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Passaporti, tempi lunghi: ma sarà più facile

Passaporti, tempi ancora lunghi per avere il documento, fino a sette mesi: ma sarà più facile. Cambia la norma per i genitori di figli piccoli: per avere il passaporto non serve più il consenso dell’altro genitore. Ma bisogna ancora aspettare troppo: in alcune città fino a 7 mesi, in altre è impossibile prenotare.

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8' di lettura

Passaporti, tempi ancora lunghi per avere il documento, si aspetta fino a 7 mesi: ma sarà più facile. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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La semplificazione non riguarda tutti, ma i genitori di figli minorenni: per loro il rilascio dei passaporti, ma anche delle carte d’identità valide per l’espatrio, sarà semplificato e non sarà più indispensabile il consenso dell’altro genitore.

Prima di questa disposizione, chi era genitore di figli minori aveva sempre bisogno del consenso del partner. Una regola valida per coniugati, conviventi, separati o divorziati.

La norma era stata introdotta per tutelare i minori.

Non è invece cambiato nulla per la consegna dei passaporti ai figli minori: è sempre indispensabile il consenso di entrambi i genitori.

Potrebbe interessarti un articolo che spiega come prenotare online il passaporto; e infine abbiamo visto quanto costa la procedura e come si attiva.

Passaporti, tempi lunghi: cosa cambia

È stata modificata la legge 1185 del 1967 (con l’articolo 20 del decreto legge 69 del 13 giugno 2023), quella che regola l’ottenimento dei passaporti.

Dunque, stop al consenso di entrambi i genitori se ci sono figli piccoli. Ma non sempre. Infatti il documento non potrà essere consegnato se chi presenta la richiesta (sempre se genitore di un minore) ha un provvedimento inibitorio dell’autorità giudiziaria.

Il provvedimento può essere emesso dal giudice, su richiesta dell’altro coniuge o del pubblico ministero, se vi sia il concreto pericolo che il genitore possa sottrarsi agli obblighi nei confronti dei figli.

Prima di questa modifica, il genitore che voleva ottenere un passaporto o un documento valido per l’espatrio senza il consenso del partner, avrebbe dovuto rivolgersi al giudice tutelare. Il magistrato era tenuto a verificare se le ragioni del mancato consenso erano concrete o se si trattava solo di un dispetto dell’altro coniuge.

Se l’istanza veniva rigettata, il giudice riteneva che l’ottenimento o il rinnovo del passaporto avrebbe potuto mettere a rischio gli interessi dei figli. In caso contrario, il magistrato avrebbe emesso un nulla osta che autorizzava la questura ad emettere il documento.

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Passaporti, tempi lunghi: fino a 7 mesi

Resta comunque un’impresa difficile riuscire ad avere un passaporto in tempi accettabili. In alcune città l’attesa dura fino a sette mesi. In altre è addirittura impossibile prenotare.

La conferma di una difficoltà che si trascina da più di un anno è arrivata da un’inchiesta realizzata da Altroconsumo.

L’associazione ha verificato i tempi di attesa in 12 città: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma e Torino.

Passaporti, tempi lunghi: prenotazioni impossibili

Ebbene in sei di queste città è risultato impossibile prenotare. Sulla piattaforma ministeriale compare infatti la scritta «non disponibile» per tutte le date. Accade a Bari, Bologna, Genova, Padova, Torino e Milano.

La situazione è peggiorata rispetto al novembre del 2022, quando per ottenere un appuntamento in questura il tempo medio di attesa a livello nazionale era di circa un mese. 

Passaporti, tempi lunghi: dove si aspetta di più

La città dove l’attesa dura di più è Bolzano: 7 mesi. Ad Ancona il passaporto non viene consegnato prima di 5 mesi (a novembre si aspettava 3 mesi).

A Palermo va un po’ meglio, ma il documento arriva comunque dopo 2 mesi, e in questo caso però il peggioramento è secco rispetto allo scorso autunno, quando per l’appuntamento in questura i tempi medi di attesa non hanno superato i 14 giorni.

Passaporti, tempi lunghi: dove va meglio

La situazione non è uguale in tutte le città. A Napoli e Firenze non c’è emergenza: l’appuntamento in questura può anche essere fissato il giorno dopo. A Roma, due giorni dopo.

