Oggi 28 luglio 2022 è previstoil pagamento dell’ssegno unico su Rdc. Vediamo insieme orari e importi indicati sulla carta Rdc. Scopri anche come controllare i pagamenti e come contattare l’INPS se i conti non tornano (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Il pagamento dell’Assegno unico su Rdc atteso oggi è riferito al mese di giugno. Come anticipato in questo articol sugli esclusi dall’accredito dell’assegno universale su Rdc, non tutti riceveranno l’assegno unico universale su Rdc. Altre famiglie, invece, hanno ricevuto importi irrisori, molto più bassi di quelli previsti.
Indice
- Assegno unico su Rdc: orari e importi
- Assegno unico su Rdc: errori e importi bassi
- Assegno unico su Rdc: come controllare i pagamenti
- Assegno unico su Rdc: come avvertire l’INPS
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Assegno unico su Rdc: orari e importi
Dopo ieri, oggi è un’altra giornata decisiva per chi percepisce il Reddito di cittadinanza. Infatti, mentre ieri sono partite le ricariche ordinarie di Rdc di fine mese, oggi è attesa il pagamento dell’integrazione al sussidio, cioè dell’assegno unico universale.
In questi giorni c’è anche chi ha ricevuto l’indennità per figli a carico con domanda, i cui pagamenti sono stati erogati nelle date dal 19 luglio al 25 luglio e si attende ancora la data del 29 luglio 2022, ossia domani.
Tornando ai nostri percettori di Rdc, l’erogazione dell’assegno unico è prevista a partire dalle 18.00, per chi aspetta l’integrazione di giugno sul Reddito di cittadinanza. Si tratta in particolare di quelle famiglie che vedono la data sul sito INPS, appena sotto quella della ricarica ordinaria disposta ieri, 27 luglio 2022.
Visto che siamo in tempi di pagamenti INPS, sarebbe utile fare un riepilogo sulla procedura per controllare gli importi, soprattuttto alla luce dei recenti errori da parte dell’Istituto. Ne parliamo nel dettaglio nei prossimi paragrafi.
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Assegno unico su Rdc: errori e importi bassi
Prima di addentrarci nella procedura da seguire per controllare lo stato dei pagamenti, ricordiamo brevemente le situazioni di disagio in cui molti cittadini, soprattutto percettori di Rdc che hanno compilato il Modulo Rdc Com Au, si sono ritrovati in questi mesi, a causa di importi sbagliati o risposte ambigue da parte dell’INPS.
In particolare, tra gli errori più recenti dell’Istituto ricordiamo:
- importi troppo bassi di assegno unico su Rdc;
- arretrati assegno unico non pervenuti;
- previsioni dell’INPS che non tornano.
Per quanto riguarda gli importi troppo bassi, protagonisti di questa vicenda sono state le famiglie che hanno compilato il modulo Rdc Com Au per integrare la domanda di assegno unico con ulteriori informazioni. Queste persone che, per mancanza di informazioni necessarie, si trovavano già indietro con i pagamenti del sussidio per famiglie, hanno avuto ancora brutte sorprese.
Infatti, i pagamenti degli arretrati, partiti dallo scorso 16 luglio, sono sì arrivati, ma con importi davvero irrisori, addirittura si parla di 10 o 20 euro se non poco in più.
Qualcun altro, invece, controllando su fascicolo previdenziale, si ritrova ancora con importi di marzo e aprile pari a 0.
Sia in questi due casi, sia a fronte di altre spiacevoli situazioni riguardanti i percettori di Rdc, la risposta dell’INPS ha sempre lasciato a desiderare.
Come ci hanno segnalato alcuni utenti, infatti, spesso l’Istituto, attraverso le piattaforme social di Facebook e Twitter, ha “risolto” la questione invitando i cittadini ad andare in sede territoriale oppure dicendo che “non ci sono novità sulle lavorazioni degli arretrati”, o ancora affermando che gli importi dei mesi scorsi arriveranno entro la fine dell’anno.
Insomma, ogni volta una risposta diversa e spesso non veritiera (ne è un esempio la famosa finestra di 15 giorni in cui sarebbero dovuti arrivare gli arretrati).
Ciò che per ora possiamo dare per certo, è che l’INPS ha tempo fino a febbraio 2023 per erogare tutti gli importi dovuti ai cittadini, in quanto l’assegno unico e, di conseguenza, il modulo Rdc Com Au, ha una validità annuale (da marzo a febbraio dell’anno successivo).
Prima di sapere come controllare lo stato dei pagamenti, potrebbe interessarti l’ultimo video di TheWam sul bonus 200 euro sparito dal Rdc.
Assegno unico su Rdc: come controllare i pagamenti
Adesso che sei a conoscenza delle mancanze dell’Istituto di previdenza sociale, sicuramente vorrai sapere come controllare i pagamenti dell’assegno unico, dati questi giorni di pagamenti attesi.
Come per molte prestazioni erogate dall’INPS, anche il pagamento dell’assegno unico si controlla sul Fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito dell’Istituto, accessibile ai cittadini con le proprie credenziali SPID, CIE, CNS.
Una volta nell’area riservata, è necessario seguire questi passaggi:
- cliccare su “prestazioni e servizi”;
- andare sulla sezione “pagamenti”;
- visionare i dati relativi all’assegno unico, e cioè:
- importo dell’assegno;
- date di disponibilità del pagamento;
- “note” dove sono indicati i figli per cui si riceve il sussidio.

Assegno unico su Rdc: come avvertire l’INPS
Nel paragrafo precedente abbiamo fatto un riepilogo di come si controllano i pagamenti tramite il Fascicolo previdenziale del cittadino. Tuttavia, come hai potuto notare nel corso dell’articolo, è già capitato che alcuni beneficiari non abbiano visto nessuna scritta in questa sezione.
Come fare se non ricevo i pagamenti che mi spettano?
Se non vedi nessuna data di disposizione del pagamento, pur essendo nei tempi comunicati dall’INPS per gli accrediti, puoi provare a contattare l’Istituto di previdenza per avere delucidazioni.
In particolare, tra i modi principali per entrare in contatto con l’INPS rientrano:
- chiamare il Contact Center dell’Inps dall’estero;
- chiamare l’INPS da internet attraverso il servizio VoIP Parla con noi;
- utilizzare il servizio INPS Risponde;
- scrivere una e-mail alla PEC Inps;
- contattare l’Istituto sulle pagine social;
- in ultima analisi, andare in sede territoriale dell’INPS.
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