Bonus 150 euro su Rdc se non prendevo il reddito a novembre?

Il Bonus 150 euro su Rdc a gennaio 2023 è stato pagato solo ad alcuni cittadini. Vediamo chi non lo riceverà.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
Conoscila meglio

7' di lettura

Il Bonus 150 euro su Rdc a gennaio 2023 spetta i beneficiari che non lo hanno ricevuto a novembre o dicembre 2022. Ma ci sono anche altri casi che non prevedono il pagamento dei 150 euro. Vediamo quali (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Il pagamento del Bonsu 150 euro su Rdc è iniziati a novembre 2022 per pochissimi cittadini. Tra i motivi, c’è il grave ritardo della ricarica del Reddito di cittadinanza di novembre, arrivato sulla carta Rdc solo a metà dicembre.

Per fortuna, dal 16 gennaio 2023 sono state pagate diverse famiglie in attesa dei 150 euro, mentre altre potrebbero ricevere i soldi entro la fine del mese. Tuttavia, bisogna ricordare che c’è chi non ha diritto al Bonus 150 euro su Rdc a gennaio 2023. Nei prossimi paragrafi ricordiamo di quali categorie si tratta.

Ricordiamo che le date di accredito cambiano da persona a persona e vanno controllate periodicamente sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.

Indice

Bonus 150 euro su Rdc a gennaio 2023: non spetta in questi casi

Nel corso della settimana abbiamo annunciato il pagamento del Bonus 150 euro su Rdc dal 16 gennaio 2023. Dopo questo pagamento arrivato ad alcuni cittadini, potrebbero arrivarne altri dopo la ricarica ordinaria del Rdc, quindi dal 27 gennaio 2023.

Tuttavia, biosgna ricordare un dettaglio importante, e cioè che non tutti i beneficiari del Reddito di cittadinanza hanno diritto al Bonus 150 euro su Rdc a gennaio 2023. Ecco perché adesso risponderemo a una domanda di alcuni utenti: Ho diritto al Bonus 150 euro su Rdc se non prendevo il Reddito a novembre?

Ebbene, la risposta è no. In base alle indicazioni della circolare INPS n.127/2022, il Bonus 150 euro su Rdc non spetta ai nuclei familiari che non percepivano il Reddito di cittadinanza a novembre 2022, e non spetta neanche a coloro che a novembre avevano il mese di stop dopo le 18 mensilità.

Oltre a questo caso, ci sono anche altre due condizioni in cui non si ha diritto al Bonus 150 euro su Rdc a gennaio 2023, e in particolare:

  • le persone che hanno già ricevuto l’accredito del Bonus 150 euro sulla carta Rdc nei mesi precedenti, quindi a novembre o dicembre. Infatti, Il bonus una tantum spetta una sola volta per beneficiario (o per nucleo familiare nel caso del Rdc);
  • le persone che hanno diritto al Bonus 150 euro ad altro titolo, per esempio perché percepiscono trattamenti pensionistici o sono lavoratori dipendenti o autonomi. In questo caso, il Bonus spetta solo al singolo cittadino, mentre il resto del nucleo familiare è escluso.

Tutti gli altri destinatari, invece, potrebbero avere il pagamento entro il 31 gennaio 2023. Per sapere con certezza quando sarà pagato il Bonus, è consigliabile controllare sul fascicolo previdenziale del cittadino. Nel prossimo paragrafo ricordiamo come funziona.

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Bonus 150 euro su Rdc a gennaio 2023: dove controllare la data di pagamento

Come abbiamo chiarito nel paragrafo precedente, il Bonus 150 euro su Rdc a gennaio 2023 non spetta se i beneficiari hanno avuto lo stop del Rdc a novembre 2022 oppure non hanno ricevuto il sussidio per qualche motivo (per esempio la sospensione del Rdc).

Tuttavia, visto che ci sono ancora molte famiglie in attesa del Bonus una tantum introdotto con il Decreto Aiuti ter, è importante restare aggiornati sulle prossime date di pagamento. L’unico modo più affidabile e veloce per controllare lo stato degli accrediti del Bonus 150 euro è attraverso il fascicolo previdenziale del cittadino.

