Nell’articolo di oggi vedremo a chi spetta un doppio pagamento dell’Assegno Unico di ottobre su Rdc e quando avverrà l’accredito (scopri le ultime notizie sull’Assegno Unico e sui bonus attivi in Italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Doppio pagamento dell’Assegno Unico di ottobre su Rdc: per chi?
I pagamenti dell’Assegno Unico su carta Rdc sarebbero dovuti avvenire dal 28 al 30 settembre 2023. Ovvero, dopo la regolare ricarica mensile del Reddito di cittadinanza che in genere viene erogata il 27 del mese.
Tuttavia, sono molti i percettori che a ottobre non hanno ancora ricevuto i pagamenti. La buona notizia è che alcuni utenti hanno chiesto spiegazioni del mancato accredito di settembre direttamente all’INPS, come ci è stato segnalato sui nostri gruppi Facebook.
L’Istituto di previdenza ha risposto chiarendo che si tratta solo di ritardi dovuti ad errori commessi nella procedura di erogazione e che sta lavorando per risolvere la situazione al più presto. Al momento però non ci sono date certe per l’accredito, che comunque dovrebbe avvenire nel mese di ottobre 2023.
Per farla breve, quanti aspettano ancora il pagamento di settembre dell’Assegno Unico su Rdc lo riceveranno a ottobre. Di conseguenza, questi percettori a ottobre riceveranno un doppio accredito, prima quello di settembre, in netto ritardo, e poi quello regolare a partire dal 28 del mese.
Ricordiamo che per i percettori di Rdc l’Assegno Unico viene pagato con un mese di ritardo, quindi il mancato pagamento di settembre è relativo, in realtà, alla mensilità di agosto. Perciò il doppio pagamento di ottobre si riferisce all’Assegno Unico di agosto (pagato in ritardo) e a quello di settembre (pagato regolarmente).

Il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico a ottobre 2023
Il pagamento dell’Assegno Unico su conto corrente segue un calendario diverso rispetto a chi riceve la prestazione su carta Rdc. Ecco di seguito il calendario completo dei pagamenti dell’Assegno Unico a ottobre 2023 per tutti i percettori:
- ottobre 2023 (data non ancora precisata dall’INPS), pagamento (in ritardo) dell’Assegno Unico di agosto su carta Rdc per chi ancora non lo ha ricevuto;
- dal 28 ottobre 2023, pagamento (regolare) dell’Assegno Unico di settembre su carta Rdc;
- 17, 18 e 19 ottobre, pagamento (regolare) dell’Assegno Unico di ottobre su conto corrente, per i percettori che non hanno subito variazioni di importo rispetto al mese precedente;
- dal 20 al 31 ottobre 2023, pagamento (regolare) dell’Assegno Unico di ottobre su conto corrente, per i percettori che hanno subito variazioni di importo rispetto al mese precedente dovute a modifiche nell’ISEE o nella composizione del nucleo familiare.
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Come controllare la data di pagamento dell’Assegno Unico di ottobre su Rdc
L’INPS ha confermato che il pagamento dell’Assegno Unico su carta Rdc è in ritardo e che l’accredito previsto per settembre arriverà invece a ottobre, ma al momento non ha precisato in che data avverrà questo pagamento.
Tuttavia, quanti vogliono conoscere in che giorno arriverà l’accredito dell’Assegno Unico possono verificare le disposizioni di pagamento all’interno del fascicolo previdenziale.
Come accedere al fascicolo previdenziale online
Per consultare le disposizioni di pagamento dell’Assegno Unico su Rdc a ottobre 2023, è sufficiente seguire questi passaggi:
- Accedere alla pagina del fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS;
- Cliccare sull’opzione “Utilizza lo strumento” nell’angolo in alto a destra;
- Effettuare l’accesso attraverso SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
- Selezionare “Prestazioni” dal menu laterale;
- Fare clic su “Pagamenti“;
- Individuare la prestazione e l’anno di riferimento (Assegno Unico del 2023 nel caso in questione);
- Verificare la presenza di disposizioni di pagamento relative a ottobre 2023 o un altro mese dell’anno. Nella disposizione di pagamento, sarà possibile visualizzare l’importo e la data effettiva di versamento da parte dell’INPS.
Ricordiamo che le disposizioni di pagamento all’interno del fascicolo previdenziale sono disponibili sia per coloro che hanno richiesto l’Assegno Unico, sia per i beneficiari del Reddito di cittadinanza che lo ricevono in automatico.
