Parcheggio disabili: via libera alla piattaforma Cude

Parcheggio disabili: via libera alla piattaforma Cude che consentirà una mobilità più semplice alle persone con disabilità. È arrivato l'ok del Garante della Privacy. La sperimentazione è già iniziata. Entro la fine dell'anno il servizio sarà esteso in tutto il Paese. Come presentare la domanda, quali sono i vantaggi e come funziona.

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5' di lettura

Parcheggio disabili: via libera alla piattaforma Cude, il sì definitivo è arrivato dal Garante della Privacy. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Per il Cude (Contrassegno Unificato Disabili Europeo) sono state sciolte le riserve, anche il Garante ha dato l’ok alla proposta di semplificazione delle modalità operative. Proposta che era stata presentata dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità.

Un altro tassello dunque che rende più facile la mobilità delle persone con disabilità.

In attesa dell’ultimo sì del Garante, la sperimentazione era già partita qualche giorno fa in quattro Comuni del Veneto (e tra questi Verona).

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Parcheggio disabili: il nuovo contrassegno

Questo nuovo contrassegno per il parcheggio e la circolazione nelle zone a traffico limitato sarà associato al numero di targa delle auto che trasportano persone con disabilità. Si potrà presto circolare in tutti i Comuni (anche europei) senza avere la necessità di inviare prima una comunicazione all’ente locale.

La circolazione libera sarà possibile proprio grazie alla piattaforma Cude, dove evidentemente saranno inseriti i dati della persona che beneficia del contrassegno.

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Parcheggio disabili: indicazione del Garante

Proprio per i dati sensibili inseriti sulla piattaforma, il Garante aveva chiesto venissero apportate delle modifiche al sistema, che sono state effettuate: è quindi arriva il sì definitivo.

Parcheggio disabili e ztl, cosa è cambiato

Le indicazioni fornite dal Garante riguardano:

  • la funzionalità della piattaforma;
  • i profili di autorizzazione;
  • le modalità per rendere l’informativa agli interessati e quelle per l’esercizio dei diritti;
  • i tempi di conservazione dei dati;
  • le misure tecniche e organizzative;
  • le procedure di autenticazione degli utenti.

Le informazioni contenute nel Cude saranno accessibili agli operatori autorizzati dei Comuni e ad altri soggetti che devono effettuare i controlli previsti dal Codice della Strada. Ma le verifiche saranno possibili solo per i rispettivi compiti. Infatti tutti gli accessi alla piattaforma verranno tracciati.

Parcheggio disabili: sperimentazione

Nel frattempo la sperimentazione si allarga e presto coprirà tutto il Paese. In Veneto già questo mese verrà estesa ad altri dieci Comuni. A luglio si arriverà a 190. Sempre a luglio la sperimentazione dovrebbe iniziare anche a Milano.

Parcheggio disabili sulle strisce blu, facciamo chiarezza

Il percorso della Piattaforma Cude è iniziato il 5 luglio del 2021 con il Decreto Ministeriale che ha istituito una banca dati per semplificare la mobilità delle persone con disabilità sull’intero territorio nazionale.

Parcheggio disabili: cosa cambia

Vediamo cosa cambia:

la gestione delle autorizzazioni sarà governata a livello nazionale. Come detto, quando sarà implementata in tutti i centri, per spostarsi da un Comune all’altro non sarà più necessario comunicare in anticipo l’ingresso in aree a traffico limitato o nelle corsie dove sono state imposte divieti e limitazioni.

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I diversi Comuni saranno infatti in grado di riconoscere le targhe registrate alla piattaforma.

Parcheggio disabili: adesione facoltativa

L’adesione alla piattaforma Cude da parte dei titolari del contrassegno è facoltativa. Chi non si sposta da un Comune all’altro può anche evitare di presentare la domanda. E comunque la richiesta di adesione può essere inoltrata in qualsiasi momento.

Il Comune cura il primo inserimento delle targhe sulla piattaforma, recepisce il codice univoco e deve comunicarlo al titolare. L’ente locale deve anche provvedere ad aggiornare la piattaforma in caso di variazioni.

Parcheggio disabili sotto casa, come fare

Parcheggio disabili: come si accede

Come si accede alla piattaforma Cude.

La persona con disabilità deve presentare al Comune che ha emesso il contrassegno la richiesta di adesione alla piattaforma.

La persona interessata – così come dispone il decreto ministeriale del 5 luglio – deve compilare un modulo e indicare una targa attiva (una seconda targa è facoltativa).

Il Comune, dopo aver ricevuto la richiesta, inserisce i dati sulla piattaforma unica.

Il codice univoco sarà assegnato dal Centro di Elaborazione Dati della Motorizzazione e il Comune lo trasmetterà al cittadino che ha presentato la richiesta.

Da quel momento il Cude diventa operativo.

Parcheggio disabili: tutti i passaggi

E quindi, riassumendo:

Il comune rilascia il Cude:

  • inserisce i dati sulla piattaforma dietro richiesta del titolare del contrassegno;
  • consegna al titolare del contrassegno il Codice Univoco per accedere alla piattaforma;
  • gestisce il rinnovo, la sospensione e la revoca sulla piattaforma.

La piattaforma acquisisce dai Comuni:

  • la data di rilascio e di scadenza;
  • la targa associata al contrassegno.

Il titolare del contrassegno:

  • riceve, dal Comune (o ente da esso delegato) che ha emesso il contrassegno, il codice univoco utilizzabile per accedere alla piattaforma e gestire le targhe. Il titolare è responsabile della conservazione e utilizzo del Codice Univoco.

Gli organi dei servizi di polizia stradale:

  • effettuano le verifiche sulle targhe durante le operazioni ordinarie di polizia stradale (es. verifica stalli o verifica accessi ZTL).

Parcheggio disabili: contrassegno personale

Il Cude è un contrassegno personale. Significa che consente alla persona titolare di fruirne su qualsiasi veicolo abbia a disposizione. Quando il titolare utilizza un veicolo con targa diversa da quella indicata in piattaforma come targa attiva deve indicare l’altra targa (o una nuova targa come attiva). Il modo migliore per evitare che arrivino delle multe.

Ovviamente grazie alla piattaforma i servizi di polizia stradale avranno accesso in qualsiasi momento al database e potranno controllare quali targhe sono abilitate al transito e alla sosta sull’intero territorio nazionale.

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