In questo articolo vi parleremo di pensione a 55 anni con Legge 104 (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook)
Indice
In pensione a 55 anni con la Legge 104: è possibile?
È possibile andare in pensione a 55 anni con Legge 104? Sì, il nostro ordinamento lo consente, anche se non è un’agevolazione strettamente collegata alla Legge 104, quanto, piuttosto, una o più possibilità previdenziali per chi è alle prese con patologie e menomazioni che danno diritto alla 104.
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Pensione di vecchiaia anticipata per invalidi
La prima possibilità per andare in pensione a 55 anni è la pensione di vecchiaia anticipata per gli invalidi. Per accedervi è richiesta una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore all’80% e un’anzianità contributiva minima di 20 anni, a condizione che si svolga un lavoro da dipendente del settore privato.
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La misura è inaccessibile per i dipendenti pubblici e per i lavoratori autonomi. Attenzione, però: la possibilità è concessa a 55 anni soltanto alle donne, perché gli uomini, alle stesse condizioni contributive e sanitarie, dovranno attendere il compimento del 60° anno di età.
Ricordiamo anche che per questa prestazione è prevista una finestra mobile di 12 mesi: di conseguenza la pensione scatta una volta compiuti 56 anni (donne) o 61 anni (uomini).
Assegno ordinario di invalidità e pensione di inabilità
Sempre a 55 anni di età è possibile accedere all’Assegno ordinario di invalidità o alla pensione di inabilità lavorativa. In realtà non c’è un limite anagrafico da rispettare, quanto un parametro contributivo ben definitivo: almeno 5 anni di contributi versati, di cui almeno 3 nel quinquennio precedente alla domanda.
Per l’Assegno ordinario di invalidità è necessario che venga riconosciuta una capacità lavorativa pari o inferiore a un terzo (si può prestare attività lavorativa, pur percependo questa prestazione); per la pensione di inabilità lavorativa, invece, bisogna essere riconosciuti inabili al lavoro: è richiesta la cancellazione da albi o elenchi e non è possibile svolgere alcuna attività lavorativa.
Quota 41 per lavoratori precoci
Un’ultima possibilità per andare in pensione a 55 anni con la Legge 104 è Quota 41 per lavoratori precoci.
Qui la situazione è delicata: per maturare 41 anni di contributi, quelli che occorrono per accedere alla prestazione pensionistica, è necessario aver iniziato a lavorare a 14 anni. Decisamente pochi.
Inoltre, per avere un’anzianità contributiva di 41 anni a 55 anni di età è necessario aver avuto una carriera priva di interruzioni.
Quota 41 precoci, infatti, prevede l’accesso anticipato alla pensione con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica, a patto che almeno un anno di contributi sia stato versato prima dei 19 anni di età e che si rientri in determinate categorie tutelate dallo Stato, tra cui gli invalidi con una percentuale di riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%.
Ape Sociale a 55 anni: è possibile?
Con la Legge 104 è possibile anticipare il pensionamento anche attraverso l’Ape Sociale, con 30 anni di contributi versati per i caregiver che da almeno 6 mesi assistono un familiare con disabilità grave e per i lavoratori invalidi con una percentuale di capacità lavorativa pari o superiore al 74%.
Ma l’Ape Sociale, a differenza delle prestazioni sopra elencate, è accessibile soltanto al compimento del 63° anno di età, mai a 55 anni.

Faq sulla pensione con la Legge 104
È possibile anticipare l’uscita per la pensione a 51 anni, con la Legge 104?
Sì, se si è in possesso dei requisiti per la pensione di vecchiaia anticipata per invalidi e si è non vedenti, sarà possibile uscire in anticipo dal mondo del lavoro con soli 51 anni di età, mentre agli uomini sarà consentito soltanto al compimento dei 56 anni di età.
A quali altre categorie di lavoratori è possibile andare in pensione con Quota 41?
Oltre ai lavoratori invalidi al 74% e ai caregiver, gli altri profili tutelati sono:
- i lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione, che abbiamo concluso la Naspi da almeno 3 mesi;
- i lavoratori dipendenti che, da almeno 6 anni negli ultimi 7 (in via continuativa) o da almeno 7 anni negli ultimi 10 anni (in via continuativa) sono impiegati in mansioni gravose;
- i lavoratori dipendenti impiegati in mansioni usuranti o in lavori notturni con almeno 64 notti lavorate l’anno.
Posso lavorare se percepisco la pensione con Quota 41?
No, chi percepisce la pensione con Quota 41 non può cumulare l’assegno pensionistico con redditi da lavoro subordinato o autonomo.
Come avviene il calcolo dell’importo dell’Assegno ordinario di invalidità?
L’importo dell’Assegno ordinario di invalidità varia in base a diversi fattori, tra cui la percentuale di invalidità e l’eventuale presenza di altre persone a carico.
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