Cos’è e a chi spetta la pensione ai superstiti 2023? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Cos’è la pensione ai superstiti 2023?
La pensione ai superstiti 2023 è una prestazione che l’INPS riconosce ed eroga ai familiari superstiti del pensionato deceduto o dell’assicurato venuto a mancare.
A seconda delle situazioni, la pensione ai superstiti si distingue in:
- pensione di reversibilità, che spetta agli eredi del pensionato deceduto, in quote percentuali calcolate sulla pensione del dante causa (defunto);
- pensione indiretta, che viene riconosciuta ai familiari del lavoratore assicurato, non ancora in pensione, con almeno 15 anni di contributi versati, oppure con 5 anni di contributi versati, di cui almeno 3 anni nel quinquennio precedente alla data del decesso.
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Pensione ai superstiti 2023 al coniuge: come funziona?
La pensione ai superstiti spetta sempre al coniuge, anche se separato o divorziato, ma ci sono delle limitazioni.
Il diritto al trattamento spetta al:
- coniuge (anche se unito civilmente);
- coniuge separato;
- coniuge divorziato titolare dell’assegno divorzile, se non si è risposato (la data di inizio del rapporto assicurativo del defunto deve essere anteriore alla data della sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio).
Se il coniuge contrae un nuovo matrimonio perde il diritto alla pensione ai superstiti, ma avrà comunque diritto, una sola volta, a un assegno pari a due annualità (articolo 3 del decreto legislativo luogotenenziale numero 39, del 18 gennaio 1945) della quota di pensione in pagamento, compresa la tredicesima mensilità, nella misura spettante alla data del nuovo matrimonio.
E se il dante causa ha contratto un nuovo matrimonio dopo il divorzio? In questo caso, le quote spettanti al coniuge superstite e al coniuge divorziato sono stabilite con sentenza dal Tribunale.
Pensione ai superstiti 2023: chi sono gli altri beneficiari?
Oltre al coniuge, gli altri beneficiari della pensione ai superstiti 2023 sono:
- I figli ed equiparati:
- i figli minorenni alla data del decesso del dante causa;
- i figli inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso, indipendentemente dall’età;
- i figli maggiorenni studenti, a carico del genitore al momento del decesso, che non prestino attività lavorativa, che frequentano scuole o corsi di formazione professionale equiparabili ai corsi scolastici, nei limiti del 21° anno di età;
- i figli maggiorenni studenti, a carico del genitore al momento del decesso, che non prestino attività lavorativa, che frequentano l’università, nei limiti della durata legale del corso di studi e non oltre il 26 anno di età.
L’erede beneficiario della pensione ai superstiti 2023 è a carico dell’assicurato o del pensionato deceduto se non è autosufficiente dal punto di vista economico o per motivi di salute. Per l’accertamento della vivenza a carico assume particolare rilievo la convivenza o meno del superstite con il defunto.
Inoltre, i figli studenti hanno diritto alla pensione ai superstiti anche se svolgono un’attività lavorativa dalla quale deriva un piccolo reddito (non superiore all’importo del trattamento minimo annuo di pensione previsto dal Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, maggiorato del 30%).
In assenza di coniugi e figli o se questi non hanno diritto alla pensione ai superstiti, possono beneficiarne:
- i genitori dell’assicurato o pensionato che al momento della morte di quest’ultimo abbiano compiuto il 65° anno di età, non siano titolari di pensione diretta o indiretta e risultino a carico del lavoratore deceduto;
- in assenza dei genitori, spetta ai fratelli celibi e sorelle nubili dell’assicurato o pensionato che al momento della morte di quest’ultimo siano inabili al lavoro, non siano titolari di pensione diretta o indiretta, siano a carico del lavoratore deceduto.
Quanto spetta di pensione ai superstiti 2023?
L’importo della pensione ai superstiti è calcolato sulla pensione già liquidata del pensionato defunto o su quella che sarebbe spettata all’assicurato deceduto, se fosse andato in pensione.
