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Pensione anticipata di vecchiaia per invalidi

Pensione anticipata di vecchiaia per invalidi: vediamo come funziona, quali sono i requisiti necessari e a quanti anni è prevista l'uscita. Questo trattamento consente di anticipare di molti anni l'età pensionabile, ma bisogna avere una invalidità riconosciuta dell'80%.

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4' di lettura

La pensione anticipata di vecchiaia per invalidi consente di uscire dal lavoro molti anni prima rispetto alla normale pensione di vecchiaia. Sette anni prima gli uomini e undici le donne. Uno sconto decisamente notevole. Vediamo nel dettaglio come funziona questo trattamento pensionistico e quali sono i requisiti necessari. (aggiungiti al gruppo Telegram sulle pensioni e sulle notizie legate al mondo della previdenza. Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).

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Pensione anticipata di vecchiaia per invalidi: requisiti

Entriamo subito in argomento. Vediamo quali sono i requisiti:

  • 56 anni per le donne;
  • 61 anni per gli uomini.
  • chi fa richiesta deve essere un lavoratore;
  • deve essere dipendente del settore privato iscritto all’Assicurazione generale obbligatoria Inps o nei fondi sostitutivi;
  • in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995;
  • almeno 20 anni di contributi (15 per chi rientra per una delle tre deroghe Amato – decreto legge numero 503 del 1992 – ovvero: 15 anni di contributi versati prima del 1992; essere stati autorizzati al versamento entro il 24 dicembre 1992; in possesso di almeno 25 anni di anzianità contributiva, con 15 anni di contributi effettivi da lavoro dipendente e almeno 10 anni lavorati in modo discontinuo e che cioè non coprono le intere 52 settimane necessarie per l’annualità);
  • una invalidità pensionabile almeno dell’80%.

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Pensione anticipata di vecchiaia per invalidi: accertamento ed esclusi

Soffermiamoci su uno dei punti cardine per accedere a questo trattamento pensionistico: il riconoscimento della percentuale di invalidità pensionabile non inferiore all’80%.

Lo stato di invalidità e la percentuale di handicap deve essere effettuata dall’Inps. La commissione valuta in modo dettagliato le specifiche attitudini e le mansioni svolte dal lavoratore.

Se in precedenza ci sono stati eventuali riconoscimenti da parte di altri enti diversi dall’Inps verranno utilizzati dalla commissione medica solo come una indicazione per la propria valutazione.

Come abbiamo visto non possono accedere alla pensione anticipata di vecchiaia per invalidi i lavoratori autonomi e i dipendenti pubblici. Ma resta comunque aperta una possibilità anche per loro: dovrebbero perfezionare il trattamento con la contribuzione accreditata presso il Fondo pensione lavoratori dipendenti o i fondi sostitutivi.

Pensione anticipata di vecchiaia per invalidi: finestra mobile e importo

Per accedere alla pensione anticipata di vecchiaia per invalidi è prevista una finestra mobile di 12 mesi. Che significa? Il primo assegno verrà erogato un anno dopo la maturazione dei requisiti previsti dalla legge.

A quanto ammonta l’assegno? Viene calcolato con i sistemi che sono di solito utilizzati (retributivo, contributivo e misto). La pensione anticipata di vecchiaia per invalidi viene corrisposta dall’Inps senza penalizzazioni.

Pensione anticipata di vecchiaia per invalidi: la sentenza

La pensione anticipata di vecchiaia per invalidi deve essere riconosciuta dunque ai lavoratori invalidi civili con una disabilità di almeno l’80%, e questo a prescindere dalla tipologia di lavoro che hanno svolto.

Lo ha stabilito una sentenza della Corte d’Appello di Torino (la numero 467 del 2020). In quel procedimento i giudici hanno condanno l’Inps.

La questione non era nuova e già più volte si era arrivati in giudizio. Mentre per l’Inps l’invalidità deve essere strettamente connessa alla riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo, per i magistrati i requisiti sanitari devono essere quelli stabiliti nell’articolo 2 della legge 118 del 1971, che dispone «l’applicabilità della vecchia normativa in tema di età pensionabile in favore di tutti i soggetti invalidi, anche se con capacità di lavoro e quindi di guadagno, perché l’unico requisito posto dalla legge riguarda la misura dell’invalidità, che non deve essere inferiore all’80%, come nel caso esaminato in appello».

Pensione anticipata di vecchiaia per invalidi: invalidità civile e previdenziale

È stata dunque ribaltata la sentenza di primo grado e respinta l’interpretazione dell’Inps che aveva rigettato la domanda di pensionamento di una lavoratrice disabile perché si pretendeva di far prevalere il requisito dell‘invalidità previdenziale su quello generico dell’invalidità civile.

In pratica:

  • l’invalidità previdenziale è l’accertamento della riduzione della capacità lavorativa utile a conseguire delle prestazioni di assistenza (come la pensione di inabilità civile e l’assegno di assistenza);
  • l’invalidità civile: è l’accertamento delle condizioni utili a ottenere i trattamenti previdenziali per gli invalidi.
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