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Indice
- Come funziona la pensione anticipata? L’elenco delle opzioni
- Come funziona la pensione anticipata: legge Fornero
- Come funziona la pensione anticipata: Quota 100, Quota 102 e Quota 103
- Come funziona la pensione anticipata: Quota 41 per lavoratori precoci
- Come funziona la pensione anticipata: Ape Sociale
- Come funziona la pensione anticipata: pensione per lavori usuranti
- Come funziona la pensione anticipata: Opzione Donna
- Come funziona la pensione anticipata: pensione anticipata contributiva
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro.
Come funziona la pensione anticipata? L’elenco delle opzioni
Come funziona la pensione anticipata in Italia? Il nostro ordinamento prevede diverse misure pensionistiche per anticipare l’uscita dal mondo del lavoro prima del compimento dei 67 anni di età.
Con l’entrata in vigore di Quota 103 si è ulteriormente allargata la platea di opzioni anticipate a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici.
Ecco l’elenco completo:
- pensione anticipata ordinaria (legge Fornero);
- Quota 103
- Quota 102 (per chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2022);
- Quota 100 (per chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2021);
- Ape Sociale;
- Opzione Donna;
- Quota 41 per lavoratori precoci;
- Pensione anticipata per lavori usuranti;
- Pensione anticipata contributiva.
Per ognuna di queste misure è necessario rispettare requisiti anagrafici e contributivi o soltanto contributivi, a prescindere dall’età anagrafica.
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Nei prossimi paragrafi entreremo nel vivo dell’argomento andando a vedere come funziona la pensione anticipata in Italia.
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Come funziona la pensione anticipata: legge Fornero
Iniziamo la nostra guida su come funziona la pensione anticipata in Italia parlandovi della pensione anticipata ordinaria, in vigore dal 1° gennaio 2012, per volere del Governo Monti e dell’allora ministra Fornero.
Inizialmente si poteva accedere a questa misura con un’anzianità contributiva di 41 anni e 1 mese (donne) e 42 anni e 1 mese (uomini) a prescindere dall’età anagrafica, se in possesso di contributi versati entro il 31 dicembre 1995.
Successivamente, con gli incrementi della speranza di vita, il requisito contributivo è cambiato negli anni, aumentando di un mese nel 2013 e nel 2014, di 3 mesi fino al 2015 e di altri 4 mesi nel 2016, arrivando agli attuali requisiti contributivi: 41 anni e 10 mesi per le donne; 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
Tali parametri rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2026, ma con l’introduzione di una finestra mobile di 3 mesi: la decorrenza del trattamento previdenziale viene conseguita dopo 3 mesi dalla maturazione dei requisiti.
Per il personale a tempo indeterminato del comparto scuola e dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM), la decorrenza per la pensione anticipata ordinaria è fissata, rispettivamente, al 1° settembre e al 1° novembre dell’anno in cui matura il requisito contributivo.
Ai fini della maturazione dei diritti per accedere alla pensione anticipata ordinaria vengono considerati anche i contributi figurativi, volontari, da riscatto, totalizzati con i Paesi esteri, cumulati o maggiorati, a patto che il lavoratore o la lavoratrice abbia versato almeno 35 anni di contributi obbligatori, con esclusione dei periodi di malattia o disoccupazione.
Come funziona la pensione anticipata: Quota 100, Quota 102 e Quota 103
Alla pensione anticipata ordinaria, i vari Governi che si sono succeduti negli anni hanno affiancato tre Quote: Quota 100, Quota 102 e Quota 103.
Ha iniziato il Governo Lega-5 Stelle con l’introduzione di Quota 100, accessibile ai lavoratori e alle lavoratrici in possesso dei requisiti previsti: 62 anni di età e 38 anni di contributi.
Sostituita nel 2022 da Quota 102, la misura Lega-5 Stelle è accessibile ancora, nel 2023, a chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2021.
Quota 102, invece, è consentita a chi ha compiuto 64 anni di età e versato almeno 38 anni di contributi. Sostituita da Quota 103 a partire dal 1° gennaio 2023, la misura introdotta dal Governo Draghi può essere sfruttata dai lavoratori e dalle lavoratrici che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2022.
Quota 103, invece, è la novità più importante introdotta con la legge di bilancio nel sistema pensionistico italiano. Vi si può accedere al compimento dei 62 anni di età con 41 anni di contributi versati.
Il Governo Meloni ha inserito una limitazione e un “premio”. La limitazione riguarda l’importo dell’assegno maturato: non può essere superiore a 5 volte l’importo della pensione minima (circa 2.855 euro l’anno). Il limite rimane attivo fino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia.
Il “premio”, invece, riguarda la possibilità per il lavoratore o la lavoratrice che ha maturato i requisiti per Quota 103 di continuare a lavorare, chiedendo, con apposita domanda, di “congelare” il versamento della quota contributiva mensile del 9,19%, per ottenere uno stipendio netto più alto.
Chi accede al Bonus Maroni (dal nome dell’ex ministro) avrà sì uno stipendio più alto, ma anche una pensione più bassa del previsto, considerati i meno contributi versati.
Come funziona la pensione anticipata: Quota 41 per lavoratori precoci
Da una Quota a un’altra: è rimasta in vigore Quota 41 per lavoratori precoci, la misura che la Lega spera di estendere, entro la fine della legislatura, a tutti i lavoratori.
Si può andare in pensione con Quota 41 per lavoratori precoci con un’anzianità contributiva di 41 anni, di cui almeno uno versato prima dei 19 anni di età (da qui il termine “precoci”).
