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Pagare con la carta sarà più difficile nel 2023: i limiti

Pagare con la carta sarà più difficile nel 2023. Scopri quali sono tutti i limiti che saranno introdotti con la legge di bilancio.

di Antonio Dello Iaco

Novembre 2022

Pagare con la carta sarà più difficile nel 2023. Scopriamo insieme in questo articolo cosa ha riservato il governo Meloni per consumatori e commercianti a partire dal prossimo gennaio (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Nei paragrafi successivi approfondiremo anche come verrà applicato il sistema sanzionatorio e quali saranno i principali limiti che saranno introdotti.

Indice:

Pagare con la carta sarà più difficile nel 2023 perché?

Pagare con la carta sarà più difficile nel 2023. Il governo Meloni è pronto a sospendere tutte le sanzioni per i commercianti e gli artigiani che rifiuteranno i pagamenti con carte di credito e moneta elettronica.

Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.

Questa retromarcia sarà valida, al momento, solo fino al prossimo giugno. Così però l’Italia non rispetterà più uno dei parametri del Recovery Plan fissati con l’Unione Europea.

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Pagare con la carta sarà più difficile nel 2023: i limiti

Con la prossima legge di bilancio, il governo Meloni è pronto a sospendere le multe per chi rifiuta il pagamento elettronico di prodotti con un valore inferiore di 30 euro.

È stato deciso questo provvedimento in quanto è obiettivo dell’esecutivo, come si legge nella bozza della legge di Bilancio, “garantire la proporzionalità della sanzione e assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse”.

Entro giugno 2023 poi, sarà compito del governo stilare un nuovo regolamento sulle sanzioni da applicare per chi non accetterà i pagamenti con moneta elettronica e per chi non si doterà di Pos.

Pagare con la carta sarà più difficile nel 2023: occhio all’Unione Europea

Se questa decisione presente nella bozza della legge di bilancio sarà confermata, i primi a polemizzare saranno i vertici dell’Unione Europea.

Tra i punti del Recovery Plan, il piano programmatico di azioni da mettere in campo per ricevere i miliardi di euro promessi dall’Unione in cambio di riforme, prevede una norma proprio sui pagamenti elettronici.

All’interno del programma siglato dall’Italia mesi fa, è scritto che bisognava introdurre le sanzioni per chi rifiuta di accettare i pagamenti tramite il pos entro lo scorso giugno 2022.

Proprio alla luce di questo motivo, il governo Draghi aveva deciso di inserire all’interno del sistema normativo italiano multe care per chi accettava pagamenti solo in contanti.

È quindi molto probabile che questo retrofront pensato dall’esecutivo di centrodestra, sarà discusso a Bruxelles.

Pagare con la carta sarà più difficile nel 2023: i limiti
Pagare con la carta sarà più difficile nel 2023: i limiti

Pagare con la carta sarà più difficile nel 2023: la prima esenzione su fumo e bolli

Nelle scorse settimane è invece arrivata un’altra esenzione importante in tema di pagamenti elettronici.

Già da un po’ di tempo a questa parte infatti, i rivenditori di sigarette, di marche da bollo e di prodotti simili non sono obbligati ad accettare i pagamenti con carta di credito, di debito e similari.

Questa modifica è stata varata alla luce del fatto che, trattandosi di prodotti coperti dal monopolio di Stato, il guadagno per l’esercente è molto basso e applicare anche i costi delle commissioni avrebbe reso quasi inutile la vendita.

Ed è proprio dalla lista dei beni che possono essere venduti anche senza dover accettare i pagamenti in moneta elettronica, che il governo ripartirà per sospendere le sanzioni fino a giugno 2023.

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