Vediamo a chi spetta il bonus 150 euro senza domanda. Chi sono, quindi, quei cittadini che riceveranno il pagamento in automatico, senza farne richiesta, a partire dai percettori del reddito di cittadinanza (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegrame nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Il nuovo bonus da 150 euro è stato introdotto dal Decreto Aiuti ter come contributo economico per contrastare l’inflazione e il conseguente aumento dei prezzi.
Questo incentivo economico può essere immaginato come una continuazione del bonus 200 euro, introdotto dal primo Decreto Aiuti, con requisiti di reddito rivisti al ribasso.
I 200 euro spettavano a chi ha percepito un reddito inferiore ai 35mila euro nel 2021. Per ricevere i 150 euro, invece, bisognerà non aver superato i 20mila euro.
Questa promessa suggerisce come la platea dei beneficiari si sia ridotta di circa un terzo, nel passaggio fra il primo e il secondo bonus.
INDICE:
- A chi spetta il bonus 150 euro senza domanda
- Quando arriva il pagamento bonus 150 euro
- Bonus 150 euro: chi non riceverà il pagamento
- Nuovo bonus 150 euro in arrivo? A chi spetta
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A chi spetta il bonus 150 euro senza domanda
Il bonus 150 euro in automatico, quindi senza la necessità di presentare una domanda, è destinato a:
- chi riceve il reddito di cittadinanza;
- pensionati;
- titolari di prestazioni di invalidità compatibili con il contributo economico;
- ecco quali sono le prestazioni di invalidità che permettono di accedere ai 150 euro:
- pensione sociale o assegno sociale;
- pensione o assegno per invalidi civili;
- pensione o assegno per ciechi o sordomuti;
- prestazioni di accompagnamento alla pensione.
- ecco quali sono le prestazioni di invalidità che permettono di accedere ai 150 euro:
- titolari di indennità di disoccupazione come Naspi e Dis-Coll;
- lavoratori dipendenti del settore pubblico di quello privato.
Scopri quali sono le differenze fra bonus 150 euro, 200 euro e 350 euro e chi riceverà il bonus 200 euro il 12 ottobre 2022.
Chi deve fare domanda per ricevere il bonus 150 euro
Fra le categorie che devono presentare domanda, per ricevere l’incentivo economico, ci sono:
- lavoratori co.co.co,
- dottorandi e gli assegnisti di ricerca,
- lavoratori stagionali, a tempo e intermittenti,
- lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo,
- autonomi.
Nelle scorse settimane abbiamo spiegato come controllare il pagamento del bonus 150 euro su Rdc e quali cittadini dovranno fare domanda per ricevere i 150 euro.

Quando arriva il pagamento bonus 150 euro
Il bonus 150 euro sarà pagato, a molti beneficiari, nel mese di novembre 2022. Questo almeno per quanto riguarda chi ne ha diritto in automatico.
Se hai letto il paragrafo precedente, hai ben chiaro di chi stiamo parlando. A novembre, quindi, riceveranno il pagamento dei 150 euro:
- le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza;
- i titolari di pensioni di vecchiaia o di prestazioni di invalidità;
- i lavoratori dipendenti e i percettori delle indennità di disoccupazione.
Per tutte le altre categorie, che come abbiamo spiegato debbono fare domanda per ricevere il contributo economico, i tempi potrebbero allungarsi.
C’è chi potrebbe ricevere il pagamento a dicembre o, addirittura, nel 2023. Molto dipenderà dalla velocità con cui sarà organizzato il servizio di domanda dell’INPS per ottenere l’accredito dei 150 euro.
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Bonus 150 euro: chi non riceverà il pagamento
Chi supera i 20.000 euro di reddito sarà escluso dalla ricarica dei 150 euro.
I percettori del reddito di cittadinanza non riceveranno il contributo economico se, in famiglia, c’è già qualcuno che ne ha diritto. Facciamo un esempio pratico per capire di quali situazioni stiamo parlando.
Se nel nucleo familiare c’è un pensionato o un lavoratore dipendente che ha diritto ai 150 euro in busta paga sulla pensione, non verrà erogato un secondo pagamento sul reddito di cittadinanza.
Questo meccanismo, che abbiamo appena descritto, è stato applicato anche per il pagamento del bonus da 200 euro garantito ai percettori di Rdc.
Nella tabella di seguito vengono elencati categorie e requisiti per ricevere il contributo economico.
BENEFICIARI BONUS 150 EURO | REQUISITI |
Chi percepisce: – pensioni, – assegno sociali, – prestazioni economiche per invalidi civili, ciechi e sordomuti, – trattamenti di accompagnamento alla pensione | Trattamenti con decorrenza entro il 1° ottobre 2022 e un reddito non superiore a 20mila euro nel 2021 |
Lavoratori dipendenti | Retribuzione imponibile inferiore a 1.538 euro lordi per la competenza di novembre 2022 |
Lavoratori domestici come colf e badanti | Aver ricevuto bonus 200 euro del DL n. 50/2022 e avere un rapporto di lavoro attivo nel momento in cui è entrato in vigore il Decreto Aiuti ter (24 settembre 2022) |
Disoccupati | Aver ricevuto la Naspi o la Dis-Coll a novembre 2022 |
Titolari di disoccupazione agricola | Aver ricevuto la disoccupazione nel 2022 per importi di competenza 2021 |
Titolari di rapporti di lavoro co.co.co., dottorandi e assegnisti di ricerca (a domanda) | Iscrizione alla Gestione Separata, con contratti attivi al 18 maggio e reddito non superiore a 20mila euro riferito al 2021 |
Lavoratori stagionali, dello spettacolo e dello sport | Aver beneficiato delle indennità del DL n. 41/2022 |
Stagionali a tempo determinato e intermittenti | Avere svolto almeno 50 giornate lavorative nel 2021 producendo un reddito non superiore a 20mila euro |
Lavoratori dello spettacolo | Aver versato alla cassa di riferimento almeno 50 contributi giornalieri nel 2021, producendo un reddito non superiore a 20mila euro |
Lavoratori autonomi sprovvisti di partita Iva | Sottoscrizione dei contratti di lavoro autonomo occasionale nel 2021 con almeno un contributo mensile accreditato – Iscrizione alla Gestione Separata |
Lavoratori incaricati delle vendite a domicilio | Avere una partita iva attiva, iscrizione alla Gestione Separata e reddito da medesime attività superiore a 5mila euro |
Famiglie beneficiarie del reddito di cittadinanza | Non aver diritto al bonus 150 euro per altre ragioni. Se in famiglia ci sono pensionati o lavoratori dipendenti che ne hanno già diritto. |
Nuovo bonus 150 euro in arrivo? A chi spetta
Il governo Meloni dovrà approvare un nuovo decreto per far fronte ai costi elevati delle bollette e, in generale, all’aumento dell’inflazione.
All’interno del Decreto Aiuti 4 è atteso anche un nuovo bonus da 150 euro che dovrebbe essere destinato a chi riceverà i primi 150 euro.
Le prime notizie in merito fanno riferimento a pensionati, disoccupati e lavoratori dipendenti. Nelle prossime settimane, con la prima bozza del documento, sarà chiaro se il nuovo contributo economico sarà garantito davvero a tutte le categorie raggiunte dal primo aiuto.
Aspettano di conoscere l’evoluzione degli eventi anche i percettori del reddito di cittadinanza. Il sussidio, infatti, è stato più volte bersaglio della campagna elettorale dei partiti di centrodestra poi usciti vincitori delle ultime elezioni politiche.
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