Scopriamo insieme quali sono i requisiti per la pensione anticipata con lavori usuranti nel 2023 (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Pensione anticipata con lavori usuranti nel 2023: tabella
- Pensione anticipata con lavori usuranti nel 2023: requisiti
- Pensione anticipata con lavori usuranti nel 2023: a chi spetta Quota 41?
- Pensione anticipata con lavori usuranti nel 2023: a chi spetta Ape Sociale?
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Pensione anticipata con lavori usuranti nel 2023: tabella
I lavoratori che svolgono attività definite usuranti hanno accesso ad una serie di misure per la pensione anticipata pensate esclusivamente per loro.
La definizione di lavoro usurante viene data nel DL n. 67/2011, ma prima di scendere nei dettagli e parlare di pensionamento anticipato, è opportuno fare una premessa e chiarire che, contrariamente a quanto spesso si pensa, lavori usuranti e lavori gravosi non sono sinonimi.
In entrambi i casi si tratta di lavori “faticosi”, per dirla con parole semplici, dove però tra le attività gravose si considerano ad esempio anche i maestri di scuola elementare, mentre le attività usuranti implicano un carico di lavoro pesante o un lavoro a rischio, come lavorare nelle cave.
Di seguito una tabella che mostra a che età, chi svolge una delle attività usuranti, ha accesso alla pensione anticipata nel 2023:
LAVORI USURANTI | ETA’ PENSIONABILE (DIPENDENTI) | ETA’ PENSIONABILE (AUTONOMI) |
lavoratori notturni (64/71 notti annue) | 63 anni e 7 mesi | 64 anni e 7 mesi |
lavoratori notturni (72/77 notti annue) | 62 anni e 7 mesi | 63 anni e 7 mesi |
conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo | 61 anni e 7 mesi | 62 anni e 7 mesi |
lavori in galleria, cava o miniera | 61 anni e 7 mesi | 62 anni e 7 mesi |
lavori nelle cave | 61 anni e 7 mesi | 62 anni e 7 mesi |
lavori nelle gallerie | 61 anni e 7 mesi | 62 anni e 7 mesi |
lavori in cassoni ad aria compressa | 61 anni e 7 mesi | 62 anni e 7 mesi |
lavori svolti da palombari | 61 anni e 7 mesi | 62 anni e 7 mesi |
lavori ad alte temperature | 61 anni e 7 mesi | 62 anni e 7 mesi |
Lavorazione del vetro cavo | 61 anni e 7 mesi | 62 anni e 7 mesi |
lavori espletati in spazi ristretti | 61 anni e 7 mesi | 62 anni e 7 mesi |
lavori di asportazione dell’amianto | 61 anni e 7 mesi | 62 anni e 7 mesi |
lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e impegnati in un processo produttivo in serie | 61 anni e 7 mesi | 62 anni e 7 mesi |
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Pensione anticipata con lavori usuranti nel 2023: requisiti
Per poter andare in pensione anticipata con lavori usuranti nel 2023 non è necessario solo possedere l’età minima richiesta e svolgere un lavoro pesante, ma è richiesto anche un requisito contributivo minimo, ovvero aver versato 35 anni di contributi.
Il lavoratore che svolge un’attività usurante, in possesso di questi requisiti, può richiedere il pensionamento anticipato, prima cioè dei 67 anni, previsti dalla legge Fornero per la pensione ordinaria.
In dettaglio, chi svolge mansioni particolarmente usuranti, come descritte nella tabella, con l’eccezione dei lavori notturni, può andare in pensione con questi requisiti:
- Quota 97,7 (lavoratori dipendenti) – 61 anni e 7 mesi d’età e 35 anni di contributi versati;
- Quota 98,7 (lavoratori autonomi) – 62 anni e 7 mesi d’età e 35 anni di contributi versati.
I lavoratori notturni invece, che lavorano dalle 72 alle 77 notti all’anno, possono andare in pensione anticipata sfruttando Quota 98,7 e Quota 99,7, in questo modo:
- Quota 98,7 (lavoratori dipendenti) – 62 anni e 7 mesi d’età e 35 anni di contributi versati;
- Quota 99,7 (lavoratori autonomi) – 63 anni e 7 mesi d’età e 35 anni di contributi versati.
Infine, i lavoratori notturni, che lavorano dalle 64 alle 71 notti all’anno, hanno diritto a Quota 99,7 e Quota 100,7, in questo modo:
- Quota 99,7 (lavoratori dipendenti) – 63 anni e 7 mesi d’età e 35 anni di contributi versati;
- Quota 100,7 (lavoratori dipendenti) – 64 anni e 7 mesi d’età e 35 anni di contributi versati.
Pensione anticipata con lavori usuranti nel 2023: a chi spetta Quota 41?
Il Decreto Legislativo 67/2011 stabilisce anche che i lavoratori che rientrano nella schiera dei lavori usuranti, possano andare in pensione con Quota 41 precoci, a qualsiasi età purché soddisfino dei requisiti contributivi particolari.
In dettaglio, hanno accesso a Quota 41 precoci coloro che soddisfano questi due requisiti allo stesso tempo:
- hanno versato almeno 12 mesi di contributi, anche non continuativi, prima di compiere 19 anni;
- hanno versato in totale 41 anni di contributi.

Pensione anticipata con lavori usuranti nel 2023: a chi spetta Ape Sociale?
Per concludere, è bene chiarire che i lavori usuranti non hanno accesso ad Ape Sociale, la misura di pensionamento anticipato che invece spetta ai lavori gravosi e che prevede un pensionamento a partire dai 63 anni, con 30 anni di contributi versati.
Tuttavia, sia i lavori gravosi che i lavori usuranti possono però accedere a Quota 41 precoci e andare in pensione anticipata senza requisiti legati all’età, se posseggono i requisiti contributivi richiesti.
L’elenco dei lavori gravosi è stato stabilito dalla Legge 232/2016 e poi ampliato l’anno scorso dalla Legge di Bilancio 2022, proprio al fine di permettere a più lavoratori di accedere all’Ape Sociale.
È il caso di precisare però che Ape sociale, non è una pensione anticipata, ma è un anticipo pensionistico, viene cioè corrisposto al lavoratore fino a che egli non raggiunga i 67 anni richiesti per la pensione di vecchiaia.
Tuttavia, Ape Sociale non comporta per il lavoratore una riduzione dell’assegno pensionistico, che viene calcolato al momento dell’accesso alla misura, ma può raggiungere l’importo massimo di 1.500 euro lordi mensili.
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