L’INPS ha pubblicato una nuova data di pagamento dell’ex Bonus Renzi a luglio 2023 per i titolari di Naspi: vediamo quando arriva l’accredito (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Nuova data di pagamento dell’ex Bonus Renzi a luglio 2023
L’INPS ha pubblicato una nuova data di pagamento del trattamento integrativo, cioè l’ex Bonus Renzi (o anche Bonus Irpef), per chi è titolare di Naspi, si tratta del 21 luglio 2023.
I percettori di Naspi ricevono l’accredito del trattamento integrativo dopo la rata mensile della disoccupazione. La Naspi è infatti stata pagata tra il 10 e il 12 luglio 2023, mentre gli accrediti dell’ex Bonus Renzi sono iniziati il 14 luglio 2023.
Tuttavia, il pagamento non avviene nel medesimo giorno del mese e la data varia da beneficiario a beneficiario. Per conoscere la data di pagamento è necessario infatti collegarsi al sito dell’INPS e accedere al fascicolo previdenziale, con la procedura che tra poco illustreremo.
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Quando viene pagato l’ex Bonus Renzi a luglio 2023?
Le date di accredito della Naspi e del trattamento integrativo possono variare per i diversi percettori, come accennato in precedenza.
È importante perciò sottolineare che il pagamento del 21 luglio 2023 è valido solo per i disoccupati che leggono questa data nella disposizione di pagamento sul fascicolo previdenziale.
Diversamente, i lavoratori dipendenti ricevono l’accredito dell’ex Bonus Renzi sulla busta paga, insieme allo stipendio di luglio 2023.
Come controllare il pagamento dell’ex Bonus Renzi sulla Naspi
Poiché l’accredito dell’ex Bonus Renzi sulla Naspi può avvenire in giorni diversi nel mese di luglio 2023, i beneficiari devono consultare il proprio fascicolo previdenziale per conoscere il giorno esatto del versamento.
Per fare ciò, è necessario collegarsi alla pagina del fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS e cliccare in alto a destra su “Utilizza lo strumento“. Successivamente, sarà richiesto di accedere utilizzando SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Una volta effettuato l’accesso al fascicolo, si dovrà selezionare “Prestazioni” nel menu laterale e quindi fare clic su “Pagamenti“. A questo punto, sarà possibile selezionare la prestazione e l’anno di riferimento. In seguito, si può verificare se ci sono disposizioni di pagamento relative al trattamento integrativo o alla Naspi per il mese di luglio 2023.
La disposizione di pagamento contiene infatti sia l’importo che la data in cui l’INPS farà partire l’elaborazione del versamento dell’ex Bonus Renzi.
Come controllare il pagamento dell’ex Bonus Renzi in busta paga
Il pagamento dell’ex Bonus Renzi, ora denominato trattamento integrativo, avviene nella busta paga del lavoratore. Pertanto, per verificare se il bonus è stato accreditato e quale sia l’importo ricevuto, è necessario controllare il cedolino dello stipendio.
All’apertura del cedolino, che i dipendenti ricevono regolarmente ogni mese, sarà presente la voce “Trattamento integrativo L. 21/2020” e a fianco l’importo corrispondente. Questa specifica voce indica il pagamento dell’ex Bonus Renzi.
È importante ricordare che i dipendenti pubblici possono controllare i dettagli della busta paga online, seguendo le istruzioni fornite nell’articolo che spiega come scaricare il cedolino dal sito NoiPA.
In questo modo, i lavoratori possono tenere sotto controllo l’accredito del trattamento integrativo e verificare l’importo ricevuto.
Chi ha diritto all’ex Bonus Renzi nel 2023?
L’ex Bonus Renzi 2023, ora chiamato trattamento integrativo o Bonus Irpef, è un beneficio erogato mensilmente. Questo spetta sia ai lavoratori dipendenti che ai disoccupati titolari di Naspi.
Ai lavoratori dipendenti il contributo è anticipato dal sostituto d’imposta, che in genere è il datore di lavoro, e viene incorporato nella busta paga.
I disoccupati ricevono invece il trattamento integrativo sullo stesso conto corrente su cui viene versata l’indennità di disoccupazione.
Elenco delle categorie che hanno diritto al trattamento integrativo
Nello specifico ecco le elenco delle categorie a cui spetta il trattamento integrativo:
- soci lavoratori di cooperative;
- lavoratori in cassa integrazione (con CIG ordinaria, CIG straordinaria, CIG in deroga, assegno ordinario ed assegno di solidarietà);
- collaboratori con contratto a progetto o co.co.co;
- stagisti e tirocinanti;
- percettori di borsa di studio, di assegno di ricerca o premio di studio;
- lavoratori socialmente utili;
- sacerdoti;
- disoccupati in regime di indennità Naspi;
- disoccupati in regime Dis-Coll;
- disoccupati agricoli;
- lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio;
- lavoratori in congedo di paternità.
Come si calcolano gli importi dell’ex Bonus Renzi?
L’importo massimo del Bonus Irpef ammonta a 1.200 euro all’anno, che corrispondono a 100 euro al mese inseriti in busta paga o versati sul conto corrente della Naspi.
Tuttavia, è importante notare che solo i lavoratori con un reddito massimo di 15.000 euro possono ricevere l’importo completo di 100 euro al mese.
Per i lavoratori con un reddito compreso tra 15.001 e 28.000 euro, il trattamento integrativo è ancora previsto, ma l’importo viene ridotto gradualmente all’aumentare del reddito.
Man mano che il reddito aumenta, l’importo del bonus diminuisce, fino a essere annullato al raggiungimento di 28.000 euro di reddito annuo.
Come si richiede l’ex Bonus Renzi?
È comune che molte persone si chiedano se il trattamento integrativo debba essere richiesto o se venga erogato in modo automatico.
Per chiarire questa questione, è importante sottolineare che l’ex Bonus Renzi non va mai richiesto esplicitamente; è sempre un beneficio corrisposto in modo automatico.
La differenza sta nel modo in cui viene erogato: i lavoratori dipendenti lo ricevono direttamente tramite la busta paga, mentre ai disoccupati, che ricevono l’indennità di disoccupazione, viene accreditato sul conto corrente.
Pertanto, sia i lavoratori con busta paga che i titolari di Naspi o Dis-Coll non devono presentare alcuna richiesta specifica per ottenere il trattamento integrativo. Questo beneficio viene erogato automaticamente agli aventi diritto, senza necessità di ulteriori azioni da parte dei beneficiari.
FAQ: Domande frequenti sull’ex Bonus Renzi
Ex Bonus Renzi 730: a chi spettano i 100 euro?
Dal 1° gennaio 2022 il trattamento integrativo in busta paga, o ex bonus Renzi, è destinato in misura piena ai redditi fino a 15.000 euro. Altrimenti si riduce rispetto all’importo, come spiegato nel paragrafo dedicato.
Ex Bonus Renzi 2023 pensionati: possono riceverlo?
Sì, l’ex Bonus Renzi spetta ai pensionati percettori di prestazioni INPS se non ricevono altri trattamenti risarcitori o assistenziali come il Reddito di cittadinanza.
Ex Bonus Renzi 2023, qual è il limite di reddito?
I 28mila euro rappresentano la soglia di reddito da non superare per percepire il trattamento integrativo.
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