Unico di settembre 2023, condividiamo la tabella per calcolare l’importo al quale hai diritto e spieghiamo chi può percepire delle maggiorazioni che aumentino la somma di base del sussidio (scopri le ultime notizie sull’Assegno Unico e sui bonus attivi in Italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Date Assegno Unico settembre 2023: quando arriva
L’Assegno Unico sarà pagato dalle 18.00 del 18 settembre 2023 per chi vede questa data sul fascicolo previdenziale. Altri pagamenti sono in programma il 19 settembre 2023. Le prime ricariche mensili sono state erogate il 13 e il 15 settembre 2023.
Fra il 28 e il 30 settembre 2023 sarà pagato l’Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza riferito ad agosto 2023 e fra il 28 e il 31 ottobre 2023 l’assegno su Rdc riferito a settembre 2023.
Ecco la tabella con tutte le date dell’Assegno Unico di settembre 2023.
Assegno Unico | Date di pagamento |
---|---|
Assegno Unico settembre 2023 | 13, 15, 18 o 19 settembre 2023 |
Assegno Unico su Rdc agosto 2023 | fra il 28 e il 30 settembre 2023 |
Assegno Unico su Rdc settembre 2023 | fra il 28 e il 31 ottobre 2023 |
Arretrati Assegno Unico su Rdc | dal 16 o dal 27 settembre 2023 |
Arretrati Assegno Unico con domanda | nessuna data specifica |
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Assegno Unico su Rdc settembre 2023: quando arriva?
L’Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza sarà pagato:
- fra il 28 e il 30 settembre per chi aspetta la mensilità riferita ad agosto 2023;
- tra il 28 e il 31 ottobre 2023 per chi aspetta la mensilità di settembre 2023.
Assegno Unico su Rdc terminato: come funziona?
Le famiglie definite occupabili, che hanno ricevuto sette rate di Rdc nel 2023 e non sono state prese in carico dai servizi sociali, devono presentare una domanda all’INPS per continuare a ricevere l’Assegno Unico. I pagamenti avverranno sul conto corrente, così come spiegato nel messaggio INPS 2896/2023.
Arretrati Assegno Unico: quando vengono pagati?
Gli arretrati dell’Assegno Unico non vengono pagati in giorni specifici. Le novità sui pagamenti verranno condivise nella pagina di thewam.net con tutte le notizie sull’Assegno Unico sempre aggiornate.
Come controllare i pagamenti dell’Assegno Unico
Le date di pagamento dell’Assegno Unico si controllano sul fascicolo previdenziale del cittadino, collegandosi sul sito INPS e utilizzando SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Bisogna cliccare sulle sezioni “Prestazioni” e “Pagamenti“, individuando l’area dedicata all’Assegno Unico.

Importo Assegno Unico: come calcolarlo
L’importo dell’Assegno Unico cambia da beneficiario a beneficiario rispetto a diversi fattori:
- fascia ISEE della famiglia,
- numero dei figli a carico,
- eventuali maggiorazioni erogate.
Si può calcolare la somma prevista grazie alla tabella inserita nel paragrafo successivo.
Tabella Assegno Unico 2023 con fasce ISEE e importi
La tabella degli importi dell’Assegno Universale 2023 consente di calcolare l’importo del sussidio. Si può scaricare cliccando sul pulsante “Download“.
Aumenti in arrivo sull’Assegno Unico di settembre 2023?
Non vengono riconosciuti aumenti sull’importo dell’Assegno Unico a settembre 2023.
Maggiorazioni Assegno Unico 2023: quali sono e a chi spettano
Le maggiorazioni aumentano l’importo di base dell’Assegno Unico in situazioni particolari:
- da 15 a 85 euro per ogni figlio fiscalmente a carico successivo al secondo. La cifra cambia rispetto all’ISEE della famiglia. Più basso è l’ISEE e maggiore sarà il contributo erogato;
- importo fisso di 80 euro al mese per i figli con invalidità di età compresa tra 18 e 21 anni. Dopo i 21 anni, la somma della maggiorazione va da 15 a 85 euro, a seconda dell’ISEE;
- per i figli minorenni con disabilità, gli importi cambiano a seconda del grado di non autosufficienza:
- 85 euro per disabilità media;
- 95 euro per disabilità grave;
- 105 euro in caso di non autosufficienza totale;
- somma aggiuntiva di 30 euro al mese per ISEE bassi se entrambi i genitori guadagnano un reddito da lavoro. L’aumento è riconosciuto, per un massimo di cinque anni, anche alle famiglie dei genitori rimasti vedovi che lavorano;
- le famiglie con quattro o più figli riceveranno una maggiorazione forfettaria di 150 euro al mese;
- le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro, che nel 2021 ricevevano l’ANF (Assegno per il Nucleo Familiare);
- le madri con meno di 21 anni di età percepiranno una maggiorazione di 20 euro.
FAQ sull’Assegno Unico
Come richiedere gli arretrati dell’Assegno Unico nel 2023?
L’Assegno Unico andava richiesto entro il 30 giugno 2023 per chi aveva diritto agli arretrati dei mesi precedenti. Chi ha presentato una domanda per l’assegno nei tempi previsti e aspetta gli arretrati, dovrà attendere l’elaborazione dei pagamenti da parte dell’INPS.
A chi spetta l’Assegno Unico?
L’Assegno Unico spetta a chiunque abbia almeno un figlio a carico dai 7 mesi di gravidanza e fino ai 18 anni del figlio a carico. Può essere riconosciuto ai figli fino ai 21 anni se sono:
- studenti,
- tirocinanti,
- disoccupati in cerca di lavoro,
- impegnati con il servizio civile,
- alla ricerca di lavoro.
L’assegno viene pagato per i figli con disabilità senza limiti di età, quindi anche a quei figli che hanno compiuto 21 anni.
Fra i beneficiari del sussidio ci sono lavoratori privati, lavoratori dipendenti e disoccupati.
Perché mi hanno ridotto l’Assegno Unico?
La riduzione dell’importo viene causata da una variazione dell’ISEE, dal recupero di somme non dovute o dal pagamento del Reddito di cittadinanza.
Assegno Unico 2023 senza ISEE: quanto spetta?
Chi non ha aggiornato l’ISEE percepirà l’importo minimo dell’Assegno Unico.
Come funziona l’Assegno Unico INPS per figli maggiorenni?
L’Assegno Unico viene pagato ai figli dai 18 a 21 anni a patto che:
- frequentino un corso di formazione scolastica o professionale (corso di laurea);
- svolgano un tirocinio ossia un’attività lavorativa e possiedano un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
- siano registrati come disoccupati e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolgano il servizio civile universale.
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