Pensione anticipata e finestra di tre mesi: il lavoratore che usufruisce di questa opzione pensionistica dovrà attendere tre mesi per raggiungere il requisito contributivo (aggiungiti al gruppo Telegram sulle pensioni e sulle notizie legate al mondo della previdenza. Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Ma quanto incide questa “finestra” sul calcolo dell’assegno previdenziale?
Ne parleremo in questo articolo: se sei interessato/a all’argomento e vuoi saperne di più, continua a leggere.
Pensione anticipata: opzioni e requisiti
Dopo l’abolizione di Quota 100, esistono ancora quattro opzioni per uscire anticipatamente dal mondo del lavoro.
Oltre alla pensione anticipata ordinaria, il nostro ordinamento prevede la possibilità di beneficiare di Opzione Donna, che spetta esclusivamente alle lavoratrici, la pensione anticipata per invalidità e l’Ape Sociale per i lavoratori impiegati in mansioni gravose o che si trovano in condizioni disagiate.
In questo articolo ci concentreremo sulla pensione anticipata ordinaria. Per presentare domanda occorre aver maturato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (per gli uomini) o 41 anni e 10 mesi di contributi (per le donne).
Ma per accedervi è necessario attendere una “finestra” di tre mesi, per il raggiungimento del requisito contributivo: quanto influisce sul calcolo dell’assegno previdenziale? Ne parleremo nei prossimi paragrafi.
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Pensione anticipata e finestra di tre mesi: lavorarla o non lavorarla?
Il lavoratore che intende accedere alla pensione anticipata ordinaria può scegliere se “lavorare” la finestra di attesa di 3 mesi oppure non lavorarla.
Nel primo caso, i 3 mesi di lavoro andranno a sommarsi al montante contributivo già maturato. Nel secondo caso, invece, il lavoratore non percepirà né lo stipendio, né la pensione in questo periodo di tempo.
Se si deciderà di non lavorare la finestra di 3 mesi e di non accumulare altri contributi, è bene sapere che, il periodo di inattività non influirà pesantemente sul calcolo dell’assegno previdenziale.
Pensione anticipata e finestra di tre mesi: esempio di calcolo
Pensione anticipata e finestra di tre mesi. Lo scarto economico tra il lavorare e il non lavorare durante i 3 mesi di attesa è ridotto.
Per esempio, con una retribuzione annua di 48mila euro lordi, verranno versati circa 16mila euro di contributi, che al mese fanno poco più di 1.300 euro.
Calcolando questa cifra per 3 mesi, ci ritroviamo con un totale di poco meno di 4.000 euro, che sarebbe la quota contributiva che si accumulerebbe se si lavorasse durante la finestra di 3 mesi.

I contributi, moltiplicati per il coefficiente di trasformazione in base all’età anagrafica (esempio 64 anni), porterebbero a un aumento della pensione di circa 200 euro lordi all’anno, circa 15-16 euro lordi al mese.