Come contattare l’INPS se l’Assegno Unico di ottobre non arriva
Come abbiamo detto, l’INP ha chiarito che il pagamento dell’Assegno Unico previsto per fine settembre avverrà a ottobre a causa di ritardi di cui i percettori non hanno responsabilità. Tuttavia, chi vuole un chiarimento direttamente dall’INPS può mettersi in contatto in prima persona con l’Istituto in diversi modi.
Come contattare l’INPS online
Per ottenere chiarimenti sui ritardi nel pagamento dell’Assegno Unico è possibile contattare l’Istituto di previdenza online, attraverso il servizio INPS Risponde.
Per farlo, è sufficiente visitare il sito di INPS Risponde. Successivamente, è possibile scegliere tra due modalità di invio della segnalazione.
La prima opzione è quella di autenticarsi al sito utilizzando SPID, CIE o CNS e inviare una segnalazione. La seconda opzione prevede l’invio di un messaggio senza autenticazione. Tuttavia, vi consigliamo vivamente di effettuare l’accesso, poiché in questo modo l’INPS avrà a disposizione i vostri dati personali necessari per fornire una risposta più precisa.
Per accedere, basta cliccare su “Accedi” situato nell’angolo in alto a destra e seguire il processo di autenticazione. Una volta autenticati, sarà possibile inviare un messaggio all’INPS per descrivere il problema e ricevere le spiegazioni necessarie.
Come contattare l’INPS via telefono
Per contattare l’INPS, c’è un’altra opzione a disposizione: chiamare il Contact Center utilizzando il numero verde 803 164. Questa chiamata è gratuita se proviene da una linea fissa.
Se invece state effettuando la chiamata da un cellulare, dovete comporre il numero 06 164 164. Tenendo presente che, in questo caso, il costo della chiamata sarà soggetto alla tariffa applicata dall’operatore telefonico.
FAQ: Domande frequenti sull’Assegno Unico
Quale IBAN va indicato quando si compila la domanda per l’Assegno Unico?
L’IBAN da indicare deve essere per forza intestato al richiedente dell’Assegno Unico. Nel caso di conto corrente cointestato, il richiedente deve essere uno degli intestatari. Inoltre, si deve fare attenzione al fatto che codice fiscale e nome/cognome del richiedente, indicati nella domanda, corrispondano a quelli registrati dalla banca e associati all’IBAN.
Nel caso la prestazione sia divisa tra i genitori e ognuno riceva il 50% dell’importo, si possono indicare due diversi IBAN. Anche in questo caso però gli IBAN devono corrispondere ad un conto (o una carta) intestato ai rispettivi titolari dell’Assegno Unico, cioè uno a un genitore e uno all’altro.
Solo se si presenta domanda di Assegno Unico in qualità di tutore è possibile indicare un IBAN diverso da quello del richiedente e usarne uno intestato al soggetto tutelato.
Come viene pagato l’Assegno Unico?
L’Assegno Unico può essere pagato su:
- conto corrente bancario o postale;
- bonifico domiciliato presso sportello postale;
- libretto postale;
- conto corrente estero area SEPA;
- carta prepagata con IBAN.
Solo i titolari di Reddito di cittadinanza non devono richiedere l’Assegno Unico. Se ne hanno diritto per loro la prestazione scatta in automatico e ricevono il pagamento sulla carta del Rdc.
Se a richiedere l’Assegno Unico è un figlio maggiorenne come avviene il pagamento?
Sempre nelle modalità indicate nella FAQ precedente. L’IBAN però deve per forza essere intestato o cointestato al figlio maggiorenne che richiede l’Assegno Unico.
Se il figlio diventa maggiorenne o supera i 21 anni nel mese di competenza, il mese viene pagato?
Si! Ad esempio, se un figlio compie 22 anni il 1° agosto 2023 e non si ha più diritto all’Assegno Unico per lui, la mensilità di agosto sarà comunque regolarmente pagata.
Quando richiedere l’Assegno Unico per ottenere gli arretrati?
L’Assegno Unico spetta dal mese successivo a quello della presentazione della domanda. Ad esempio, richiedendo l’Assegno Unico ad agosto, la prestazione spetta dal mese di settembre. Solo nel caso in cui si presenti domanda entro il 30 giugno 2023 si potranno ricevere gli arretrati, calcolati a partire da marzo 2023.
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