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Pensione anticipata: 5 metodi per andarci

Pensione anticipata: esistono cinque opzioni per poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro. Ecco quali sono.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

5' di lettura

Pensione anticipata. In Italia è possibile anticipare l’uscita dal mondo del lavoro, in anticipo rispetto ai 67 anni di età previsti per richiedere la pensione di vecchiaia (entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Esistono cinque possibilità per poter richiedere la pensione anticipata, che vi elencheremo in questo articolo.

Se siete interessati all’argomento e volete saperne di più, continuate a leggere l’articolo.

Pensione anticipata: Quota 100

La più nota delle pensioni anticipate, ma anche la prima che verrà abolita (dovrebbe essere in vigore fino al 31 dicembre 2021) è Quota 100.

Spetta ai lavoratori dipendenti e autonomi che hanno compiuto almeno 62 anni e maturato 38 anni di contributi, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021. Quota 100 rimarrà in vigore fino a fine anno, poi dovrebbe essere abolita con la riforma delle pensioni nel 2022.

Si può presentare domanda per Quota 100 sul sito dell’Inps, con Spid o con le altre credenziali digitali. Oppure si può telefonare al numero 803.164 (gratuito da rete fissa) o al 06 164 164 da rete mobile. Oppure affidandosi a patronati e intermediari.

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Pensione anticipata: Opzione Donna

Solo per le donne lavoratrici, è poi in vigore Opzione Donna: la possibilità di andare in pensione anticipatamente con 58 anni di età (dipendenti) o 59 anni di età (lavoratrici autonome) e con almeno 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2021.

A differenza del lavoro dipendente, che va cessato al fine di ottenere la pensione anticipata, non è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa svolta dalla lavoratrice autonoma.

Il primo assegno previdenziale arriva dopo 12 mesi (per le lavoratrici dipendenti) o 18 mesi (per le lavoratrici autonome). Per fare richiesta valgono le stesse regole di Quota 100.

Pensione anticipata per lavori usuranti

Un’altra importante opzione è la pensione anticipata per lavori usuranti, detta anche APE Sociale. In questo caso è possibile uscire dal mondo del lavoro con 63 anni di età e 36 di contributi maturati.

Il requisito fondamentale è l’aver svolto un lavoro gravoso per 6 anni negli ultimi 7 anni o per 7 anni negli ultimi 10 anni. Nelle ultime settimane la platea dei lavori ritenuti gravosi è aumentata notevolmente. Ecco l’elenco completo.

Può presentare richiesta per l’APE Sociale chi:

  • risulta disoccupato a seguito di licenziamento (anche collettivo), dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale;
  • non ha un contratto di lavoro, ma a patto che abbia avuto nei 36 mesi precedenti almeno 18 mesi di contratto e abbia maturato almeno 30 anni di contributi. Inoltre il richiedente deve aver smesso di percepire la disoccupazione da almeno 3 mesi.
  • assiste da almeno 6 mesi, al momento della richiesta, il coniuge o un parente di primo grado convivente disabile, oppure un parente o un affine di secondo grado convivente, nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona disabile grave abbiano già compiuto 70 anni. Oppure se è il lavoratore stesso ad essere affetto da disabilità, dopo aver maturato almeno 30 anni di contributi.
  • ha subito una riduzione della capacità lavorativa con un’invalidità riconosciuta superiore o uguale al 74%. Occorrono almeno 30 anni di contributi versati.
  • risulta lavoratore dipendente, con almeno 36 anni di contributi versati e impegnato in lavori gravosi in 7 degli ultimi 10 anni.

Pensione anticipata per invalidità

Esiste, poi, la pensione anticipata per invalidità, riconosciuta a chi ha almeno l’80% di invalidità.

Prevista dal decreto Amato, si può fare richiesta se si ha almeno 61 anni (uomini) o 56 anni (donne), oppure 56 anni (richiedenti uomini non vedenti) o 51 anni (richiedenti donne non vedenti) e almeno 20 anni di contributi maturati.

È possibile andare in pensione anticipata per disabilità anche con soli 15 anni di contributi versati. Questo spetta a:

  • chi ha versato 15 anni di contributi prima del 1992;
  • chi è stato autorizzato al versamento dei contributi volontari entro il 24 dicembre 1992;
  • chi ha almeno 25 anni di contributi versati, 15 anni di contributi da lavoro dipendente e almeno 10 anni svolti in modo discontinuo, che non coprono le 52 settimane necessarie per un anno di contributi.  
Pensione anticipata
Pensione anticipata: ecco le cinque opzioni per andare prima in pensione.

Pensione anticipata 2021

L’ultima opzione di pensione anticipata è la pensione anticipata 2021, detta anche “classica”. Possono farne richiesta i lavoratori autonomi e dipendenti che hanno maturato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (uomini) o 41 anni e 10 mesi di contributi (donne).

Può essere richiesta dai lavoratori iscritti all’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria), che comprende l’FPLD (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti) e le gestioni sociali per i lavoratori autonomi. Oppure dagli iscritti alla Gestione Separata o alle forme sostitutive ed esclusive, gestite dall’Inps.

Questa opzione rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2026. Per presentare domanda bisogna interrompere l’attività lavorativa da dipendente, ma non è obbligatorio smettere di lavorare se il lavoratore è autonomo. Il primo assegno viene accreditato dopo 3 mesi.

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