Al coniuge spetta:
- il 60% della pensione, se è senza figli (ad esempio, 600 euro al mese su una pensione da 1.000 euro al mese; 900 euro al mese su una pensione di 1.500 euro al mese; 1.000 euro al mese su una pensione da 2.000 euro al mese, e così via);
- l’80% della pensione, se ha un solo figlio (ad esempio, 800 euro al mese su una pensione da 1.000 euro al mese, 1.200 euro al mese su una pensione da 1.500 euro al mese; 1.600 euro al mese su una pensione da 2.000 euro al mese, e così via);
- il 100% della pensione, se ha due o più figli.
In assenza del coniuge, la pensione ai superstiti spetta a questi beneficiari, con queste quote:
- un figlio: 70%;
- due figli: 80%;
- tre o più figli: 100%;
- un genitore: 15%;
- due genitori: 30%;
- un fratello o sorella: 15%;
- due fratelli o sorelle: 30%;
- tre fratelli o sorelle: 45%;
- quattro fratelli o sorelle: 60%;
- cinque fratelli o sorelle: 75%;
- sei fratelli o sorelle: 90%;
- sette o più fratelli o sorelle: 100%.
Tagli all’importo della pensione ai superstiti: limiti reddituali
La pensione ai superstiti può essere cumulata al reddito da lavoro, ma entro determinate soglie. Oltre, si applicano dei tagli.
L’importo della riduzione è il seguente:
- su redditi oltre 21.985,86 euro (3 volte il trattamento minimo) è pari al 25%;
- su redditi oltre i 29.314,48 euro (4 volte il trattamento minimo) è pari al 40%;
- su redditi oltre i 34.048.95 (5 volte il trattamento minimo) è pari al 50%.
I limiti di cumulabilità non si applicano nel caso in cui il beneficiario faccia parte di un nucleo familiare con figli minori, studenti o inabili.
La Corte Costituzionale, con la sentenza numero 162 del 2022, ha stabilito che la decurtazione effettiva della pensione non può essere operata in misura superiore alla concorrenza dei redditi stessi.

Faq sulla pensione ai superstiti 2023
Come presentare domanda all’INPS?
È possibile farlo sul sito dell’istituto, attraverso il servizio dedicato. In alternativa, si può fare domanda tramite:
- contact center, telefonando al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure allo 06 164 164 da rete mobile;
- enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Da quando decorre la pensione ai superstiti 2023?
La pensione ai superstiti decorre dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso del pensionato o dell’assicurato.
Cosa succede se l’assicurato muore prima di aver maturato 15 anni di contributi?
Quando il lavoratore defunto non ha raggiunto i requisiti per ottenere la pensione, i familiari possono beneficiare soltanto delle indennità:
- per morte, dovuta ai superstiti del lavoratore assicurato all’INPS fino al 31 dicembre 1995. Nessuno dei familiari superstiti deve avere i requisiti per ricevere una pensione indiretta e nei 5 anni prima della morte, il defunto abbia versato almeno un anno di contributi. La domanda va presentata entro un anno dalla morte del lavoratore;
- indennità una tantum, dovuta ai superstiti del lavoratore assicurato all’INPS a partire dal 31 dicembre 1995, che non abbiano i requisiti per ottenere la pensione indiretta e rendite per infortunio sul lavoro o malattia professionale conseguente alla morte del lavoratore. Inoltre non devono avere redditi superiore al limite per l’ottenimento dell’assegno sociale.
Quando spetta la pensione di reversibilità al figlio con disabilità?
La pensione di reversibilità al figlio maggiorenne e non studente del pensionato o del lavoratore deceduto, viene riconosciuta solo quando è stata accertata la sua totale inabilità. In pratica quando è stata certificata dalle commissioni medico legale l’assoluta incapacità del figlio superstite a svolgere qualsiasi attività lavorativa. E quindi, l’erede non deve avere nessuna possibilità di poter guadagnare.
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