Se sei un lavoratore dipendente, ma vuoi anche avviare un’attività autonoma ti starai sicuramente chiedendo se è possibile avere una partita Iva e lavoro dipendente allo stesso momento. In questo articolo proviamo a rispondere alle tue domande (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Partita Iva e lavoro dipendente: regole
Partiamo dalla domanda di apertura: partita Iva e lavoro dipendente possono coesistere? La risposta è dipende.
Per quanto riguarda il settore privato, la prima cosa da fare è assicurarsi che il contratto di lavoro dipendente non presenti particolari clausole contro l’apertura di una partita Iva.
In più è importante non dimenticare che esistono delle regole di base da rispettare, ovvero quelle legate alla riservatezza e al divieto di concorrenza.
Ciò significa che non è possibile svolgere un’attività di lavoro autonomo che sia in concorrenza con quella che si svolge per il datore di lavoro e che non è possibile utilizzare i dati a cui abbiamo accesso per il nostro lavoro dipendente per la nostra attività da autonomi.
Non rispettare queste regole può portarci a pesanti sanzioni disciplinari e, nel peggiore dei casi, al licenziamento per giusta causa con richiesta dei danni subiti dal datore.
Diversa invece la situazione di chi lavora per il settore pubblico. In questo caso i lavoratori con contratto full time possono aprire partita Iva se vengono autorizzati dall’amministrazione pubblica per cui lavorano e l’incarico autonomo deve rientrare nei seguenti parametri:
- deve essere temporaneo od occasionale
- non può essere svolto durante l’orario di lavoro subordinato
- non deve andare in conflitto con la pubblica amministrazione
- non può riguardare attività di carattere commerciale, industriale e professionale nel caso di professioni sprovviste di albo (come ad esempio un video maker o un consulente)
I lavoratori pubblici che hanno un contratto part time a meno di 50 ore settimanali, invece, possono aprire Partita Iva senza limitazioni.
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Conviene avere partita Iva e lavoro dipendente?
Avere contemporaneamente partita iva e lavoro dipendente può essere conveniente per certi versi, ma non bisogna dimenticare che esistono regole fiscali da rispettare e, talvolta, alcuni svantaggi.
Sicuramente contare sulla stabilità economica e sulle tutele del lavoro dipendente permette di avviare con più serenità un lavoro autonomo.
Anche i costi legati alla contribuzione, in questo caso, possono risultare vantaggiosi. Le casse previdenziali, infatti, prevedono agevolazioni e riduzioni per chi ha già un lavoro dipendente.
In particolare, gli autonomi in forfettario che in contemporanea hanno anche un lavoro dipendente hanno il vantaggio della non cumulabilità dei redditi.
Questo vuol dire che per il calcolo della tassazione, i redditi di lavoro autonomo saranno sottoposti a imposta sostitutiva (del 5% o del 15%), mentre i redditi di lavoro dipendente verranno sottoposti a tassazione IRPEF.
In questo modo si evita di sforare nello scaglione di reddito con aliquota più alta.
E per quanto riguarda gli svantaggi, invece?
Sicuramente il primo aspetto da valutare è il tempo che resta a disposizione per dedicarsi all’attività autonoma se si lavora come dipendenti full time.
Un’altra questione da valutare è poi la scelta del regime fiscale: come abbiamo visto con il Regime Forfettario non si incorre nel cumulo dei redditi, mentre nel Regime Ordinario tutti i redditi vengono assoggettati a IRPEF, sommandosi.
Tuttavia, la scelta di un regime o dell’altro non dipende interamente da noi, ma dai redditi che derivano dalla nostra attività e dalla natura del nostro lavoro autonomo: per esempio, ecco quali sono i motivi di esclusione dal regime forfettario.
Bisogna poi valutare la compatibilità del lavoro autonomo con le clausole previste dal contratto da dipendente: questo elemento, da solo, può sancire la possibilità o meno di avere partita Iva e lavoro dipendente allo stesso tempo.

Speriamo di aver fatto un po’ di chiarezza, ma se hai ancora dubbi su come funziona per un contribuente con partita iva e lavoro dipendente non esitare a scriverci su Instagram.
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