In questo approfondimento vedremo insieme tutti i casi previsti per la pensione anticipata per invalidità civile (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Pensione anticipata per invalidità civile: tutti i casi previsti
A chi è stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore a due terzi, spetta la pensione anticipata per invalidità civile.
In tutto sono sei le misure che consentono il pensionamento anticipato agli invalidi civili, ovvero:
- l’Assegno ordinario di invalidità (dal 67% al 99% di invalidità);
- l’Ape Sociale (dal 74% di invalidità);
- Opzione Donna (dal 74% di invalidità);
- Quota 41 per lavoratori precoci (dal 74% di invalidità);
- la pensione di vecchiaia per invalidi civili (dall’80% di invalidità);
- la pensione di inabilità lavorativa (100% di invalidità).
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Pensione anticipata per invalidità civile: AOI e pensione di inabilità
L’Assegno ordinario di invalidità è una prestazione di tipo previdenziale che spetta a chi, dipendente privato o lavoratore autonomo (sono esclusi i dipendenti pubblici), ha subito una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore a due terzi (dal 67% in poi).
Per averne diritto è necessario aver maturato almeno 5 anni di contribuzione, di cui almeno 3 anni versati nel quinquennio precedente alla presentazione della domanda per l’AOI. A prescindere dall’età anagrafica.
L’Assegno ha una durata triennale, può essere rinnovato sino a tre volte e al terzo rinnovo di fila diventa permanente. L’importo della prestazione è pari alla pensione maturata al momento della presentazione della domanda.
Chi percepisce questa prestazione può svolgere un’attività lavorativa.
Invece, con un’inabilità totale e permanente si ha diritto alla pensione di inabilità lavorativa, con la stessa contribuzione richiesta per l’Assegno ordinario di invalidità.
A differenza dell’altra prestazione, però, la pensione di inabilità non è rinnovabile (una volta assegnata è permanente, anche se l’INPS può riservarsi la possibilità di sottoporre il titolare a visita di revisione) e non consente di svolgere un’attività lavorativa.
Pensione anticipata per invalidità civile con il 74%: cosa spetta?
Con il 74% di invalidità riconosciuta, invece, si ha diritto a tre diverse misure previdenziali anticipate.
Pensione anticipata per invalidità civile con il 74%: l’Ape Sociale
La prima è l’Ape Sociale, l’anticipo pensionistico erogato fino al compimento dell’età pensionabile. Dal 1° gennaio 2024 è cambiato il requisito anagrafico minimo di accesso, da 63 anni a 63 anni e 5 mesi.
Rimane invariata l’anzianità contributiva minima di accesso che, per gli invalidi civili, è fissata a 30 anni, con una riduzione di un anno per le donne che hanno avuto un figlio e di due anni per le donne che hanno avuto due o più figli.
L’importo della prestazione è pari all’importo della pensione maturata al momento della presentazione della domanda per l’Ape Sociale, ma in ogni caso non sarà mai superiore a 1.500 euro lordi al mese.
Pensione anticipata per invalidità civile con il 74%: Opzione Donna
Opzione Donna, invece, è la misura pensionistica riservata alle sole donne, tra cui le invalide civili con una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%.
Dal 1° gennaio 2024 è cambiato il requisito anagrafico di accesso, ora fissato a 61 anni di età, con riduzioni previste per le donne con un figlio (60 anni) o con due o più figli (59 anni).
L’anzianità contributiva minima per Opzione Donna è ancora fissata a 35 anni, l’importo della pensione è ricalcolato con il sistema contributivo, anche per i contributi versati prima del 1° gennaio 1996.
Pensione anticipata per invalidità civile con il 74%: Quota 41 precoci
L’ultima misura previdenziale riservata ai lavoratori e alle lavoratrici in possesso di una percentuale di invalidità pari o superiore al 74% è Quota 41 per lavoratori precoci.
Per lavoratori precoci si intendono coloro che hanno versato un anno di contributi prima del compimento del 19° anno di età e hanno maturato un’anzianità contributiva di 41 anni, a prescindere dall’età anagrafica.
Pensione anticipata per invalidità civile con l’80%: cosa spetta?
Infine, con l’80% di invalidità riconosciuta, lo Stato dà diritto – ai lavoratori dipendenti privati – di accedere alla pensione di vecchiaia anticipata per invalidità.
Occorrono almeno 20 anni di contribuzione e un’età minima di accesso fissata a 61 anni per gli uomini e 56 anni per le donne, compresa la finestra mobile di 12 mesi.
In caso di cecità totale, il requisito anagrafico è ulteriormente ridotto a 56 anni per gli uomini e 51 anni per le donne.
I titolari di Assegno ordinario di invalidità possono richiedere la trasformazione dell’assegno in pensione di vecchiaia.
Faq sulla pensione anticipata per invalidità civile
Qual è la finestra mobile per Opzione donna 2024?
La finestra mobile in Opzione donna 2024 si riferisce al periodo di differimento nell’erogazione del primo rateo pensionistico. Questo differimento è pari a 12 mesi dalla maturazione dei requisiti per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome.
In cosa si trasforma l’Ape sociale a 67 anni e 5 mesi di età?
Al compimento dell’età pensionabile, l’Ape Sociale si trasforma in pensione di vecchiaia, mantenendo gli stessi anni di contributi presenti al momento della domanda per il prepensionamento.
Chi va in pensione con l’Ape Sociale nel 2024 può continuare a lavorare?
La Circolare n. 35/2024, che interpreta la legge n. 213/2023 (legge di bilancio 2024), impone, a chi fa domanda nell’anno corrente, l’incompatibilità tra l’Ape sociale con redditi da lavoro dipendente o autonomo: l’unica eccezione riguarda il lavoro autonomo occasionale, ma entro il limite di 5.000 euro annui.
Entro quando va presentata domanda per l’Ape Sociale nel 2024?
Anche con il cambiamento dell’età richiesta, rimane valido il principio per cui la certificazione del diritto all’Ape Sociale, ottenuta entro il 2023, consente di inoltrare la domanda di accesso anche oltre il termine del 31 dicembre 2024. Questa disposizione garantisce una certa flessibilità per i lavoratori che, nonostante le nuove normative, hanno ottenuto l’approvazione prima dell’entrata in vigore dei nuovi requisiti.
Quando inviare domanda per Quota 41 precoci?
La domanda per la pensione per persone invalide con 41 anni di contributi va effettuata entro il 1° marzo dell’anno in corso. Entro questa data bisogna produrre la documentazione che attesti la sussistenza delle condizioni sopra indicate.
La domanda può anche essere presentata dal 2 marzo al 30 novembre (istanza tardiva). Una volta maturati i requisiti richiesti, va presentata la seconda domanda per accedere alla pensione per persone invalide con 41 anni di contributi.
Di quale invalidità va tenuto conto per la pensione di vecchiaia per invalidi civili?
Va tenuto conto dell’invalidità specifica (legge numero 222 del 1984) e non dell’invalidità generica (legge numero 118 del 1971). La commissione medica dovrà accertare la percentuale di invalidità collegata alla professione svolta e certificare se la malattia cronica possa impedire o meno l’esecuzione di una o più mansioni previste dal proprio impiego.
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