Chi ha ricevuto un pagamento dell’assegno unico troppo basso, a causa di un errore di calcolo dell’INPS, quando otterrà i soldi che gli spettano? Quali sono i tempi dei conguagli? Tante famiglie, dopo le simulazioni dell’assegno unico per stimare gli importi, avevano aspettative legittime che sono state disattese. Facciamo chiarezza in questo articolo. (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Pagamento assegno unico: cos’è e a chi spetta?
- Assegno unico, come fare domanda
- Assegno unico con basso ISEE, importo errato
- Come calcolare l’importo dell’assegno unico
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Pagamento assegno unico: cos’è e a chi spetta?
Questo contributo economico è riconosciuto in automatico alle famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza e con domanda, da presentare all’INPS, a tutti gli altri nuclei familiari. Proprio della domanda, parliamo nel prossimo paragrafo.
Assegno unico, come fare domanda
La domanda per l’assegno può essere presentata:
- online dal sito dell’INPS;
- chiamando il Contact Center dell’INPS al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164 164 (a pagamento da cellulare);
- rivolgendosi a un CAF o a un patronato.
La procedura online
Da questa pagina del sito INPS, si può presentare la domanda per l’assegno. Per farlo è necessario usare l’identità digitale (SPID, CNS o CIE), inserendo informazioni sui figli, sottoscrivendo le dichiarazioni di responsabilità, fornendo i dati per il pagamento e poi confermando le informazioni offerte prima di inviare la domanda.
Assegno unico con basso ISEE, importo errato
Molte famiglie italiane hanno presentato la domanda per l’assegno prima di rinnovare l’ISEE e, per questo, hanno ricevuto importi più bassi per il contributo economico.
Tutti quei nuclei familiari, che si trovavano in questa situazione, hanno percepito l’importo minimo dell’assegno unico.
L’INPS, dopo che l’ISEE è stato fornito, in molti casi non ha ancora aggiornato i dati. Questi ritardi hanno causato pagamenti più esigui rispetto a quelli previsti.
Ricordiamo che l’importo dell’Assegno unico varia la variare dell’Isee (ecco gli importi ufficiali), ma dipende anche dalla composizione del nucleo familiare: ci sono infatti diverse maggiorazioni che è possibile applicare.
Assegno unico, importo errato: come rettificare
La rettifica dell’Isee o di altri dati utili a calcolare l’importo dell’assegno si potrà fare attraverso i Caf o online.
Nei prossimi giorni l’INPS dovrebbe mettere a disposizione la piattaforma per inviare le informazioni necessarie. I cittadini dovranno fornire i documenti richiesti che certificano le variazioni effettuate.
Assegno unico più basso: quando pagano i conguagli?
Il pagamento dei conguagli (soldi in più che spettano per le ricariche più basse ricevute) potrebbe avvenire:
- contemporaneamente alla ricarica dell’assegno;
- a fine mese;
- in specifici periodi dell’anno come giugno o settembre.
Per approfondire come comportarsi in caso di variazioni dei requisiti per l’accesso all’Assegno unico, consigliamo la lettura di questa guida. In questo articolo invece spieghiamo se è possibile fare ricorso in caso la domanda venga respinta.
Come calcolare l’importo dell’assegno unico
Assegno unico, elenco delle maggiorazioni
Ecco quando l’INPS riconosce delle maggiorazioni sull’importo dell’assegno:
- Per ogni figlio successivo al secondo spetta una maggiorazione che va da 15 a 85 euro, in base all’Isee;
- Per figli con invalidità tra 18 e 21 anni spettano 80 euro aggiuntivi al mese. Sopra i 21 anni la maggiorazione oscilla tra 15 euro e 85 euro. Invece, per figli minorenni, spettano:
- 85 euro in caso di disabilità media;
- 95 euro in caso di disabilità grave;
- 105 euro in caso di non autosufficienza.
- In caso entrambi i genitori abbiano reddito da lavoro spettano 30 euro in più al mese per Isee bassi. L’importo comincia a scendere dai 15.000 euro in poi fino ad azzerarsi alla soglia dei 40.000 euro;
- Famiglie con più di tre figli avranno altri 100 euro al mese;
- Le famiglie con meno di 25.000 euro di Isee che l’anno scorso percepivano ANF avranno un ulteriore bonus, di importo da definire, che andrà diminuendo di anno in anno fino al 2025, quando sparirà del tutto.
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