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Pannelli solari sul tetto: niente autorizzazione. Come fare

Pannelli solari sul tetto: niente autorizzazione: si possono installare come fossero interventi di manutenzione ordinaria, tutto quello che bisogna fare. Semplificazione anche per impianti di più grandi dimensioni. La corsa al solare accelera anche perché i rischi di una sospensione delle forniture di gas dalla Russia sono diventati ancora più concreti (è già accaduto in Polonia e Bulgaria).

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Pannelli solari sul tetto: non serve l’autorizzazione, anche nei centri storici, basta installarli e si eviterà il rischio di trascorrere il prossimo inverno al freddo. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Le notizie che arrivano dalla Russia sono sempre più preoccupanti. Il Cremlino ha già sospeso le forniture di gas a Polonia e Bulgaria, un chiaro segnale al resto dell’Ue, mentre i venti di guerra soffiano ancora forte e il conflitto piuttosto che spegnersi potrebbe estendersi ad altre nazioni, come la Moldavia.

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Anche per questo si spinge con insistenza sulle rinnovabili, almeno per fornire l‘energia sufficiente alle civili abitazioni o comunque per ridurre la dipendenza dal gas russo.

Ma non solo sui tetti delle case, gli impianti fotovoltaici saranno realizzati nelle aree che sono ritenute adatte, come i terreni adiacenti alle autostrade e ai binari ferroviari o nelle aree dove si trovano le discariche.

Nel frattempo il ministero della Transizione ecologica individuerà altre zone da considerare adatte.

L’accelerazione sulla semplificazione per l’installazione di fonti green è arrivata con il decreto legge Energia, approvato in Senato il 21 aprile.

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Pannelli solari sul tetto: altre semplificazioni

Nel provvedimento ci sono molte semplificazioni aggiuntive, anche rispetto al decreto originario.

Le associazioni di categoria sono parzialmente soddisfatte. Di certo ci sarà uno slancio importante per la diffusione delle rinnovabili, ma serve una sburocratizzazione anche per la realizzazione di impianti superiori a 60 Gigawatt.

Anche perché senza impianti di quelli dimensioni i soli pannelli solari sui tetti non possono ridurre in modo consistente la richiesta energetica del Paese.

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Pannelli solari sul tetto: i numeri

Questione di numeri:

un impianto fotovoltaico su una villetta familiare eroga 3 Kw, mentre il fabbisogno di energia da fonte rinnovabile, stimata dal governo è di 70 Gw. E quindi per raggiungere quella cifra bisognerebbe installare 2,5 milioni di impianti residenziali. Decisamente troppi.

Proprio per questo, sostengono le associazioni, in Italia sono indispensabili anche impianti di grandi dimensioni. Sono in attesa che dal governo arrivi una nuova e più ampia semplificazione delle procedure.

Pannelli solari sul tetto: cosa serve

Ma torniamo agli impianti solari sugli edifici, quelli che possono almeno risolvere in modo consistente il fabbisogno energetico dei cittadini comuni.

Nell’articolo 9 del decreto legge Energia c’è un riferimento importante sull’installazione dei pannelli solari sulle strutture edilizie (compresi gli eventuali potenziamenti delle rete esterni agli edifici). Ebbene ora saranno tutti ritenuti semplici interventi di manutenzione ordinaria.

Che significa? Che non sarà necessario chiedere permessi, autorizzazioni o atti amministrativi. Si può fare a meno anche di quelli che sono previsti dai beni culturali e del paesaggio. Fatta eccezione ovviamente di quelli che ricadono in determinati vincoli (e non sono molti).

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Pannelli solari sul tetto: impianti a terra

Per gli impianti fotovoltaici a terra (fino a un megawatt di potenza) basterà la Dila (dichiarazione di inizio lavori asseverata). Sarà sufficiente anche per tutte le opere che sono collegate alla costruzione degli impianti.

Con la Dila si potranno realizzare anche modifiche per aumentare la potenza o incrementare l’area utilizzata.

Pannelli solari sul tetto: impianti più grandi

Per gli impianti fotovoltaici fino a 20 megawatt sarà sufficiente la Pas (procedura abilitativa semplificata). Queste strutture saranno situate in zone a destinazione industriale, produttiva, commerciale o nelle ex discariche.

Si potranno così costruire:

  • progetti di nuovi impianti fotovoltaici da realizzare nelle aree classificate idonee, di potenza fino a 10 MW;
  • impianti agrivoltaici che distino non più di 3 chilometri da aree a destinazione industriale, artigianale e commerciale.

La valutazione di impatto ambientale (Via) sarà necessaria solo per impianti superiori a 20 megawatt. Chi decide di realizzarli dovrà allegare solo una autodichiarazione nella quale si afferma che l’impianto non si trova in aree sensibili e vulnerabili alla trasformazione del paesaggio.

Pannelli solari sul tetto: terreni idonei

Le Regioni e il Mite dovranno stabilire, a breve, quali sono le aree idonee a ospitare impianti di una potenza più elevata. Ma nel frattempo sono già considerate utilizzabili le zone che sono di proprietà delle Ferrovie dello Stato e delle società concessionarie della rete autostradale. Per queste zone le procedure autorizzative saranno molto ridotte.

Pannelli solari sul tetto: procedure

E quindi, riassumendo, sono semplificate queste procedure:

  • per gli impianti di potenza fino a 1 MW si applica la dichiarazione di inizio lavori asseverata per tutte le opere da realizzare su aree nella disponibilità del proponente;
  • per gli impianti di potenza superiore a 1 MW e fino a 10 MW si applica la procedura abilitativa semplificata;
  • per gli impianti di potenza superiore a 10 MW si applica la procedura di autorizzazione unica.

Pannelli solari sul tetto: zone industriali

E infine, nei terreni a destinazione industriale è consentita – in deroga agli strumenti urbanistici comunali – l’installazione di impianti solari e termici che coprano una superficie non superiore al 60% dell’area complessiva.

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