La misura, però, è accessibile soltanto ad alcune categorie di lavoratori o lavoratrici:
- disoccupati;
- caregiver che da almeno 6 mesi assistono il coniuge o un familiare con disabilità grave;
- invalidi civili con una percentuale riconosciuta pari o superiore al 74%;
- lavoratori impiegati mansioni gravose da almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro o da almeno 6 anni negli ultimi 7 anni di lavoro dipendente.
Fino al 31 dicembre 2026, su Quota 41 per lavoratori precoci non si applicheranno gli incrementi contributivi legati alla speranza di vita. La decorrenza della pensione è fissata a 3 mesi dalla maturazione dei requisiti.
Chi ha perfezionato i requisiti cumulando i periodi assicurativi conseguiranno il diritto alla decorrenza della pensione dal primo giorno del mese successivo all’apertura della finestra.
I lavoratori pubblici riceveranno il TFS/TFR solo al compimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o per la pensione anticipata se raggiunti prima.
Fino a quando il lavoratore o la lavoratrice non avrà compiuto l’età per la pensione di vecchiaia, non potrà cumulare il reddito da pensione con il reddito da lavoro: in parole povere, chi ha avuto accesso a Quota 41 non può lavorare.
Come funziona la pensione anticipata: Ape Sociale
È stata confermata per il 2023 anche l’Ape Sociale, l’anticipo pensionistico che l’INPS versa a determinate categorie di lavoratori o lavoratrici, al compimento dei 63 anni di età, con un’anzianità contributiva che va dai 30 ai 36 anni.
La misura è accessibile a 63 anni di età e con 30 anni di contributi versati a:
- disoccupati;
- caregiver che da almeno 6 mesi assistono il coniuge o un familiare con disabilità grave;
- invalidi civili con una percentuale di invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%;
A 63 anni e con 32 anni di contributi versati a:
- lavoratori edili;
- ceramisti;
- conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta.
A 63 anni con 36 anni di contributi versati ai:
- lavoratori impiegati in mansioni gravose (ecco l’elenco completo).
Ogni mese l’INPS versa al lavoratore o alla lavoratrice un assegno dal valore della pensione maturata fino al momento della domanda per l’Ape Sociale. In ogni caso non può essere superiore a 1.500 euro lordi al mese.
Per presentare domanda per l’Ape Sociale è necessario rispettare tre finestre: dal 1° gennaio al 31 marzo (istanza tempestiva); dal 1° aprile al 15 luglio e dal 16 luglio al 30 novembre (in questo caso la domanda verrà presa in esame soltanto se restano a disposizione le risorse economiche necessarie a coprire la spesa).

Come funziona la pensione anticipata: pensione per lavori usuranti
Un’altra pensione anticipata legata al soddisfacimento di determinati requisiti lavorativi è la pensione anticipata per lavori usuranti.
Per lavori usuranti intendiamo tutte quelle professioni svolte in contesti difficili, ad alte o bassissime temperature, ad altezze elevate o sott’acqua, al chiuso o di notte (ecco l’elenco completo).
Si può accedere a questo tipo di pensione con il sistema delle quote:
- lavoratori dipendenti, con Quota 97,7, a 61 anni e 7 mesi di età e con 35 anni di contributi versati;
- lavoratori autonomi, con Quota 98,7, al compimento dei 62 anni e 7 mesi di età, sempre con 35 anni di contributi versati.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti in orari notturni:
- se hanno effettuato dai 72 ai 77 turni di notte in un anno, con 62 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi hanno diritto alla pensione con la Quota 98,7.
- se hanno effettuato dai 64 ai 71 turni di notte in un anno, con 63 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi hanno diritto alla pensione con la Quota 99,7 mesi.
Per quanto riguarda i lavoratori autonomi in orari notturni:
- se hanno effettuato dai 72 ai 77 turni di notte in un anno possono andare in pensione a 63 anni e 7 mesi, con 35 anni di contributi, con Quota 99,7.
- Se hanno effettuato dai 64 ai 67 turni di notte in un anno possono andare in pensione a 64 anni e 7 mesi, con 35 anni di contributi, con Quota 100,7.
Come funziona la pensione anticipata: Opzione Donna
Passiamo ora a Opzione Donna, la misura prevista soltanto per le donne lavoratrici.
Fino al 2022, Opzione Donna era a disposizione delle lavoratrici dipendenti (58 anni di età) o autonome (59 anni di età) in possesso di 35 anni di contributi versati. Chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2022 può andare in pensione con Opzione Donna con le vecchie regole.
Dal 1° gennaio 2023, la misura è accessibile soltanto a determinate categorie:
- licenziate o dipendenti di aziende in crisi;
- caregiver che da almeno 6 mesi assistono il coniuge o un familiare con disabilità grave;
- invalide civili con una percentuale di invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%.
Inoltre, per accedere a Opzione Donna, oltre all’aver maturato 35 anni di contributi (calcolati col sistema contributivo), è necessario aver compiuto 58 anni di età (se la donna ha 2 o più figli), 59 anni di età (se la donna ha un figlio), 60 anni di età (se non ha figli).
Rimangono attive le finestre mobili di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per le lavoratrici autonome.
Come funziona la pensione anticipata: pensione anticipata contributiva
Terminiamo la nostra guida con la pensione anticipata contributiva, a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno versato almeno 20 anni di contributi esclusivamente a partire dal 1° gennaio 1996.
Si accede a questa pensione al compimento dei 64 anni di età, ma soltanto se l’assegno maturato sia almeno 2,8 volte l’importo dell’Assegno Sociale (circa 1.407 euro).
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