Si tratta di una sezione dell’area riservata del sito INPS, dove è possibile controllare l’importo in arrivo e la disposizione di accredito, cioè la data prevista per il pagamento. Per entrare in questa sezione, bisogna innanzitutto andare sul sito dell’INPS e poi cercare il “fascicolo previdenziale del cittadino”. Per accedere alla prorira area riservata, sono necessarie le credenziali digitali:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica);
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Una volta dentro, bisogna cliccare nella voce del menu Prestazioni e poi andare su Pagamenti. Da qui, si deve selezionare l‘anno di riferimento (2023) e infine la prestazione economica di interesse, quindi il Bonus 150 euro.

In questo modo, si potranno vedere tutti i dettagli legati alla prestazione.

Chi invece preferisce utilizzare metodi più tradizionali per controllare le disposizioni di pagamento, può sempre affidarsi a un CAF (Centro di assistenza fiscale) oppure al Contact Center Multicanale dell’INPS, chiamando il numero 803 164 gratuitamente da rete fissa o 06 164 164 a pagamento da cellulare.

Scopri gli ultimi pagamenti del Bonus 200 euro di dicembre e leggi anche cosa fare se lo hai ricevuto due volte. Dai un’occhiata alle nuove date del Bonus 150 euro di dicembre 2022 e gennaio 2023 e scopri tutti i passaggi per fare domanda del Bonus 150 euro, nonché le categorie che devono richiedere l’indennità una tantum.

Bonus 150 euro su Rdc a gennaio 2023: in foto, diverse banconote da 50 euro sovrapposte.

Bonus 150 euro su Rdc a gennaio 2023: chi altro deve ricevere i 150 euro

Nei paragrafi precedenti abbiamo spiegato chi non ha diritto al Bonus 150 euro su Rdc e quando sono previsti i pagamenti per coloro che devono riceverlo. Inoltre, abbiamo anche ricordato come si controllano le disposizioni di pagamento sul sito dell’INPS.

Ricordiamo, però, che i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza non sono gli unici destinatari in attesa del contributo una tantum. Da febbraio 2023, infatti, partirà la cosiddetta “seconda fase” di accrediti del Bonus 150 euro per queste categorie di cittadini:

  • le persone che a novembre 2022 sono titolari di indennità Naspi e Dis-Coll, mobilità in deroga e trattamenti di importo pari alla mobilità, ma anche i beneficiari di disoccupazione agricola riferita al 2021;
  • titolari delle indennità Covid-19, di cui all’articolo 10, commi da 1 a 9, del decreto-legge n. 41/2021 e di cui all’articolo 42 del decreto-legge n. 73/2021;
  • lavoratori autonomi occasionali e incaricati alle vendite a domicilio già beneficiari delle indennità di cui all’articolo 32 del dl 50/2022 (Decreto Aiuti);
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di cui all’articolo 409 del codice di procedura civile, nonché dottorandi e assegnisti di ricerca. Per accedere al bonus è necessario avere un contratto attivo alla data del 18 maggio 2022 (entrata in vigore del Decreto Aiuti) e bisogna essere iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995. Inoltre, per il 2021 questi cittadini devono avere un reddito complessivo non suiperiore a 20mila euro;
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo n. 81/2015, che nel 2021 hanno svolto almeno 50 giornate di lavoro, a fronte di un reddito percepito inferiore a 20mila euro. A questa categoria appartengono anche i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo;
  • lavoratori, sia autonomi che dipendenti, iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo che nel 2021 hanno almeno 50 contributi giornalieri versati nel Fondo menzionato e che possano fare valere un reddito derivante da rapporti di lavoro nello spettacolo non superiore a 20mila euro.

Tra queste categorie, una parte riceverà il Bonus 150 euro in automatico, mentre un’altra parte dovrà fare domanda. Per questi ultimi, potrebbe essere utile una guida dettagliata per presentare la domanda del Bonus 150 euro.

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