Ma si tratta di eccezioni: a livello nazionale riuscire ad avere il documenti in tempi accettabili è una vera impresa.

Non solo è complicato avere un appuntamento in questura, ma è interminabile anche l’attesa per la verifica dei documenti.

Passaporti, tempi lunghi: perché

I ritardi, è risaputo, sono dovuti alla pandemia, o meglio, dopo il covid si sono accumulate le richieste per passaporti che durante l’emergenza sanitaria erano scaduti.

Ma non solo: c’entra anche la Brexit, ora i viaggiatori che si recano nel Regno Unito devono esibire alla frontiera il passaporto.

C’è anche un terzo motivo: per le nuove cittadinanze ora viene richiesto come primo atto la richiesta diretta di un passaporto. Prima se ne occupavano i Comuni.

A tutto questo bisogna aggiungere un vecchio problema che riguarda le questure, la carenza di personale: la conseguenza è un’apertura con tempi limitati, rispetto alle esigenze, degli uffici per la richiesta e la consegna dei passaporti.

Passaporti, tempi lunghi: progetto Polis

Non ci sono soluzioni immediate per risolvere lo stallo. A medio e lungo termine è stato invece avviato il progetto Polis di Poste Italiane: sarà istituito uno sportello che consentirà anche ai cittadini dei piccoli centri (dove non ci sono né la questura, né un commissariato) di presentare la richiesta per avere il passaporto. Ma non partirà a breve.

Passaporti, tempi lunghi: ma sarà più facile
Nella foto un uomo con il passporto

Faq (domande e risposte)

Quali sono i tempi medi di attesa per il passaporto?

In media, l’attesa per l’ottenimento del passaporto può durare fino a sette mesi. Tuttavia, la durata varia a seconda della città: in alcune, è impossibile prenotare, mentre in altre l’attesa può durare anche meno.

Cosa cambia con la nuova disposizione sul rilascio dei passaporti?

La semplificazione riguarda principalmente i genitori di figli minorenni: per loro, l’ottenimento dei passaporti e delle carte d’identità valide per l’espatrio sarà semplificato e non sarà più indispensabile il consenso dell’altro genitore.

Chi è coinvolto da questa modifica?

La modifica coinvolge i genitori di figli minorenni, indipendentemente dal loro stato civile, che potrebbero essere coniugati, conviventi, separati o divorziati.

Cosa è rimasto invariato?

Non è cambiato nulla per l’ottenimento dei passaporti per i figli minori: è sempre indispensabile il consenso di entrambi i genitori.

Cosa succede se un genitore ha un provvedimento inibitorio dell’autorità giudiziaria?

Se un genitore ha un provvedimento inibitorio dell’autorità giudiziaria, il documento non potrà essere consegnato. Tale provvedimento può essere emesso dal giudice se vi sia il concreto pericolo che il genitore possa sottrarsi agli obblighi nei confronti dei figli.

Quali sono le città con l’attesa più lunga per l’ottenimento del passaporto?

Bolzano è la città dove l’attesa dura di più, ovvero sette mesi. Ad Ancona, il passaporto non viene consegnato prima di 5 mesi.

E le città con i tempi di attesa più brevi?

A Napoli e Firenze non c’è emergenza: l’appuntamento in questura può essere fissato il giorno dopo. A Roma, due giorni dopo.

Quali sono le cause dei ritardi nell’ottenimento dei passaporti?

I ritardi sono dovuti a varie cause, tra cui la pandemia, che ha fatto accumulare le richieste per passaporti scaduti durante l’emergenza sanitaria, la Brexit, che ora richiede ai viaggiatori diretti nel Regno Unito di esibire il passaporto alla frontiera, e l’introduzione di nuove norme per la cittadinanza che richiedono come primo atto la richiesta di un passaporto. A ciò si aggiunge la carenza di personale nelle questure.

Ci sono soluzioni previste per risolvere il problema?

Non ci sono soluzioni immediate. A medio e lungo termine è stato invece avviato il progetto Polis di Poste Italiane, che prevede l’istituzione di uno sportello che consentirà anche ai cittadini dei piccoli centri di presentare la richiesta per avere il passaporto.

Quando entrerà in funzione il progetto Polis?

Non è ancora stata annunciata una data precisa per l’avvio del progetto Polis. Si sa solo che non partirà a breve.

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